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“Cosulich, ancora shopping per vincere la sfida green”

08.09.2022

Quando ha visto la sua nave cambiare rotta ha protestato, ma dopo qualche ora ha ripreso il suo lavoro. Eppure i russi gli avevano appena sfilato un mercantile carico di acciaio e destinato al porto di Monfalcone. «E che ci potevo fare? — commenta Augusto Cosulich — Ho protestato, certo, mi sono mosso a tutti i livelli, ma poi ha prevalso il desiderio di andare avanti. Questa è l’unica rotta che conosciamo». In effetti è così da più di un secolo e mezzo, dal 1857, ancor prima dell’Unità d’Italia, quando il comandante Antonio Cosulich fonda a Lussinpiccolo la “Fratelli Cosulich”. Da lì a Trieste e poi nel Dopoguerra a Genova, la società non ha mai cambiato mani, sempre all’interno della stessa famiglia, nonostante oggi sia un gruppo che ha fatturato oltre un miliardo e mezzo di euro ed è diventato ormai una galassia con oltre mille dipendenti e aziende sparse in tutti i continenti. Il gruppo genovese ha infatti chiuso il 2021 con risultati in crescita: 29,9 milioni di utile netto (+96%), 1,523 miliardi di ricavi (+39%) e un Ebitda di 38 milioni (+46%).

Un risultato che arriva a sfiorare il record storico del 2019, l’anno pre-Covid, seguito da un 2020 “resiliente” (1,1 miliardi) e da un 2021 in netta ripresa, con la prospettiva di andare ancora oltre nell’anno in corso. Il core business è sempre l’acqua, nel senso del mare da sfruttare come elemento economico, ma anche come motore per finanziarie nuove iniziative. Ma nel tempo sono cresciuti anche altre attività legate alla logistica e al trasporto via terra. Al timone del gruppo c’è Augusto Cosulich, il ceo con la passione dello sport e del podismo (passata al figlio Timmy, triatleta che guida la parte asiatica del gruppo da Singapore). «Lo scorso anno abbiamo avuto un utile netto di 30 milioni di euro e ci comporteremo allo stesso modo, reinvestendolo nelle nostre attività» spiega Cosulich che sprona i suoi colleghi imprenditori, genovesi e non, a rischiare di più.

«Troppo spesso vedo imprenditori che di fronte a un utile, anche piccolo, corrono subito a metterlo in banca — spiega ancora il ceo — È un errore gravissimo. I soldi vanno investiti perché soltanto in questo modo si possono generare nuova ricchezza e nuova occupazione». La Fratelli Cosulich continua così nel suo percorso di crescita, sia per linee interne, con il rafforzamento dei vari presidi del business, sia per linee esterne, con nuove acquisizioni. Dopo un passato glorioso che ha visto la famiglia Cosulich proprietaria della “Cosulich Line” e di mitici transatlantici come il Vulcania, del cantiere navale di Monfalcone e di due linee aeree, nel Dopoguerra la ripartenza era coincisa con l’attività di agenziamento marittimo. Da allora si sono aggiunti tanti segmenti al business della blue economy, le spedizioni, la logistica, il trasporto di merce alla rinfusa e dei container, lo yachting, il bunkeraggio. Proprio quest’ultima voce, vale a dire il rifornimento delle grandi navi con una flotta di “bettoline”, si è allargato progressivamente a tutti i continenti e ora viene presidiato da Singapore. Lo scorso anno, il gruppo genovese ha ordinato in Asia le prime due bettoline green per rifornire le navi di “lng-gas naturale liquefatto”. «Le sfide green si affrontano nei fatti, non a parole — aggiunge ancora Augusto Cosulich — Noi abbiamo ordinato due navi di nuova generazione e le metteremo a disposizione soltanto di quei porti che si saranno dotati di impianti di rifornimento dell’lng».

Ma già allo studio ci sono nuove operazioni d’acquisto, che dovrebbero essere annunciate a breve. Negli ultimi dodici mesi la Fratelli Cosulich ha acquisito la maggioranza di due aziende, l’agenzia marittima Marlines di Monfalcone (con 1’80%) e la società di spedizioni Tpg Logistika (con il 70%) di Capodistria, ed è cresciuta anche nell’attività armatoriale. Anche il 2022 prevede una nuova campagna acquisti per rafforzare il gruppo in tutti i suoi segmenti. Fra le operazioni allo studio ci sono l’apertura di Express Global Belgium, in Belgio, firmata da due compagnie del gruppo, Express Global Slovenia e Archimede Gruden, la partenza di una nuova società intermodale, Mcon, nei Balcani, per sostenere l’attività in un’area strategica, l’apertura della Fratelli Cosulich France, a sostegno del trading di carburanti e l’apertura di Trasteel Turkey. «L’invito è quello a non abbassare la guardia, a reagire alla crisi investendo e diversificando. Questo è un Paese che pub dare tanto, soprattutto grazie al mare e alle sue due autostrade, Tirreno e Adriatico — chiude Cosulich — Fare impresa e creare occupazione sono i nostri fari. Ci sono sempre opportunità, anche con la crisi del gas. E una buona formula è quella di non distribuire dividendi per patrimonializzare la società. Investire è meglio».

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Articolo pubblicato il 5 Settembre da “La Repubblica”

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