Ospiti del Cavaliere del Lavoro Luigi Carlon, che li ha accolti a Verona nella cornice di Palazzo Maffei che ha recentemente restaurato, i Cavalieri Triveneti guidati da Guido Finato Martinati, hanno discusso del valore sociale dell’imprenditorialità con il presidente nazionale della Federazione, Maurizio Sella. Il numero uno dei Cavalieri ha citato Luigi Einaudi, secondo cui “Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli” perché spinti, diceva lo statista, “non soltanto la sete di denaro, ma dal gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste”.
Nel suo intervento Sella insiste sulla responsabilità sociale dell’impresa sottolineando come “La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro riunisce i migliori imprenditori italiani ed è portatrice di valori e visioni che rappresentano un significativo contributo al dibattito politico-economico”. “Il nostro impegno – ha continuato – sarà volto a sottolineare incessantemente, con fatti concreti, l’importanza di questi fattori che devono contribuire alla realizzazione di un progetto di lungo periodo per il futuro, di cui il nostro Paese ha fortemente bisogno”.
Finato Martinati evidenzia infine il nesso inscindibile tra produttività ed equità. “È solo creando lavoro – ha affermato il presidente del Gruppo Triveneto – che si possono ottenere sviluppo ed equità sociali sostenibili e durature. Liberare il potenziale competitivo significa ridare alle imprese centralità e ai giovani fiducia nelle loro capacità, rendendoli promotori di nuove opportunità e di nuove imprese”.