Le diverse identità dell’impegno sociale e della cultura sono al centro della XXXVII edizione del Premio Masi, promosso dalla Fondazione Masi, che da oltre trent’anni celebra l’opera di persone e istituzioni impegnate ad affermare e a promuovere i valori fondanti della società e del vivere civile.
Cinque i premiati per le tre categorie storiche che riceveranno il riconoscimento il 29 settembre a Verona al Teatro Filarmonico.
I tre premi del Premio Civiltà Veneta saranno assegnati al padovano Ferdinando Camon, «singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme» come sottolinea la giuria del premio; al direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, vicentino, «egittologo e archeologo di fama internazionale», e al magistrato trevigiano Carlo Nordio, «luminosa figura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umanità e garanzia dei diritti costituzionali».
A Gerard Basset, Master of Wine anglo-francese andrà il Premio Internazionale Civiltà del Vino per “la straordinaria carriera e opera”.
Il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano sarà attribuito al Cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, «impegnato nello scenario di una lunga e atroce guerra ad alleviare sofferenze e lutti con spirito umanitario che trascende valutazioni di appartenenza».
Il contributo, che per antica consuetudine la Fondazione Masi riserva al premiato, sarà devoluto per espressa volontà del Cardinale Zenari a sostegno di tre ospedali non profit siriani, due a Damasco e uno ad Aleppo.
Eccezionalmente, per la prima volta nella storia del premio, la Fondazione Masi si è fatta sostenitrice di una raccolta fondi a favore di questo progetto di valenza umanitaria.
Sandro Boscaini, Cavaliere del Lavoro e vice presidente Fondazione Masi, sottolinea: “Il Premio Internazionale alla solidarietà va quest’anno a un’alta personalità veneta; si riconosce così anche una regione che nel corso della sua storia ha donato con generosità al mondo migliaia di missionari e volontari”; e continua “sempre in ambito internazionale è scelta una personalità che ha contribuito come pochi altri alla comprensione, all’apprezzamento e alla promozione del vino elemento di cultura e di economia delle nostre genti”.
La premiazione sarà preceduta, come da consuetudine, dalla cerimonia privata presso le Cantine Masi dove i cinque vincitori apporranno la loro firma sulla storica botte di Amarone, originale oggetto del Premio.