Cerimonia al Quirinale per i 25 diplomati più bravi d’Italia. Alice, la più giovane: il mio futuro da cosmologa, come Margherita Hack. Giacomo: io a metà tra Fisica e Matematica
«Dove c’è cultura, c’è bellezza» sorride Alice. Neanche 18enne, ha già cominciato a frequentare il primo anno del MedTec a Milano, il corso di laurea in Medicina e Ingegneria biomedica ideato dall’Humanitas con il Politecnico di Milano. Media del 10 nei suo 4 anni di liceo classico quadriennale a Cosenza, Alice Rizzo è la più giovane dei 25 «Alfieri del Lavoro» premiati ieri mattina al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme con i Cavalieri del Lavoro, un modo per rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita. «È stata un’emozione e una meraviglia – racconta -, perché per me questo riconoscimento rappresenta il simbolo della mia passione per lo studio, la curiosità e la voglia di conoscere e scoprire le cose». Lei si sente un po’ una pioniera per aver scelto una facoltà così nuova, «bisogna avere un po’ di coraggio». Ha lasciato la sua città per Milano e sogna di diventare una ricercatrice «per poter un giorno scoprire in campo medico qualcosa di importante che possa essere utile per la vita delle persone».
Anche Giacomo Calogero (19 anni, di Taurisano, Lecce), premiato da Mattarella, ha da poco cominciato la sua nuova vita a Pisa, dove frequenta la Scuola Normale Superiore: ha scelto Fisica, ma fino alla fine, lui che per 4 anni ha vinto le Olimpiadi di chimica, e ha la medaglia d’oro e di bronzo per quelle di matematica, è stato in dubbio: «Ero indeciso, poi ho scelto Fisica, mi ha sempre affascinato il mondo della scienza, cosa farò da grande? Mi lascio tutte le strade aperte». Media del 10 anche per Rahela Pashaj, nata a Durazzo 20 anni fa e trasferitasi a Taranto: oggi studia International Economics and Finance alla Bocconi di Milano, suona la chitarra e ama la mitologia greca.
Gli «Alfieri del lavoro» arrivano da tutta Italia – 9 Province del Nord, 5 del Centro e 11 del Sud – e sono stati selezionati tra 3.378 candidati. La Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro dal 1961 sceglie ogni anno i ragazzi di scuola superiore che hanno terminato gli studi con il massimo dei voti alla maturità (100): i migliori d’Italia. Dei 25 premiati, 14 sono ragazze; in 17 si sono diplomati in un liceo, 8 hanno un diploma di un istituto tecnico. La loro media scolastica degli ultimi 4 anni oscilla tra il 9 e il 10 e alla maturità tutti hanno ricevuto la lode. Ma ascoltandoli si scopre che sono ragazzi normali con vite normali e grandi sogni.