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I premi dei Cavalieri del lavoro: “Borse di studio a 25 giovani talenti”

19.12.2024

Venticinque giovani, meritevoli, talentuosi e preparati. Che terminano i percorsi scolastici con il massimo di voti, spalancando le porte a un futuro di successi e soddisfazione in campo professionale. Sono i fiori all’occhiello degli istituti tecnici tecnologici statali della regione, premiati, come ogni anno, dal gruppo emiliano-romagnolo dei Cavalieri del lavoro.

Nell’aula Marco Biagi della sede de il Resto del Carlino, i diplomati si sono riuniti per ricevere le borse di studio, dal valore di mille euro ciascuna, per incentivare la loro carriera futura. Seduti in prima fila, i Cavalieri del lavoro e Andrea Riffeser Monti, presidente e ad di Monrif spa. A fare gli onori di casa, la direttrice di Qn, La Nazione, II Giorno e il Carlino Agnese Pini: «La cultura di impresa è la cultura di saper fare – inizia -. Proprio imparando a fare le cose anche con le mani farete la cultura del nostro Paese, che ha tanti limiti, ma attraverso la cultura di impresa ha segnato la storia».

A consegnare gli attestati, Fabio Storchi, già presidente del Cavalieri del lavoro dell’EmiliaRomagna: «La cultura di impresa è un aspetto di fondamentale importanza per gli imprenditori e per noi Cavalieri che ne facciamo un simbolo – racconta alla platea -. Una cultura che evolve continuamente, una sfida continua per le aziende: la responsabilità si è allargata all’ambiente e al sociale. Dobbiamo tornare a un rapporto efficace e continuo con le comunità di riferimento. E la presenza dei giovani è fondamentale: siete voi il rinnovamento delle imprese. Un binomio perfetto, quello con i collaboratori senior, che permette di realizzare la trasformazione di impresa, accogliendo le nuove tecnologie e il lavoro di squadra

«Il gruppo – composto da Bertazzoni, Borghi, Bucci, Checchi, Ferrari, Focchi, Galliani, Giglio, Marchesini, Masotti, Orta, Ottolenghi, Parenti, Possati, Sassoli de Bianchi, Serena Monghini, Storchi, Valentini, Volta – ha anche eletto il nuovo presidente, che è Maurizio Marchesini, presidente di Marchesini Group e di Nomisma, e vicepresidente nazionale di Confidustria. «L’obiettivo del mio mandato è preservare i valori su cui si fonda l’ordine dei Cavalieri del lavoro, trasmettendo anche ai giovani il rispetto, il lavoro e la crescita economica e sociale del nostro Paese – afferma il neopresidente -. Bisogna far capire loro che il lavoro è un valore e non solo un mezzo di sussistenza. È un mezzo per realizzarsi ed essere importanti nella società, chiedendosi cosa noi possiamo dare agli altri e non solo in contrario. Dobbiamo seguire il progresso, per trattare temi come l’intelligenza artificiale e il super calcolo. Bisogna affrontare la rivoluzione che stiamo vivendo, tenendo sempre al centro la persona». E in merito al futuro delle imprese emiliano-romagnole, «l’economia è tornata agli zero virgola positivi, ma la crescita è lenta, soprattutto nel mondo industriale, da semestri in difficoltà – conclude -. Ma la situazione emiliano-romagnola è leggermente migliore rispetto a quella nazionale per le caratteristiche delle nostre industrie. Che sono fortemente orientate all’export e all’innovazione. La regione continua a rimanere attrattiva».

Fonte: Il Resto del Carlino, 19 dicembre 2024

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