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Damiani, è l’ora delle acquisizioni

07.02.2023

Damiani corre veloce. Con una previsione di chiusura dell’anno fiscale in corso puntando a raggiungere i 300 milioni di euro di giro d’affari, in crescita di oltre i130%, il gruppo progetta ora nuove acquisizioni nella manifattura e nel retail. Obiettivo, sostenere il business e rafforzare l’internazionalizzazione dei brand. «Siamo soddisfatti dell’anno che chiudiamo a marzo. II trend positivo è stato registrato in maniera omogenea in tutti i mercati e in tutti i brand», ha spiegato a MFF il presidente Guido Grassi Damiani. «Per il 2023, restiamo ottimisti perché la gioielleria branded è in forte salita a discapito di quella unbranded».

Per rafforzare la presenza del brand Damiani nei mercati esteri il gruppo ha in cantiere l’apertura di nuovi punti vendita. «Tra i mercati in pole position c’è sicuramente quello del Middle East, dove siamo già presenti a Dubai e Doha, ma vogliamo raddoppiare nei prossimi dodici mesi con un nuovo indirizzo a Dubai e Bahrain. Per sostenere ulteriormente l’estero, investiremo a livello di prodotto su solitari, velette punti luce, molto richiesti in queste aree», ha proseguito Damiani. Sul fronte Salvini, intanto, è in apertura un monomarca a Milano nella centralissima piazza Duomo. Il brand, dopo aver ampliamente superato i risultati del 2019, nel 2022 ha proseguito la sua forte crescita. Per supportarlo, il gruppo ha continuato a investire in Italia e all’estero, attraverso importanti opening strategiche, come fatto di recente in Cina, con le due boutique di Shanghai, in Corea, con la boutique di Seoul e in Italia, entrando in Rinascente a Milano, Firenze e Roma. «Per Salvini aumenteremo poi gli investimenti in comunicazione. Vogliamo renderlo più attuale e vicino a generazioni più giovani», ha aggiunto Damiani. E ancora.

«Con la nostra catena distributiva di orologeria e gioiellerie multimarca Rocca apriremo nuove store. Ma abbiamo in programma anche acquisizioni di piccoli dettaglianti top di gamma. Per questo disponiamo di un budget importante, ma non è facile investirli perché dobbiamo trovare i target giusti. Siamo anche disponibili a comprare quote di minoranza». Intanto il brand Vemm cresce grazie alle collaborazioni con molti marchi internazionali, per esempio, attraverso lo sviluppo e il nuovo arredo di negozi e show room. «Nella manifattura volgiamo rinforzarci molto. Abbiamo laboratori diretti a Valenza, anche qui vogliamo fare delle acquisizioni. Oggi, infatti, facciamo più fatica a produrre che a ricevere ordini. Con laboratori locali, aziende familiari, tutte di alta manifattura stiamo valutando di metterci insieme per creare un apparato manifatturiero italiano molto più forte, per le produzioni nostre e per quelle di brand terzi». Dopo il delisting del 2019, il gruppo Damiani continua sulla sua strada. «Per ora non ci serve apporto di ulteriore finanza esterna. Ma non c’è dubbio che prima o poi, se dovesse servire, lo riprenderemo in considerazione».

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Articolo pubblicato il 2 febbraio da MF Fashion

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