Il Gruppo Bracco, di cui è presidente e amministratore delegato il Cavaliere del Lavoro Diana Bracco, in occasione del suo 95° anniversario apre al mondo il suo Archivio Storico Digitale.
“Non mi stancherò mai di ripeterlo, non si può costruire il futuro senza conoscere il passato – dichiara Diana Bracco -. Le nuove generazioni devono avere memoria di cosa è successo prima di loro, per tendere a un miglioramento continuo. Per questo, ancora negli anni ’90, ho voluto creare un nostro archivio come luogo di promozione e divulgazione della cultura scientifica attraverso il recupero, la conservazione e la valorizzazione delle innovazioni e della storia della nostra azienda e della nostra famiglia”.
Nel corso di oltre vent’anni l’Archivio Storico Bracco ha fatto molta strada, ampliando il proprio patrimonio e digitalizzando numerosi materiali documentali. E oggi, per continuare a scrivere il futuro in continuità con il passato, assume veste digitale.
Un viaggio nel tempo suddiviso in cinque sezioni, Famiglia, Azienda, Innovazione, Sostenibilità e Cultura, da cui emergono i valori che rappresentano il patrimonio genetico di Bracco.
Attraverso oltre diecimila documenti fra scritture sociali, comunicati stampa, pubblicazioni, sperimentazioni cliniche, registri e analisi di laboratorio, progetti e brevetti, viene inoltre narrata la storia imprenditoriale del Cavaliere del Lavoro Fulvio Bracco, padre di Diana, che insieme a Leopoldo Pirelli e Adriano Olivetti è stato tra i principali pionieri dell’industria italiana del Dopoguerra.
Ad affiancare il materiale documentale vi sono anche tre biblioteche: la Biblioteca tecnico-scientifica, nata negli anni ‘50 come strumento di formazione interna su medicina, chimica e farmaceutica; la Biblioteca Salata, specializzata sulla storia del Risorgimento e dell’Irredentismo italiano e appartenuta al senatore Francesco Salata; la Biblioteca aziendale Diana Bracco, continuamente aggiornata con libri di narrativa.
L’Archivio, consultabile on line all’indirizzo www.archiviostoricobracco.com sia in italiano che in inglese, nel 2007 è stato riconosciuto dalla Soprintendenza Archivistica della Regione Lombardia come archivio di «notevole interesse storico» per aver ricostruito, attraverso gli oltre novant’anni di storia dell’azienda, il lungo percorso «della farmaceutica italiana e milanese in particolare».