Sofia Mao, nel novembre scorso ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’onorificenza di Alfiere del Lavoro, premio istituito dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e destinato ai 25 migliori studenti delle scuole superiori d’Italia.
Diciannovenne, nata a Pontedera da genitori cinesi, Sofia è cresciuta in affido ad una famiglia italiana. Il Presidente stesso, durante la cerimonia, aveva portato proprio lei ad esempio di studentessa brillante e di perfetta integrazione. Una storia che Sofia ha raccontato a “Persone”, il settimanale del Tg3 dedicato alle vite speciali di persone “normali”, andato in onda domenica 29 gennaio.
“Conosco poco la Cina, sono e mi sento italiana – ha detto Sofia ai microfoni Rai – anche se, tutti i giorni, lo specchio mi ricorda le mie radici alle quali tengo”. Ma, per un cavillo burocratico Sofia non ha la cittadinanza italiana, al contrario delle sue sorelle: “Sono bastati pochi mesi in Cina, quando ero piccolissima – ha raccontato – per far scattare la discontinuità, e ho ottenuto la carta di soggiorno soltanto come parente di cittadino italiano”.
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