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Giovani talenti IL VALORE DI UN RITORNO | Civiltà del Lavoro6/2024

13.02.2025

Insieme per affrontare alcune delle questioni più urgenti che riguardano il futuro del Paese. Con la firma di un protocollo d’intesa tra Maurizio Sella e Renato Brunetta, tenuta l’8 gennaio a Roma, la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) si impegnano a promuovere iniziative innovative per valorizzare il capitale umano italiano e contrastare il fenomeno dell’emigrazione giovanile, un problema che negli ultimi anni ha assunto proporzioni preoccupanti.

 

UN PATTO PER IL FUTURO

Il protocollo mira a promuovere una collaborazione strutturata tra il Cnel e la Federazione, con azioni concrete per valorizzare il capitale umano, vera risorsa strategica del Paese. Tra queste, la creazione di un Osservatorio sul fenomeno migratorio giovanile, l’organizzazione di eventi e conferenze pubbliche, e campagne divulgative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’impatto economico e sociale della fuga di giovani talenti. I risultati del lavoro dell’Osservatorio saranno riportati e approfonditi dalla nostra rivista.

Maurizio Sella, presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, ha sottolineato il valore strategico dell’accordo: “La promozione dei valori del lavoro e del merito è parte integrante della missione della Federazione. Con questo protocollo possiamo sviluppare iniziative che guardano al futuro, offrendo opportunità concrete ai giovani e approfondendo la comprensione di fenomeni complessi come quello degli Expat”.

“L’accordo con la Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro è motivo di grande soddisfazione – ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta – perché si rivolge in primo luogo a una tematica cruciale, una vera e propria emergenza nazionale, quella della fuga all’estero di tanti giovani italiani. Si stima che al capitale umano uscito negli ultimi tredici anni corrisponda un valore di oltre 130 miliardi, una cifra che potrebbe triplicarsi se si considera la sottovalutazione dei dati ufficiali. Ringrazio il presidente Maurizio Sella per la disponibilità ad avviare questa proficua collaborazione”.

 

VALORIZZARE IL CAPITALE SOCIALE DELLA REPUBBLICA

Dal 2011 al 2023 (vedi intervista a Luca Paolazzi nelle pagine precedenti) il saldo netto tra i giovani italiani emigrati e quelli rientrati è di -377.000. Per ogni giovane che arriva in Italia, otto italiani lasciano il Paese. Questi dati mettono in evidenza l’incapacità dell’Italia di attrarre e trattenere giovani talenti. Un altro dato significativo è il confronto tra la visione del futuro dei giovani rimasti in Italia e quella degli Expat. Tra questi ultimi, nove su dieci ritengono che il futuro sia frutto del proprio impegno, rispetto a sei su dieci tra chi è rimasto. Questo ottimismo si riflette anche nelle percezioni di felicità, opportunità e crescita personale, decisamente più elevate tra coloro che vivono all’estero.

Questo protocollo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e mondo imprenditoriale, con l’obiettivo comune di valorizzare le eccellenze italiane e costruire un futuro più inclusivo e competitivo per il Paese.

 

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