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L’Assemblea della Federazione dei Cavalieri del Lavoro – 25 ottobre 2021

25.10.2021

“Cari Amici e Colleghi, provo un sentimento di sincera emozione e di grande soddisfazione ad essere qui con tutti Voi. Oggi, grazie al successo e all’estensione della campagna vaccinale, condotta e organizzata in modo magistrale, siamo nuovamente qui in presenza, oltre che in via telematica. Per questo i lavori assembleari odierni e la solenne cerimonia che domani vedrà insigniti i Cavalieri del Lavoro nominati nel 2020 e nel 2021, sono due momenti che viviamo con gioia, emozione e sentimento. Sono segnali tangibili del ritorno alla normalità, ma ad una normalità migliorata dai tanti insegnamenti appresi in questo periodo storico”.

Con queste parole il presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella, ha aperto il 25 ottobre al Palazzo Colonna di Roma l’assemblea annuale della Federazione, alla vigilia della cerimonia al Quirinale per la consegna delle insegne ai neo Cavalieri del Lavoro del 2020 e 2021.

L’assemblea di quest’anno ha avuto un significato particolarmente solenne perché ha celebrato anche i 120 anni di vita della Federazione ed è stata, dunque, l’occasione per ricordare la storia e i valori dell’Ordine. “Abbiamo voluto celebrare il nostro anniversario – ha detto il Presidente Sella – attraverso due chiavi di lettura: la prima sul valore dell’onorificenza, con la presentazione del volume realizzato per i 120 anni dell’Ordine al Merito del Lavoro e la seconda sul peso delle aziende dei Cavalieri del Lavoro nell’economia del Paese, con l’illustrazione dei dati emersi dall’aggiornamento 2021 del rapporto realizzato nell’ambito del Progetto Base Dati.

Il nostro Ordine fu fondato su proposta di Giuseppe Zanardelli, allora presidente del Consiglio e ministro dell’Agricoltura, dell’Industria e del Commercio, per celebrare l’operosità e la creatività del ceto imprenditoriale italiano che agli inizi del secolo scorso sviluppò le attività nel settore industriale affiancandole alla crescita dell’agricoltura, fino ad allora ancora prevalente.

Oggi, a distanza di oltre un secolo, osserviamo una forte continuità di valori tra l’Ordine al Merito del Lavoro del 1901 e quello che conosciamo oggi. Al momento della sua costituzione, suggellava infatti il processo di allargamento della società italiana ai ceti della produzione e del lavoro, fino ad allora rimasti ai margini della storia nazionale. Oggi la nostra onorificenza rappresenta uno dei più alti riconoscimenti concessi dalla Repubblica ad un modello di Italia produttiva centrato sui valori della specchiata condotta morale e civile, del rispetto dei principi etici, di sostenibilità e di buona governance e del merito individuale, quali strumenti per la crescita del sistema produttivo, del benessere della società e per la costruzione di un futuro su basi sempre più inclusive e sostenibili”.

Il volume per i 120 anni

Il presidente Sella ha poi illustrato il volume realizzato per i 120 anni, che è stato consegnato ai neo Cavalieri del lavoro: “Non si tratta di un’opera autocelebrativa, bensì di un volume che intende narrare l’evoluzione del Cavalierato del Lavoro nell’ambito dell’intero sistema onorifico postunitario e nello scenario della storia sociale e politica del nostro Paese. Il volume prosegue il cammino editoriale intrapreso dalla nostra Federazione nel 2001 con la pubblicazione de I Cavalieri del Lavoro. Cent’anni di imprenditoria, celebrativa del primo secolo di vita dell’Ordine al Merito del Lavoro”.

È in corso di definizione la realizzazione di una collana editoriale centrata sull’illustrazione delle storie d’impresa dei Cavalieri del Lavoro. Il primo volume è dedicato alle famiglie imprenditoriali con più Cavalieri del Lavoro e sul contributo che queste famiglie hanno portato alla creazione di nuove imprese e allo sviluppo del nostro sistema imprenditoriale. Nei prossimi tre anni si prevede un volume sui Cavalieri del Lavoro “innovatori”; un terzo volume potrebbe essere dedicato a Cavalieri del Lavoro che, partendo da aziende di piccole dimensioni, hanno creato nuove imprese di grandi dimensioni che nel tempo si sono affermate con successo; un quarto sui Cavalieri del Lavoro che sono stati nominati in quanto manager che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell’impresa di appartenenza; un quinto sulle famiglie con più Cavalieri del Lavoro che, ancorché non più presenti, hanno segnato la storia del sistema produttivo italiano.

Videosintesi - L'Assemblea Ordinaria dei Cavalieri del Lavoro | 25 ottobre 2021

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