cultura di questo Paese per intervenire su questo problema. Noi ci siamo incrociate in una sua battaglia epica sulle buste biodegradabili. Ci fu un’alzata di scudi, come se avesse proposto di dare ai supermercati anche le cavallette oltre alla spesa, ma nonostante queste remore siamo arrivati alla redde rationem. Credo che adesso tutti inizino a capire, specie le giovani generazioni, sensibili all’ambiente. Penso che sia una cosa molto diffusa tra i giovani. Prego. CATIA BASTIOLI Cavaliere del Lavoro, Amministratore delegato Novamont Io vorrei iniziare con una frase di Einstein: “Non penso mai al futuro, arriva così presto”. Il problema è che, come abbiamo sentito, il 2030 è praticamente oggi. Quello che abbiamo dimostrato negli ultimi 50 anni, pensando al libro pubblicato dal Club Roma del 1972, The Limits To Growth, è risultato questo: le risorse erano finite, c’era un trend che avrebbe potuto farci arrivare a questo punto e noi per 50 anni abbiamo fatto dibattiti, discussioni, riunioni e ora siamo messi molto peggio di prima e praticamente non siamo più in grado di rientrare nei limiti che avevamo immaginato. Quindi il tema è veramente molto importante, è evidente il fenomeno dell’accelerazione. Oggi non basta più quindi semplicemente fare delle cose, essere ottimisti eccetera, ma dobbiamo veramente accelerare e il problema è come fare questo. Non solo, è stato toccato un tema fondamentale dal mio punto di vista, che è quello delle materie prime. In questo momento stiamo constatando quello che era appunto evidente. In questo momento, c’è una crisi delle materie prime pazzesca e questa situazione non potrà che peggiorare con l’aumento della domanda, con il cambiamento climatico e anche con la devastazione delle risorse naturali. Questo è collegato a filo diretto con un altro tema, che a me sta a cuore da tanti anni. Continuiamo a fare azioni, da questo punto di vista, sul suolo, perché le materie prime, in particolare le materie prime rinnovabili sono legate al suolo e il suolo è una risorsa fondamentale, è una risorsa non rinnovabile: 2000 anni per dieci centimetri di suolo e pochi anni per distruggerlo. La grande transizione 94
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