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Ingegneria made in Italy

16.11.2023

“Abbiamo deciso di far evolvere l’identità di Maire e il nostro brand per avvicinarci a ciò che H nostro business esprimeva verso i clienti e il mercato”. Quarant’anni fa Fabrizio Di Amato ha fondato il nucleo di quello che sarebbe diventato uno dei gruppi principali dell’industria ingegneristica italiana. Partito con tre persone e l’entusiasmo dei 19 anni, oggi guida una realtà presente in 50 paesi che conta su circa settemila dipendenti diretti, supportati da oltre 20mila persone – tra partner e filiere – nell’esecuzione dei progetti. Maire ha una visione di grande crescita a lungo termine, raccontata nel piano strategico 2023-32 Unbox the future, presentato a Milano a marzo. Il rebranding non ha solo significato un cambio di logo, ma anche un diverso assetto organizzativo del gruppo e un forte orientamento alla crescita, in termini sia di tecnologia che di ricavi. “L’obiettivo è giocare un ruolo di global leader nella transizione energetica, puntando da una parte sulle soluzioni tecnologiche sostenibili e dall’altra sulla storica capacità ingegneristica e di esecuzione del gruppo”, spiega Di Amato.

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