Laureato in giurisprudenza all'Università di Torino, partecipò alla seconda guerra mondiale, meritandosi al termine delle ostilità la Croce di guerra al Valor Militare. Dopo la parentesi bellica, assunse il suo posto di responsabilità alla Fiat, l'azienda fondata 11 luglio 1899 nel capoluogo piemontese. Nel 1943 fu nominato vicepresidente, nel 1963 amministratore delegato e nel 1966 presidente. Fu presidente d'onore della Fiat spa, presidente dell'lfi spa e di Exor Group s.a., della Fondazione Agnelli e della Società editrice "La Stampa". Realizzò un piano generale di riorganizzazione del Gruppo, coniugando il decentramento delle responsabilità operative nei diversi comparti con il coordinamento globale della holding. Con la trasformazione del gruppo in holding conseguì obiettivi di massima utilità: controllo delle diverse attività industriali e realizzazione di integrazioni e alleanze in Italia e all'estero. Personaggio di spicco nel panorama dell'imprenditoria italiana, ricoprì incarichi a livello nazionale e internazionale. Dal 1974 al 1976 fu presidente della Confederazione generale dell'industria italiana. Fu senatore a vita dal giugno 1991.