Interrotti gli studi, intorno al 1863, con un modesto capitale, si mise in proprio. Dimostrò le sue capacità di uomo d'affari con le speculazioni sul cotone greggio. Nel 1867, dopo la messa all'asta dello stabilimento nazionale Archiuto a Vaprio d'Adda, affittato dal padre su sua richiesta nel 1864 sebbene in grave crisi, avviò a Vigevano, in una ex cartiera, una piccola filatura. In seguito ai contrasti con il fratello Giuseppe, attivò assieme agli altri due fratelli una filatura a Ghemme. Finalmente nel febbraio 1877, ottenuta l'autorizzazione ad utilizzare una derivazione d'acqua dal fiume Adda, iniziò, con soluzioni tecniche d'avanguardia, la costruzione di un proprio stabilimento tra Capriate e Canonica D'Adda. Un investimento fortunato. Proprio nel 1879 entrarono in vigore le prime tariffe protezionistiche a favore dell'industria cotoniera. Nel 1886 rilevò la filatura di Baveno. Partecipò ad investimenti "esterni" alla propria impresa, senza trascurare il potenziamento degli impianti e gli interventi di ampliamento della fabbrica di Capriate.