Articolo pubblicato nella rivista n.3/2023 di Civiltà del Lavoro
Mai come in questi ultimi anni l’innovazione tecnologica sta incidendo profondamente sui comportamenti delle persone, sulle loro scelte e abitudini e, soprattutto, sul mondo del lavoro. Il particolare periodo in cui ci troviamo è caratterizzato dall’emergere di nuove tecnologie che stanno trasformando in modo sostanziale i processi produttivi, con profonde conseguenze anche sul piano economico e sociale. Questi cambiamenti si stanno riverberando in modo più o meno forte su tutti i settori produttivi, compreso quello bancario, imponendosi negli ultimi anni con un’accelerazione notevole.
È per questo che Crédit Agricole ha deciso di investire 20 miliardi entro il 2025 in trasformazione tecnologica e di adottare un modello 100% umano e 100% digitale. Crediamo, infatti, che il modo tradizionale di fare banca non sia destinato a scomparire, ma verrà piuttosto perfezionato grazie allo sviluppo di servizi volti a soddisfare più efficacemente la domanda di una clientela sempre più vasta ed eterogenea.
Come tutti i cambiamenti, anche questo per essere governato deve essere gestito a partire dall’interno. Il cuore della nostra strategia è il Progetto Persone, che ha l’obiettivo di accompagnare la trasformazione organizzativa, culturale e manageriale del Gruppo, facendo investimenti per far evolvere le skills di colleghe e colleghi attraverso percorsi di sviluppo dedicati, con l’obiettivo di accrescere sempre di più i livelli di competenza hard e soft (up-skilling) e accompagnare la costruzione delle nuove professionalità (re-skilling).
A ciò si aggiunge il progetto chiamato “Next Generation”, che prevede l’inserimento delle migliori risorse disponibili sul mercato (1.100 tra giovani e professionisti entro il 2025, di cui oltre 700 già assunti) con lo scopo di accelerare i necessari processi di innovazione e favorire il ricambio generazionale preparando l’azienda ai “mestieri” del futuro in una prospettiva di lungo termine.
Nell’attuale scenario siamo inoltre testimoni di una maggiore richiesta di velocità decisionale e operativa da parte dei clienti e un maggiore ingaggio e responsabilizzazione da parte dei colleghi. Per questo abbiamo avviato una forte semplificazione organizzativa, in logica agile, per ridurre il numero di strutture e livelli gerarchici così da ampliare le responsabilità manageriali e valorizzare le competenze professionali sul reale contenuto del lavoro svolto. Tutto questo si affianca allo smart working, introdotto nel 2016, che attualmente stiamo estendendo sempre più anche ai canali commerciali.
L’attenzione per le persone non si declina, però, solo in iniziative dedicate all’evoluzione delle competenze. Molte sono le misure introdotte nell’ambito dei temi di Diversity&Inclusion e work-life balance, con servizi di supporto socio-assistenziale e opzioni di flessibilità che si sono andati ad aggiungere ad altre misure storiche e consolidate come l’asilo nido aziendale e un’ampia piattaforma di beni e servizi welfare.
A tutto ciò si aggiunge il forte impegno nell’ambito delle politiche di genere: abbiamo previsto iniziative specifiche per accelerare l’inclusione e la parità nei percorsi di carriera, ridurre il Gender Pay Gap e aumentare la presenza femminile nelle posizioni di responsabilità. Non ultimo, è stato varato a fine gennaio 2023 un pacchetto di misure concrete per contrastare i rincari con un contributo straordinario welfare del valore di 500 euro, a favore di tutti i colleghi con esclusione dei dirigenti, oltre a un maggiore contributo alla copertura sanitaria e nuove condizioni bancarie agevolate. Queste misure si aggiungono all’innalzamento del congedo parentale per i padri a 20 giorni, retribuito al 100% (che diventeranno complessivamente 28 giorni nel 2024).
L’esperienza di Crédit Agricole dimostra come sia indispensabile operare sul terreno dell’innovazione per non farsi trovare impreparati ed essere messi in difficoltà dai cambiamenti. Servono competenze tecniche adeguate, ma anche un sistema che sappia accompagnare i colleghi e i clienti nel loro percorso professionale e di vita. È per questo che ogni nostro risultato è stato conseguito senza tralasciare gli investimenti in welfare e inclusione nonché grazie all’impegno di tutti i collaboratori, alla fiducia dei nostri clienti storici e dei molti nuovi e alle relazioni di qualità che abbiamo stabilito con tutti gli interlocutori nei nostri territori.
Come gruppo Crédit Agricole in Italia siamo arrivati oggi a oltre 16.500 colleghi, non solo con le aggregazioni ma anche grazie allo sviluppo di nuovi business. Questo perché siamo da sempre convinti che l’innovazione nel settore bancario sia, prima ancora che un’esigenza, un’opportunità da cogliere per confermarsi ai vertici del sistema e per guardare alle sfide che ci riserverà il futuro con fondato ottimismo.