“In Italia non manca in capacità imprenditoriale. Ma le imprese devono fare i conti con un contesto che le vede largamente svantaggiate rispetto ai diretti competitor. Le riforme devono abbattere questi handicap così che le imprese già competitive nonostante questi handicap lo siano ancora di più e quelle che, invece, non riescono a competere, siano messe nelle stesse condizioni delle altre”. Lo ha detto Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti e futuro consigliere del premier Matteo Renzi. La sentenza della Consulta sul pubblico impiego, ha aggiunto Bassanini, rappresenta “una buona notizia: non ha obbligato il governo a mettere 40 miliardi per colmare le indennità di vacanza contrattuale ma ha aperto uno spiraglio sui rinnovi contrattuali legandoli, però, a meccanismi di premialità e di recupero di produttività. “E’ una grande occasione – ha dichiarato Bassanini – perché gli aumenti potrebbero dare un forte contributo alla ripresa della domanda interna”. Bisogna poi dare una svolta radicale ai meccanismi della semplificazione amministrativa. “Il meccanismo di silenzio-assenso non funziona perché c’è ancora un sistema di autotutela. Questo deve essere rigorosamente limitato nel tempo, al massimo tre mesi”.