Non ancora ventenne iniziò l'attività giornalistica. Alla Rai dal 1958, percorse tutta la carriera e nel 1982 fu nominato direttore generale. Per la prima volta di fronte alla concorrenza, la Rai affronta con lui i profondi cambiamenti intervenuti nel settore radiotelevisivo, promuovendo programmi originali, avviando nuovi servizi come Televideo, sperimentando avanzate tecnologie, facendo sorgere a Roma il Centro Tv più moderno d'Europa (Saxa Rubra). Dal 1990 presidente della Stet, la holding delle telecomunicazioni italiane che passò da 1.367 miliardi di utile netto a oltre 4.000 miliardi nel 1996; i titoli vennero quotati alla Borsa di New York; si conclusero accordi in America, Europa, Asia; si unificarono la rete nazionale incorporando i telefoni di stato; con Stream si lanciò in Italia la Pay-tv; si istituì il giornale telefonico che veniva trasmesso dalla Sip 24 ore su 24. Fu presidente del Comitato scientifico e direttore della Scuola di Giornalismo dell'Università di Salerno. Dal 2007 fu presidente di Ariscom, la nuova Compagnia di Assicurazioni nata in Italia. Membro a vita dell'International Council of the Academy of Television Arts and Science di New York; docente h.c. in 'Comunicazione e Telecomunicazioni' all'Universidad del Salvador di Buenos Aires; nel 2004 gli fu conferita la laurea 'ad honorem' in medicina e chirurgia dall'Università di Parma per i meriti acquisiti nella divulgazione dell'educazione sanitaria, in particolare per il programma televisivo 'Check-Up' da lui ideato. Due volte il Presidente della Repubblica Pertini gli consegnò al Quirinale il premio giornalistico Saint Vincent, nel 1978 per 'Check-Up' e nel 1980 per il Tg3. Fu cittadino onorario di Buenos Aires e di Ischia. Fu consigliere della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e presidente della Commissione per la comunicazione e l'immagine.