La casa del futuro sarà interattiva, connessa, inclusiva, secondo lo studio del team di E-Lab, incubatore di idee del gruppo Everel di Valeggio, dedicato all’innovazione tecnologica e alla messa a fuoco di soluzioni integrate nei settori della componentistica di elettrodomestici e automotive. La ricerca è stata realizzata in collaborazione con Strategy Innovation, spin off di Ca’ Foscari Venezia che si occupa di supportare le aziende in percorsi di innovazione e ricerche di mercato orientate al futuro. «Essere nelle case di tutti è la mission di Everel Group (leader nella produzione di componentistica che ha anticipato gli esiti del lavoro al Ces di Las Vegas, il più importante evento mondiale del tech, (svoltosi a gennaio, ndr) e studiare quale direzione stiano prendendo usi e abitudini di chi vive la casa tutti i giorni è fondamentale per comprendere su quali leve muovere i prossimi progetti», racconta il presidente, Enrico Zobele.
«Il team di innovatori di E-Lab è impegnato in programmi articolati che riguardano, tra l’altro, la ricerca di alternative alla plastica, lo studio di nuove funzionalità per migliorare l’interazione tra uomo e macchina e lo sviluppo della multi sensorialità». La ricerca ha consentito di suddividere le aree di analisi in sei temi che comprendono modalità di accesso alla casa, vita quotidiana, fruizione degli spazi. «La pandemia ha reso evidente il cambiamento sociale dell’abitare: la nuova casa ibrida ha accentrato un numero crescente di funzioni ed è diventata luogo di lavoro, centro ricreativo, palestra e altro ancora. Si aprono quindi nuovi scenari e concept che arricchiranno la proposta del Gruppo Everel», afferma Giovanni Carrer, project leader di Strategy Innovation.
Articolo pubblicato il 24 marzo da L’Arena