Conad ha lanciato «Sosteniamo il Futuro», un progetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, espressione di un impegno basato sulla partecipazione e sull’inclusività, alimentando la crescita e il benessere delle comunità in cui opera ogni giorno. «Per Conad essere leader di mercato significa assumersi responsabilità sempre maggiori, che vanno oltre la semplice crescita del fatturato. Quando diciamo che “la comunità è più grande”, è perché siamo consapevoli di dover dare il nostro contributo concreto allo sviluppo del Paese, dai grandi centri urbani ai piccoli comuni, guardando al futuro con determinazione, impegno e positività», ha commentato il Cavaliere del Lavoro Francesco Pugliese, a.d. di Conad. «Il nostro compito è quello di costruire sostenibilità economica nei territori in cui operiamo, senza dimenticare che siamo una filiera di persone al servizio di
comunità in un settore che ha il dovere e la responsabilità di rivedere le proprie logiche produttive e distributive facendo la propria parte nella lotta ai cambiamenti climatici». La strategia di sostenibilità di Conad, consultabile su futuro.conad.it, si basa su tre pilastri fondamentali: ambiente e risorse, persone e comunità, imprese e territorio. In tema di ambiente e risorse l’operato si concretizza su più ambiti, per garantire attenzione e rispetto del pianeta, dalla logistica, al prodotto a marchio Conad, ai punti vendita. La strategia di sostenibilità di Conad in tema di persone e comunità, oltre alle azioni di contenimento dei prezzi con l’operazione «Bassi e fissi» si esplicita nel concetto di andare «oltre la serranda» per tessere una relazione con la comunità in cui opera. Solo nel 2020, l’investimento in attività sociali è stato pari a 30 milioni di euro e ha coinvolto la scuola, la cultura, lo sport, la solidarietà, la ricerca e la salute, tutti ambiti nei quali l’impegno di Conad si è concentrato anche negli anni passati. Il capitolo imprese e territorio è valorizzato supportando la filiera agroalimentare italiana con collaborazioni durature sviluppate con quasi 7 mila fornitori locali, soprattutto pmi, che sviluppano un giro di affari di 2,6 miliardi di euro. L’insegna crea valore sul territorio italiano, dai grandi centri urbani ai piccoli comuni, attraverso uno dei suoi tratti distintivi: la prossimità, con quasi 500 punti vendita (il 15,2% del totale) situati all’interno di comuni con meno di 5 mila abitanti.