Non voglio dire che il tempo si è esaurito e che quindi forse rischiamo di non raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti – il primo è quello del 2030, con il 55% di riduzione di emissioni – ma siamo veramente come si suol dire sul filo del rasoio. Siamo veramente a rischio e abbiamo bisogno, per ottenere questi risultati e per cercare di raggiungere gli obiettivi del 2030 e del 2050, di utilizzare e applicare tutte le tecnologie che sono disponibili oggi, in maniera efficiente o tante volte ancora non in maniera efficiente, perché dove l’industria non ha ancora visto delle grandi opportunità, chiaramente non ci sono state delle grandi crescite dal punto di vista dell’efficienza. Una delle slide di Michael Spence era quella legata al mondo della generazione di energia solare. Abbiamo analizzato una slide con dati impressionanti per quello che riguarda i costi. Il costo di generazione dell’energia solare poi, ovviamente, è una cosa diversa e varia da luogo a luogo. Questo ci farà pensare in prospettiva che in qualche modo la distribuzione di energia rinnovabile quasi gratuita, perché ci avviciniamo molto allo zero, non sarà distribuita, ma sarà abbastanza concentrata, in certi casi anche molto vicina alle aree dove oggi ci sono il petrolio e il gas. Quale discorso viene fuori da questo? Se noi pensiamo a degli strumenti, in particolare, a un vettore di energia di cui oggi ne parlano tutti, che è l’idrogeno, questo elemento probabilmente non sarà prodotto dappertutto, perché la capacità di ottenerlo in maniera competitiva non sarà uguale nel mercato mondiale e quindi ci porremo prima di tutto una sfida tecnologica, che è quella di trasferire questo vettore di energia in giro per il mondo, perché, come al solito, poi, le risorse naturali vengono immagazzinate lontano da dove servono. C’era qualcuno che giocava dicendo: “Esistono gli armatori, perché si immagazzinano le risorse naturali lontane da dove servono, così serviranno anche le navi”. Non soltanto, perché l’idrogeno si può trasferire anche via pipeline o attraverso altri sistemi. Allora, questa è una delle sfide che abbiamo, ma è anche una delle tecnologie che pensiamo di usare. Cioè, l’idrogeno generato da fonti rinnovabili, che è l’idrogeno verde, considerando che non è l’unica tecnologia che possiamo utilizzare. La grande transizione 98
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