Bologna 2021 - Convegno Nazionale "La grande transizione"

sere dei fuoriclasse. Sicuramente ci sono stati dei miglioramenti, sicuramente siamo percepiti meglio, ma non abbassiamo la guardia e non diciamo che siamo dei fuoriclasse, perché non lo siamo ancora. Il secondo punto è quello, di nuovo citato da Pagnoncelli, sui giovani. Allora, le due preoccupazioni espresse dai giovani riguardo al PNRR: la prima era la corruzione, l’integrità. Io su quello francamente ho meno preoccupazioni, ma la seconda è quella che veramente, come ha detto anche lei nella sua introduzione, ci deve tenere svegli, perché i ragazzi ci dicono: “Non siamo sicuri che sarete capaci di farlo”. Questa era la seconda preoccupazione. Devo dire che francamente è quella più fondata, perché è grande, perché sono tanti interventi e perché è un aspetto complesso. Io, sul tema giovani e ragazzi, vorrei fare tre riflessioni abbastanza semplici. La prima è sulla struttura, non sto qua a raccontare gli interventi digitali previsti. Però, per loro definizione, tutti gli interventi previsti sono a favore dei giovani. È a favore dei giovani creare un cloud sicuro, che non è solo il polo strategico nazionale, ma è il sistema federato di Gaia-X, un sistema che permetterà di avere al tempo stesso sicurezza e scalabilità. Lo è, ovviamente, il piano Italia a 1 Giga, lo è il piano per il 5G, quindi cablare tutti, raggiungere tutti, raggiungere le scuole. Come avete detto nel vostro video, raggiungere tutte le unità sanitarie. Lo è sicuramente la parte riguardante la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, quindi articolare il nostro modo di vivere sull’identità digitale, sul domicilio digitale, sull’interoperabilità e sulle notifiche. Lo è sicuramente la modernizzazione delle imprese. Il PNRR dispone 14 miliardi a favore della modernizzazione dell’industria 4.0 e degli investimenti equivalenti. Tutte queste iniziative sono sicuramente nella direzione di favorire i giovani. Fra cinque anni, io e il Presidente ambiamo l'intenzione di voler essere nel pacchetto di testa dei paesi europei. Alla fine del 2026, vogliamo essere tra i migliori e quindi vogliamo essere quei fuoriclasse che descrivevate voi. Qual è il punto più importante secondo me? Dobbiamo farlo veramente tenendo le prossime generazioni, i giovani, a mente. In definitiva, questo è un debito. In un modo o nell’altro, stiamo mettendo debito sulle future generazioni europee e italiane. Quindi questi investimenti devono tornare a loro favore. Per questo dico che gli investimenti La grande transizione 68

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