Somministrando il mix di anticorpi monoclonali, realizzati alla Bsp Pharmaceuticals di Latina Scalo del Cavaliere del Lavoro Aldo Braca, calerebbe dell’87% il rischio di ricovero e morte a causa del Coronavirus. Lo annuncia l’azienda produttrice americana Eli Lilly che garantisce l’efficacia anche contro le varianti del Covid. Lo ha sottolineato Daniel Skovronsky, Chief Scientific Officer di Eli Lilly e presidente dei Lilly Research Laboratories: «I risultati coerenti – ha dichiarato – osservati in più coorti per diversi mesi, anche se sono emersi nuovi ceppi di Covid-19, indicano che bamlanivimab con etesevimab mantengono i loro effetti contro una serie di varianti, in particolare quelle circolanti negli Stati Uniti», così Skovronsky commentando i nuovi dati su bamlanivimab ed etesevimab somministrati in mix. In particolare, dai nuovi dati di fase 3, emerge che i due farmaci combinati hanno ridotto dell’87% la probabilità di ricoveri e di morte per Covid-19, nei pazienti ad alto rischio con infezione di recente diagnosi.
I risultati – sottolinea l’azienda – supportano l’utilizzo di bamlanivimab 700 mg ed etesevimab 1.400 mg, la dose che ha ricevuto l’autorizzazione per l’uso di emergenza (Eua) dalla Food and Drug Administration (Fda) negli Usa e il parere positivo del comitato tecnico Chmp dell’Agenzia europea del farmaco Ema. I nuovi dati arrivano dal trial di fase clinica 3 Blaze-1, randomizzato in doppio cieco e controllato contro placebo. I campioni riguardano 769 pazienti ad alto rischio (511 trattati, 258 che hanno ricevuto placebo), di età pari o superiore a 12 anni, con Covid-19 da lieve a moderato. L’azienda ha fatto sapere che «ci sono stati 4 eventi in pazienti che assumevano bamlanivimab con etesevimab e 15 in pazienti che assumevano placebo che rappresentano una riduzione del rischio dell’87%. Bamlanivimab ed etesevimab insieme hanno anche dimostrato miglioramenti statisticamente significativi sugli endpoint secondari chiave», così in una nota. «In questa nuova coorte di fase 3 – prosegue l’azienda Eli Lilly – si sono verificati 4 decessi totali, tutti ritenuti correlati a Covid-19 e tutti avvenuti in pazienti che assumevano placebo; non si sono verificati decessi nei pazienti che ricevevano il trattamento con bamlanivimab ed etesevimab insieme. Nelle due coorti di fase 3 dello studio che sono state analizzate fino ad oggi non si sono verificati decessi nei pazienti che ricevevano il trattamento con bamlanivimab ed etesevimab insieme».
Mentre sono stati registrati «14 decessi nei pazienti che ricevevano placebo, 13 dei quali sono stati considerati correlati a Covid-19. In questo set di dati, il profilo di sicurezza di bamlanivimab ed etesevimab insieme è stato coerente gli altri studi di fase 1, 2 e 3 che valutavano questi anticorpi. Questi risultati positivi – ha proseguito Daniel Skovronsky – rafforzano i risultati precedenti e supportano l’utilizzo della dose autorizzata di bamlanivimab 700 mg con etesevimab 1.400 mg. Questi dati, oltre alla recente Eua della Fda, alla decisione del Chmp dell’Ema e alla raccomandazione per la terapia nelle linee guida sul trattamento Covid-19 del National Institutes of Health, forniscono agli operatori sanitari ulteriori informazioni sull’uso congiunto di bamlanivimab ed etesevimab come un trattamento salvavita per aiutare le persone più a rischio».