Impossibile definire in una sola parola il documentario IN CORSO D’OPERA. Teatro Lirico Giorgio Gaber: il Cantiere – evento di Milano, curato da Fondazione Gianfranco Dioguardi, che andrà in scena domenica 24 ottobre, alle 16.15, al Teatro Franco Parenti.
Tra artisti e ponteggi, tra operai e modelle, tra violini e trapani, tra performance e martelli, tra demolizioni e spettacoli, lo spettatore sarà condotto in un viaggio nel complesso lavoro di ricostruzione dello storico Teatro Lirico di Milano. Cinque anni di attività in cui il cantiere di restauro, curato dall’impresa Garibaldi-Fragasso e dal Comune di Milano, è stato palcoscenico del programma “Cantiere – evento”, ideato e promosso dal Cavaliere del Lavoro Gianfranco Dioguardi, fondatore e presidente dell’omonima fondazione.
La proiezione, in poco più di un’ora, svela antefatti e aneddoti e narra, attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti, lo sviluppo di questa inedita esperienza che ha coniugato arte, tecnica, ingegneria, architettura, cultura e spettacolo.
Nel documentario si alternano i momenti più significativi legati al restauro con gli eventi culturali che lo hanno animato, a partire dalla sfilata dello stilista Antonio Marras che ha trasformato il cantiere in una scenografia felliniana popolata da modelle e modelli, ma anche da trapezisti, suonatori di banda, danzatori e performer, fino al concerto Omaggio a Rossini, dove novanta elementi di coro e orchestra hanno eseguito i brani musicali disposti sulle impalcature metalliche presenti nel cantiere. Due maxi opere firmate da Vincenzo D’Alba e Antonio Marras hanno rivestito le facciate del teatro rendendo i teli di rivestimento dei ponteggi vere opere d’arte. E numerose sono le collaborazioni raccontate nel film con istituzioni e associazioni.
Grazie a questa iniziativa – ideata e sperimentata per la prima volta in Francia nel 1993 da Gianfranco Dioguardi, in occasione della realizzazione, da parte del Gruppo Dioguardi Costruzioni, del parcheggio interrato sulla storica piazza dei “Célestins” a Lione – il cantiere è stato visitato da oltre tremila persone tra studenti, ospiti, giornalisti, esperti e artisti che hanno preso parte a numerose attività. Visite didattiche con le scuole e con le università, workshop fotografici, performance artistiche, proiezioni cinematografiche, mostre, concerti, laboratori, presentazioni, installazioni e conferenze sono state il pretesto per seguire lo sviluppo evolutivo del cantiere e per renderlo accessibile, oltre che luogo di promozione artistica e culturale.
Le modalità di intervento traggono ispirazione da un procedimento denominato “Laboratorio Restauro Nuovo Sostenibile”, descritto da Dioguardi in Nouvelles alliances pour le troisième millénaire edito in Francia nel 2016 da Hermann (pubblicato in Italia per Franco Angeli, Milano 2014), dove si propone una “Italian way of doing restoration”, nel più generale contesto del made in Italy esportabile all’estero, caratterizzato da una forte componente culturale.
La peculiarità del processo risiede nell’associare all’azione del costruire una forte attività di comunicazione, di formazione e di integrazione sociale per tutta la sua durata. Per trasformare un evento disagevole per la collettività in opportunità di conoscenza ne viene agevolata la comprensione, da parte dei cittadini, del passaggio dal disegno alla realtà, avvicinandoli alle tecniche costruttive e consentendo loro di visualizzare le operazioni in corso.
Il documentario, curato da Francesco Maggiore, presidente della Fondazione Gianfranco Dioguardi, è dedicato al Cavaliere del Lavoro Giorgio Squinzi e alla moglie Adriana Spazzoli già, rispettivamente, amministratore unico e direttore marketing e comunicazione di Mapei, entusiasti sostenitori, fin dal principio, del progetto di ricostruzione del Teatro.