Una giornata all’insegna della concretezza, dedicata ai giovani ed alle loro prospettive future, quella trascorsa ad Atessa ad iniziativa del Gruppo Centrale dei Cavalieri del Lavoro che ha raccolto una folta rappresentanza di studenti delle scuole medie superiori candidati al Premio Alfieri del Lavoro, nella sede della Valagro, azienda leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti ed altre specialità nutrizionali. Si è parlato di scienza ed in particolare di soluzioni innovative ed efficaci per la nutrizione e la cura delle piante, puntando a due obiettivi fondamentali: ottenere raccolti più abbondanti e di migliore qualità aumentando l’efficienza e riducendo le conseguenze sull’ambiente.
Argomenti di grande impatto per gli studenti del Lazio e dell’Abruzzo, convenuti a Atessa (Chieti), accompagnati da insegnanti e genitori, ospiti del Cavaliere del Lavoro Giuseppe Natale, che nella sua azienda di respiro internazionale creata nel 1980, persegue tre obiettivi fondamentali: migliorare il benessere promuovendo una migliore nutrizione e rispettare l’ambiente.
Tema conduttore dell’incontro svoltosi a metà del mese di maggio: “Ricerca e innovazione: nuovi orizzonti per un’agricoltura sostenibile”, al quale hanno partecipato studenti meritevoli candidati al Premio Alfieri del Lavoro, che ogni anno accomuna 25 ragazzi delle scuole medie superiori ad altrettanti Cavalieri del Lavoro prescelti dal Presidente della Repubblica. Una iniziativa che intende evidenziare il valore della continuità tra eccellenza nel lavoro e nello studio.
I giovani e i loro accompagnatori sono stati accolti oltre che dal padrone di casa Cavaliere del Lavoro Giuseppe Natale, dal Presidente del Gruppo Centrale, Vittorio Di Paola, il quale ha sottolineato come il filo conduttore dell’incontro è stato impostato su tematiche di grande attualità, tali da suscitare nei giovani ospiti momenti di riflessione e di notevole interesse anche per i loro eventuali orientamenti futuri nel mondo del lavoro. Al settore specifico della formazione i Cavalieri del Lavoro rivolgono del resto storicamente una grande attenzione, e considerevoli risorse, attraverso il Collegio universitario Lamaro Pozzani che ospita gratuitamente a Roma una settantina di studenti meritevoli per l’intero arco della loro formazione universitaria, che viene integrata da corsi di lingue e approcci formativi di alto livello. Il contatto con gli aspiranti Alfieri ha voluto anche essere un invito a valutare le opportunità offerte dal Collegio. Il Presidente Di Paola ha inoltre ricordato che sono disponibili borse di studio, finanziate con un lascito del Cavaliere del Lavoro Aldo Jacovitti, imprenditore abruzzese, e istituite a suo tempo a favore di giovani del collegio Lamaro Pozzani, originari della sua regione.
Il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Natale, in una breve carrellata sulla Valagro, ha evidenziato come l’azienda dalla fondazione ad oggi abbia centrato lusinghieri risultati, con un fatturato che ha raggiunto i 165 milioni di euro, una presenza in 80 paesi e circa 700 addetti. L’idea vincente è stata quella di offrire agli agricoltori la possibilità di disporre prodotti provenienti da due grandi comparti merceologici: quelli per la cura delle piante e quelli per la loro nutrizione. E’stato soprattutto verso questo secondo settore che Valagro ha sviluppato il suo massimo impegno, finendo per raccogliere risultati più che lusinghieri. Oggi con la forte affermazione dei valori della sostenibilità ambientale, la strada della ricerca punta allo sviluppo di sistemi che consentano di individuare i bisogni delle piante e quelli del suolo, in maniera tale che l’agricoltore usi solo quello di cui la terra ha bisogno, e soprattutto nel momento in cui ne ha necessità: ed oggi sono disponibili tutti gli strumenti ed i mezzi per centrare tali obiettivi.
Un altro aspetto vitale per il futuro della stessa umanità è stato affrontato dal dott. Pierdomenico Perata, ordinario di fisiologia vegetale, e già Rettore Magnifico della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha posto quesiti fondamentali su piante, agricoltori e sul loro avvenire. E soprattutto se il problema di saziare la fame nel mondo, come accennato anche dal Cavaliere del Lavoro Natale, rappresenti una sfida che i paesi saranno ancora in grado di sostenere positivamente, anche a fronte delle radicali mutazioni derivanti dai cambiamenti ambientali. Quindi quale sarà lo scenario prossimo venturo del nostro pianeta? Un aspetto certamente prevedibile per il futuro, più che lasciarsi incantare dalle fantasie sulle auto volanti, sarà l’utilizzo dei droni, strumenti che assumeranno una funzione ed un valore sempre più pratico e importante, in quanto in grado monitorare in tempo reale lo stato delle colture, consentire interventi mirati, ed applicare, ad esempio, fertilizzanti solo alle piante che ne hanno bisogno. Quindi con costi minori per l’agricoltore, sviluppando i prodotti più utili alle esigenze colturali, e soprattutto recependo i segnali provenienti dalle stesse piantagioni.
La stessa Nasa, l’ente spaziale americano, ha recentemente rivolto il proprio interesse alle piante perché esse possono costituire per l’umanità un passo importante verso la conquista di altri pianeti. Piante che attraverso le modifiche introdotte dalla genetica saranno adattate e migliorate, con la creazione nuove varietà, e tutto ciò senza timori o paure di fare ricorso all’aiuto della scienza.
Proprio dei droni e del loro crescente utilizzo anche in agricoltura, ha parlato il dott. Vincenzo Russi, amministratore delegato della E-Novia, un’azienda ad alta innovazione nel campo dell’automazione, con particolare riferimento al settore agricolo. A sua volta il prof. Alberto Marcati, ordinario della Luiss e coordinatore del corso di cultura per l’impresa del Collegio Lamaro Pozzani si è soffermato sull’attività del Collegio stesso e sull’impegno profuso verso i giovani per offrire loro una formazione di alto livello.
Una preparazione di cui ha dato testimonianza diretta, Mario Cirillo, studente del Collegio, mentre i presenti sono stati a loro volta coinvolti nella testimonianza del Cavaliere del Lavoro Nicola Di Sipio, di Chieti, che ha parlato dell’attività della sua azienda specializzata in componentistica per l’auto. Un saluto ed un ringraziamento collettivo ai presenti è stato infine rivolto dal presidente Vittorio di Paola nel corso della tradizionale colazione di commiato.