“Il lavoro, che oggi celebriamo in forma solenne, è la condizione essenziale per l’affermazione della dignità della persona e della sua libertà. Il buon lavoro, insieme alla buona impresa, è un formidabile strumento di progresso sociale, civile ed economico e, perciò stesso, un importante strumento di pace”. Così il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella in apertura del suo intervento in Quirinale in occasione della celebrazione della cerimonia del Primo Maggio, tornata quest’anno in presenza.
SELLA: PRUDENZA NON SIA TIMORE DEL FUTURO
Nel suo discorso, il Presidente Sella ha sottolineato la preoccupazione della Federazione per lo scenario internazionale attuale: “Come espressione del mondo dell’impresa, noi Cavalieri del Lavoro condanniamo l’aggressione di uno Stato libero e manifestiamo il più assoluto rifiuto di ogni forma di sopraffazione”.
“L’incertezza – ha proseguito – impone di essere prudenti. Ma questo non vuol dire guardarsi indietro e temere il futuro. Tutt’altro. Agiamo e agiremo con determinazione nella consapevolezza che in gioco è il destino del nostro Paese, il suo ruolo in Europa e nel mondo. I dati sull’occupazione ci mostrano un mercato del lavoro reattivo. Dopo la forte diminuzione del 2020, il tasso di occupazione è salito al 58,2% (+0,8 punti percentuali in un anno) recuperando circa la metà del calo registrato nel 2020 sul 2019. Si tratta di un indicatore importante, che evidenzia l’efficacia delle azioni messe in campo dal Governo per arginare le difficoltà della fase post-pandemica”.
MATTARELLA: NON AFFIDIAMOCI ALL’INERZIA DEGLI EVENTI
Su questo punto interviene anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Abbiamo dimostrato di saper affrontare la crisi. La medesima determinazione occorre avere oggi di fronte al brusco stop alla ripresa economica indotto dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. Scoraggiarci per le prove che i tornanti della storia propongono su diversi fronti, interno, dell’Unione Europea, internazionale, è atteggiamento sterile. Non possiamo affidarci all’inerzia degli eventi”.
SEGNALI IMPORTANTI DALLE IMPRESE DEI CAVALIERI DEL LAVORO
In questo momento di crisi e incertezze per le filiere produttive del Paese, le imprese italiane hanno dimostrato una forte capacità di reinventarsi di fronte alle difficoltà. Anche le aziende dei Cavalieri del Lavoro sono riuscite a restare competitive e forti nel mercato, come ha evidenziato nel suo intervento il Presidente Sella: “Desidero portare qui la testimonianza di un recente rapporto elaborato da Crif Ratings, agenzia specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, su tutte le imprese dei Cavalieri del Lavoro. Anche in un anno di forte crisi come il 2020, viene segnalata una significativa propensione agli investimenti: oltre il 4% del fatturato rispetto a una media nazionale inferiore all’1%. Non solo, in un anno in cui la sostenibilità finanziaria delle imprese italiane è stata messa a dura prova dal contesto pandemico, le imprese dei Cavalieri del Lavoro hanno mostrato una tenuta migliore in termini di metriche creditizie, di sostenibilità del debito, di patrimonializzazione e di occupazione. A fronte di un calo nazionale del numero dei dipendenti delle aziende private del 3,7, le imprese dei Cavalieri del Lavoro sono rimaste in territorio positivo (+0.1%)”.
AMBIENTE E SBUROCRATIZZAZIONE, FARE PRESTO
Rivolgendo poi lo sguardo alle sfide che attendono le imprese italiane, ha poi ricordato come tra queste la principale sia quella del clima: “La sostenibilità è un obiettivo ineludibile. Ma per riuscire in questo percorso serve andare molto veloci. Occorre prima di tutto insistere sulla strada della sburocratizzazione, a cominciare dalle autorizzazioni”.
FORMAZIONE E CULTURA DEL LAVORO CONDIZIONI DI CITTADINANZA
Sburocratizzazione che spesso coincide con una innovazione digitale dei processi lavorativi, ha concluso infine così il Presidente Sella: “Il mondo si sta digitalizzando, il lavoro assume forme del tutto inedite e nuove competenze si affacciano sul mercato. Anche in questo caso, occorre andare più veloci. Duole registrare – ed è opportuno farlo oggi in questa occasione – che il nostro Paese è uno nei quali è più alta la percentuale di popolazione di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione: il 29% contro una media europea del 17%. Si tratta di 2 milioni di giovani. Avvertiamo forte il dovere morale di non perderli, di non lasciarli fuori, non solo dal mercato del lavoro ma dal loro stesso futuro: nella società della conoscenza la formazione, unita a una sana cultura del fare e del lavoro, è infatti il primo viatico a ogni forma di autentica cittadinanza”.
MATTARELLA: DIAMO SLANCIO AL “CANTIERE ITALIA”
Il Capo dello Stato ha quindi sottolineato la necessità di essere concretamente reattivi per dare slancio al “Cantiere Italia”. “Un’unità consapevole tra le forze sociali deve consentire al “Cantiere Italia” di realizzare gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un capitolo di relazioni sociali all’altezza di tempi moderni. La nuova “fabbrica” del Paese deve saper tenere insieme funzione sociale dell’impresa, innovazione e produttività, crescita dell’economia e dell’occupazione nella dimensione nuova della sostenibilità, dignità del lavoro. Vi è motivo di fiducia. In questo 2022, contro ogni scetticismo, un segno positivo per la nostra economia è alla portata, malgrado le difficoltà”.
SELLA: DA NOI CONCRETEZZA PER FARE BENE NELL’INTERESSE DI TUTTI
Proprio sulla necessità di concretezza aveva insistito anche il Presidente Sella, in conclusione del suo intervento. “Alle sfide poste dal presente, dobbiamo rispondere assumendo iniziative concrete per guardare al futuro con ottimismo. Bisogna fare bene. E bisogna fare il bene. Nell’interesse di tutti, così com’è nello spirito della Festa del Lavoro”.