al panel di dire un po’ come la vedono sul tema dell’inserimento dei giovani, delle opportunità date alle ragazze e ai ragazzi più bravi, più meritevoli, di aiutarci a migliorare l’impianto. Ultima considerazione prima di passare al panel. Le opportunità. Il 56% degli italiani, ci dice Pagnoncelli, pensa che lavoro e occupazione siano la prima preoccupazione. Questo è ovvio. Che cosa può far ridurre questa preoccupazione? Ovviamente aprire le opportunità. Aprire più opportunità vuol dire fondamentalmente dare più possibilità di intraprendere, di fare concorrenza, una parola che in Italia non è molto popolare in alcuni ambiti, ma che è necessaria. Spesso mi viene chiesto – anche questa domanda è per il panel – perché in Italia ci sono poche start-up che ce la fanno a crescere. La risposta qui non è difficilissima. Le università sono buone come quelle degli altri, anzi, in alcuni casi sono molte buone. Silicon Valley, East London, Berlino sono piene di italiani molto bravi. Quindi il problema non è quello. Si dice spesso che manca il capitale, ma, di nuovo, nei fondi di Venture capital, di Growth capital è pieno di capitale italiano, di famiglie italiane, di istituzioni italiane, che, quindi, ne hanno. Ci sono startup. Non è vero che non ci sono. Ma non crescono. Se non crescono, uno deve domandarsi se non è l’ambiente in cui queste operano, per quei fardelli amministrativi di cui ho parlato anche ieri, ma soprattutto anche per la difficoltà di accedere rapidamente al mercato. Hanno bisogno di più capitale, non ce la fanno e a un certo punto accettano di rimanere in una dimissione piccola. E poi questo ovviamente va a incidere sulla capacità di investire in R&D, in sviluppo, ecc. Allora, io penso che, in conclusione, il tema del digitale si leghi molto bene al tema dei giovani, perché chiaramente tutto quello che stiamo facendo, per quei 50 e rotti miliardi che stiamo mettendo sulla parte digitale, sicuramente va a vantaggio dei giovani, ma deve andare a vantaggio dei giovani sul territorio italiano e con opportunità italiane. È molto importante che queste energie finanziarie e umane possano trovare applicazione in Italia, in imprese italiane che le accolgono, ma anche nell’ambiente italiano che sia favorevole all’apertura, al nuovo e quindi anche alla concorrenza e allo sfruttamento delle idee e del lavoro che questi giovani dovranno mettere per 3. Transizione digitale e giovani 71
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