di Domenico Favuzzi, Cavaliere del Lavoro, presidente e ad di Exprivia
L’Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta senza dubbio una delle tecnologie che più incideranno sull’evoluzione della società nei prossimi anni. L’innesto di IA in prodotti e servizi potenziale funzionalità degli stessi e l’utilizzo di IA nella Pubblica Amministrazione migliora il dialogo nelle relazioni con le imprese e i cittadini. L’evoluzione tecnologica sta consentendo l’applicazione dell’IA a un numero molto ampio di settori, grazie, da un lato, alla crescente capacità elaborativa e, dall’altro, alla possibilità di utilizzo di basi dati più ampie e più accessibili rispetto al passato. I benefici della IA sono innumerevoli e già sotto l’occhio di tutti, benché permanga nella opinione pubblica una sorta di inquietudine circa la sua capacità di porsi in affiancamento alle capacità umane e non in sostituzione di queste. Ma si tratta di timori normali, destinati, come spesso accade con le nuove tecnologie in ogni epoca, ad essere presto superati dalle innumerevoli applicazioni.
Nel corso del 2020-2021, abbiamo assistito ad una forte accelerazione nella adozione di soluzioni basate su IA, in risposta, anche, alle restrizioni dettate dalla pandemia e, sorprendentemente, proprio in ambito Pubblica Amministrazione (PA) che ha adottato soluzioni basate sulla IA consentendole di mantenere viva la «relazione» con il cittadino e rispondendo in modo resiliente alle limitazioni imposte, oppure di ottimizzare processi, come ad esempio la gestione logistica dei vaccini e dei tamponi. In questo scenario, Exprivia, assieme al suo ecosistema di partner, ha sviluppato una serie di soluzioni specifiche. Ad esempio, l’Artificial Human per la PA, l’assistente virtuale, a tutti gli effetti un «dipendente virtuale» del Comune, in grado di dialogare col cittadino fornendo informazioni, fissando appuntamenti, fornendo certificati e consentendo di evitare assembramenti allo sportello. L’Early Warning System per il pronto soccorso, il sistema in grado di prevedere gli arrivi in pronto soccorso su base settimanale al fine di «suggerire» la migliore soluzione organizzativa e integrare gli stock dei dispositivi di protezione individuale. L’E-Profiler per la medicina di precisione e predittiva, ovvero il sistema che analizza e correla i dati sulla storia clinica dei cittadini, sui loro comportamenti, raccolti ad esempio da sensori indossabili, e sulle loro abitudini – alimentari e non solo – per predire la propensione a sviluppare determinate patologie. Fino alla Robotica assistenziale, che supporta i soggetti fragili, attraverso piccoli robot umanoidi in grado di muoversi in sicurezza in ambienti chiusi come case ed Rsa, e capaci di gestire il dialogo col paziente. Diversi paesi stanno lavorando alla definizione di un piano organico per far crescere le competenze in IA e stimolarne l’utilizzo. Cresce nei governi di tutto il mondo la consapevolezza che l’IA aumenta l’efficienza dei processi in tutti i settori.