Sono alcuni dei prindpali contenuti del primo bilancio di sostenibilità, relativo al 2022, che il pastificio Felicetti ha presentato Ieri nel nuovo stabilimento di Molina di Flemme, in aggiunta a quello di Predazzo. Uno stabilimento di 16.500 metri quadrati con 33 dipendenti e 2 linee produttive, ma con gli spazi per raddoppiarle, e 70 tonnellate giornaliere di pasta prodotta. Ossia la stessa produzione dello stabilimento di Predazzo, che però ha 4 linee e 84 dipendenti su una superficie di 12.000 metri quadrati. Il tutto per un giro d’affari di 54,3 milioni. Con il primo bilancio di sostenibilità «abbiamo voluto dare forma a qualcosa che facciamo da tantissimo tempo, da quando a pochi interessava parlare di sostenibilità, Iniziando ad aumentare la capacità di integrazione col territorio quando la manifattura appariva in contrasto con il turismo — ha spiegato Riccardo Felicetti, amministratore delegato del pastificio — Tutto ciò che stiamo facendo oggi da domani sarà legge e noi dovremmo trovare nuove strade per continuare ad essere del pionieri come siamo stati». Numeri, e non solo, raccolti in 74 pagine di un bilancio di sostenibilità orientato su tre profili: l’ambiente, le persone e la comunità e le certificazioni di qualità. Nel merito delle scelte specifiche è entrato Paolo Felicetti, il mastro pastaio, sottolineando come la riduzione dell’impatto ambientale rappresenti per l’azienda un obiettivo prioritario.