Continua la bella tradizione dell’Associazione Alumni dei Cavalieri del Lavoro di organizzare il proprio incontro di apertura delle attività associative in città diverse a rotazione e con un guest speaker di grande prestigio. Dopo gli incontri degli ultimi anni (il Ministro degli Interni Prof. Giuliano Amato a Roma, il Presidente della Corte Costituzionale Prof. Giovanni Maria Flick presso il palazzo della Consulta ed il Presidente di Fiat e Ferrari Cav. Lav. Luca Cordero di Montezemolo presso Palazzo Re Enzo a Bologna) quest’anno l’incontro di apertura si è svolto per la prima volta a Milano presso l’Auditorium di Assolombarda e come guest speaker il Cav. Lav. Gianfelice Rocca, Presidente del Gruppo Techint e Vice Presidente di Confindustria con delega all’Education.
L’evento di quest’anno era dedicato al “merito, nell’impresa e nella scuola”. Introdotto dal Presidente dell’Associazione, Marco Magnani, e dopo i saluti del Presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, e del Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Benito Benedini, l’ospite Gianfelice Rocca ha portato ad oltre 300 tra Cavalieri del Lavoro, giovani Alfieri del Lavoro, partecipanti al Premio Alfieri del Lavoro e Alumni dell’Associazione, la sua testimonianza sul tema del merito sia come imprenditore sia come delegato di Confindustria all’Education. Proponendo molti confronti tra Italia e Paesi anglosassoni, il Cav.Lav. Rocca ha dimostrato che “Nell’attuale situazione in cui l’Italia è un Paese bloccato, incapace di assicurare ai giovani quella mobilità sociale e professionale che è il primo indicatore di promozione al merito, è necessario concentrare l’impegno sulla execution delle riforme della scuola e dell’università e investire di più su borse di studio, orientamento e ricerca”.
Il presidente Benedini, ancora una volta, ha posto l’attenzione sull’importanza, in un momento come questo, di saper riconoscere il merito per riportare l’Italia sulla via dello sviluppo, esso infatti “è il presupposto per rispondere al fabbisogno di nuove competenze, professionalità e capacità, espresso non solo dalle imprese, ma dall’intero sistema-Paese.”