Sono gli inventori del cedolino, della busta paga, quindi un po’ c’era da aspettarselo. Alla Inaz, acronimo di «innovazione aziendale», software per la gestione delle risorse umane per 3 mila imprese in Italia. Sono convinti che l’intelligenza artificiale non farà male ai lavoratori, anzi. «Le piccole e medie imprese devono poter competere — dice Linda Gilli, madre di Ludovica, bocconiana, cavaliere del lavoro, presidente e amministratrice delegata —. Perciò ci chiedono gli strumenti per digitalizzare processi e servizi che facciano risparmiare tempo e denaro. Il mondo dell’amministrazione del personale è in continua evoluzione e la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. Per le aziende la digitalizzazione non più una scelta, ma una necessità»