Taglio del nastro per l’Opificio Golinelli. La cittadella della conoscenza e della cultura della Fondazione omonima, voluta e intitolata al Cavaliere del Lavoro Marino Golinelli, ha aperto i battenti.
All’inaugurazione ha partecipato un’ampia rappresentanza del governo, il ministro dell’Ambiente Galletti, i sottosegretari all’istruzione e ai beni culturali Toccafondi e Borletti. E ancora il presidente della Regione Bonaccini, il sindaco di Bologna Virginio Merola, i cavalieri del Lavoro Lorenzo Sassoli de’ Bianchi e Marco Vacchi, che è anche presidente del gruppo Emiliano Romagnolo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del lavoro .
La nostra missione etica – ha detto il patròn dell’iniziativa dal palco della manifestazione – è orientata all’educazione, alla formazione e alla cultura delle nuove generazioni.
Nella cittadella dedicata ai ragazzi ci sono spazi per stimolare la creatività, imparare le scienze con la pratica ed educare alla cultura dell’impresa. Spazio anche per la formazione degli insegnanti e per l’organizzazione di mostre, convegni e dibattiti.
Ha 95 anni, si crogiola poco nei ricordi, preferisce guardare lontano e parlare di progetti per il futuro. Meglio se ultradecennali. E’ il classico self made man: partito dal nulla, ha costruito un impero farmaceutico. E dalla tolda della sua azienda può impartire lezioni d’impresa, ma anche di vita. E’ il Cavaliere del Lavoro Marino Golinelli. Nell’88 ha dato vita alla fondazione a lui intitolata che lavora per dare a giovani e bambini quel bagaglio culturale adatto a farne i cittadini del domani. Con lui iniziamo un viaggio tra i Cavalieri del Lavoro che investono in Cultura.
Dopo un’esperienza ultraventennale nel campo dell’educazione dei giovani, la Fondazione Golinelli trova casa. In una vecchia fonderia abbandonata alla periferia di Bologna, è nato l’Opificio Golinelli, dal nome del suo fondatore e finanziatore, il Cavaliere del Lavoro Marino Golinelli. E’ una nuovissima e ipertecnologica “cittadella della conoscenza e della cultura” pronta a sfornare i cittadini del domani. Novemila metri quadrati, metà al chiuso e metà all’aperto, in grado di accogliere 150mila visite all’anno. Una struttura così bella e funzionale, che si è già aggiudicata il Premio Urbanistica 2015. Ma non finisce qui:dopo aver investito più di 50 milioni per la sua Fondazione, Golinelli è pronto a mettere a disposizione altre risorse.