Fondazione Aristide Merloni, presieduta dal Cavaliere del Lavoro Francesco Merloni, ha presentato il settimo Rapporto sull’imprenditorialità nelle Marche, frutto della collaborazione fra la fondazione e l’Università Politecnica delle Marche.
Entrando nel merito dello studio, inflazione e crescita dei costi dell’energia e delle materie prime incidono sull’andamento negativo nel primo semestre 2022 nel trend di crescita delle iscrizioni di nuove attività nelle Marche: -10,5%. Mentre aumentano del 55,3% le cessazioni. Entrambi i dati sono più alti delle medie nazionali: iscrizioni -4,2%, cessazioni +8,8%.
Bene la voce start up (a fine 2021 sono 804 quelle innovative avviate, il 3,5% italiano) e la propensione all’avvio di nuove imprese nel manifatturiero che, seppure in calo, si mantiene superiore alla media nazionale.
“La vivacità imprenditoriale nel manifatturiero e nelle start-up innovative è meno evidente nelle aree interne e in quelle colpite dagli eventi sismici del 2016. Per questo assumono particolare importanza le iniziative per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese in queste aree e le risorse messe a disposizione dal NextAppennino (1,8 miliardi di euro), il programma finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma” sottolinea Francesco Merloni nell’introduzione al rapporto. “Si tratta di un’occasione unica – ha insistito Merloni – per promuovere lo sviluppo economico e sociali delle nostre comunità; sia per l’entità delle risorse messe a disposizione, sia in considerazione della situazione di generale incertezza e difficoltà nella quale ci troviamo”.