Settantacinque storie di impresa, un minuzioso racconto dei percorsi imprenditoriali di generazioni di famiglie che contribuito a inventare il made in Italy, e le testimonianze dei Cavalieri del Lavoro protagonisti delle narrazioni. È questo il primo volume “Famiglia e Impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro”, promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ed edito da Marsilio Arte che è stato presentato oggi presso Casina Valadier a Roma.
All’evento hanno partecipato Maurizio Sella, Presidente Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Virman Cusenza, Giornalista, Luca De Michelis, Amministratore delegato Marsilio Editori, Stefano Micossi, Economista già direttore generale Assonime, Nicoletta Spagnoli, Cavaliere del Lavoro, presidente e amministratore delegato Luisa Spagnoli.
Curato dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ed edito da Marsilio, la raccolta inaugura una collana dedicata alle storie dell’eccellenza dell’imprenditoria italiana.
“Questo volume – ha annunciato Maurizio Sella – è un punto di inizio. In occasione del 120esimo anniversario della nascita dell’Ordine, istituito nel 1901, abbiamo infatti deciso di avviare una collana editoriale dedicata alle storie dei Cavalieri del Lavoro. L’auspicio è che l’intraprendenza di queste donne e di questi uomini possa ispirare le future generazioni e instillare nei lettori la curiosità per storie che, nella loro diversità, hanno tutte concretamente contribuito a costruire il made in Italy e fare grande il nostro Paese”.
“L’idea di questo progetto editoriale – ha sottolineato Luca De Michelis – è stato per me motivo d’orgoglio e mi ha coinvolto direttamente proprio perché mio padre fu nominato Cavaliere del Lavoro. Il ruolo dell’editore è radicalmente cambiato nel tempo eppure ancora oggi rimane colui che ha la responsabilità di tenere insieme una filiera. Nelle aziende familiari, la costruzione di un’identità che perduri nel tempo è uno dei valori fondanti“.
Nicoletta Spagnoli, Cavaliere del Lavoro, a capo della maison Luisa Spagnoli, ricorda la figura straordinaria della fondatrice, Luisa Spagnoli, tra le prime donne in Italia a sedere in un Consiglio di amministrazione, creatrice nel 1907 dei celebri “Baci Perugina” e poi artefice di una nuova impresa: l’allevamento di pollame e di conigli d’angora, da cui nacque, nel sobborgo di Santa Lucia di Perugia, l’Angora Spagnoli per le creazioni di scialli, boleri e indumenti alla moda. “Aveva una grande capacità visionaria, rafforzata dal fatto che abitava in una piccola città come Perugia con una popolazione per il 40% analfabeta. A quel tempo le donne in Italia vivevano ai margini della società“. “L’elemento femminile – ha aggiunto Nicoletta Spagnoli – ha caratterizzato la nostra storia d’impresa: l’86% del personale è costituito da donne. Un approccio imprenditoriale ed etico, basato sulla meritocrazia, che ha contribuito al nostro successo“.
Brigida Mascitti, coautrice del libro insieme a Cecilia Dau Novelli e Cristian Fuschetto, ha illustrato genealogia e struttura dell’opera, articolata in schede storiche per ciascuna famiglia accompagnata dall’intervista del Cavaliere del Lavoro in attività e, a introduzione dell’opera, da un saggio storico sulla nascita del made in Italy ricostruito attraverso i percorsi delle imprese familiari.
A chiudere l’incontro il presidente Sella. “Penso sia importante – ha evidenziato l’imprenditore numero uno dei Cavalieri del Lavoro – mettere in evidenza quanto il vero plus delle imprese familiari sia quello rappresentato dai valori condivisi e tramandati di generazione in generazione. Chi ha una storia sente infatti forte il dovere di garantirne un seguito. E questo, nella realtà delle cose, si traduce nella intraprendenza, nel senso di responsabilità, nella dedizione al lavoro, nella concordia che di generazione in generazione anima non solo i rapporti tra familiari ma, prima ancora, cementa la relazione tra titolari e dipendenti, autentico e inestimabile patrimonio di ogni azienda destinata ad avere successo”.