Il mondo economico e produttivo si è sviluppato per successive ondate di innovazione. Quello che stiamo vivendo è un periodo “magico” in cui si sta concretizzando, quasi contemporaneamente, un ventaglio articolato di ulteriori innovazioni fuori e dentro le aziende.
Un’accelerazione imposta dai continui traguardi tagliati dalla ricerca scientifica e tecnologica che sollecita un veloce cambiamento nel modo di fare impresa, nel modo di essere società, nel modo di amministrare e di fare politica.
Additive Manufacturing, Intelligenza Artificiale e Robotica collaborativa, Big Data/Cloud e Analytics, Veicoli Autonomi ed Elettrici, Internet of Things, Quantum Computing, Blockchain, Fintech e Cyber Security sono alcune delle parole chiave di una nuova era tecnologica.
La rivoluzione digitale, la quarta rivoluzione industriale, è innanzitutto una sfida per le imprese e la società nel suo complesso. A che punto è il sistema-Italia? Quali saranno le implicazioni pratiche? Quali le conseguenze sul mondo del lavoro, sulle attività economiche, nell’industria, nel commercio, nella finanza?
Si è aperta dunque una nuova fase in cui vincono le imprese più veloci e capaci di anticipare il futuro. Quelle che più di altre sono in grado di competere sul mercato globale. Rapidità decisionale, formazione, innovazione e digitalizzazione dei processi sono alla base dello sviluppo e del successo economico, e lo saranno ancor di più col passare degli anni.
La rivoluzione digitale richiederà forti cambiamenti non solo nella gestione delle imprese ma anche nelle policy, nei rapporti fra le componenti della società e con le istituzioni.
Se l’Italia sarà in grado di cogliere l’opportunità imperdibile rappresentata dalla rivoluzione digitale in atto, potrà allora rapidamente recuperare, grazie all’ingegno dei suoi cittadini coniugato alle nuove tecnologie, il gap competitivo accumulato negli ultimi decenni, generato da bassa crescita e mancate riforme, o riforme solamente impostate in un recente passato. E potrà così contribuire a pieno titolo, da Paese fondante e nuovamente competitivo, al ridisegno di un’Europa che continua ad essere alla ricerca di forza e coesione per centrare una reale integrazione politico-economica-istituzionale. Un’Europa che recuperi centralità, autorevolezza e competitività sullo scacchiere globale.
Il messaggio da Torino, dai Cavalieri del Lavoro, vuole essere di prospettiva e di stimolo verso gli imprenditori, la politica e l’intera classe dirigente del Paese affinché operino con determinazione e coesione per restituire all’Italia e all’Europa una posizione competitiva di primo piano nel mondo.
Ore 8.15 Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00 Saluti istituzionali
Sergio Chiamparino – Presidente Regione Piemonte
Chiara Appendino – Sindaca di Torino
Saluti di benvenuto
Gian Maria Gros-Pietro – Presidente Intesa Sanpaolo
Ore 9.15 Introduzione al tema del convegno
Maurizio Sella – Presidente Gruppo Piemontese dei Cavalieri del Lavoro
Ore 9.30 Scenario tecnologico: la vera intelligenza artificiale cambierà tutto
Jürgen Schmidhuber – Direttore Scientifico Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale IDSIA, docente di Intelligenza Artificiale, Università della Svizzera Italiana USI e Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana SUPSI, fondatore e scienziato capo NNAISENSE
Ore 9.50 Tavola rotonda
Gianfranco Carbonato – Presidente Prima Industrie
Luigi Nicolais – Professore Emerito, Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presidente e amministratore delegato Materias
David Orban – Docente e Advisor, Singularity University, California
Ore 10.50 Coffee break
Ore 11.10 Scenario di policy: una sfida per l’Italia
Jean-Paul Fitoussi – Professore Emerito di Economia, Istituto di Studi Politici di Parigi Sciences Po
Ore 11.30 Tavola rotonda
Patrizio Bianchi – Professore Ordinario di Economia applicata, Università degli Studi di Ferrara
Vittorio Colao – Amministratore Delegato Vodafone Group
Mario Deaglio – Professore Emerito di Economia Internazionale, Università degli Studi di Torino e editorialista de «La Stampa»
Ore 12.30 Conclusioni
Antonio D’Amato – Presidente Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro
Coordina i lavori
Luciano Fontana – Direttore «Corriere della Sera»