Nasce un nuovo polo, italiano ed europeo, per favorire la trasformazione digitale, e in chiave green, delle filiere di aerospazio e automotive su tutto il territorio nazionale. Si tratta di Damas, acronimo di Digital hub forautomotive and aerospace, una realtà che aggrega aziende di primo piano nel Paese ed è pensata per rivolgersi a Pmi ma anche pubbliche amministrazioni. Guidato da Leonardo nel ruolo di coordinatore unico, con il coinvolgimento di Ferrari e Intesa Sanpaolo, Damas farà parte degli Edih (European digital innovation hub) la rete promossa dalla Commissione europea per favorire l’innovazione digitale. Si tratta di progetti attuati con risorse comunitarie e il finanziamento stimato, per questo hub che fa capo a Leonardo, è di circa 6 milioni di euro. I segmenti di mercato aerospace e automotive, spiegano i tecnici del gruppo guidato da Alessandro Profumo, «sono legati da una crescente sinergia, come testimoniano, negli Stati Uniti, gii esempi di Tesla e SpaceX (l’azienda aerospaziale creata da Elon Musk, ndr), imprese dei due settori accomunate da significative economie di scala sulle tecnologie digitali».
La missione strategica di Damas, dunque, è proprio quella, proseguono i tecnici «di creare un polo aerospaziale e automobilistico unico nel suo genere, che risponda a esigenze comuni ai due settori, soprattutto quando si tratta di sfruttare il valore di tecnologie digitali innovative, quali il digital twin, cioè il gemello digitale di un prodotto, di un processo o di un sistema. Del resto, la capacità di virtualizzzare la gran parte del processo di progettazione ingegneristica, di profilare le operazioni di manutenzione e revisione per un singolo cliente e di interagire con le autorità di regolamentazione per una certificazione di progetto, è destinata a cambiare la struttura portante delle operazioni delle aziende del settori aerospaziale e automobilistico». Oltre a Leonardo, che assume il ruolo di key player per il settore aerospazio e difesa, coadiuvato dalle joint venture Thales Alenia Space Italia ed e-Geos, Damas può giovarsi, come si è accennato, del coinvolgimento di Ferrari, perla parte automobilistica, e, in ambito finanziario, di Intesa Sanpaolo, che completa il panorama delle aziende nazionali di alto profilo protagoniste del polo.
Ma Damas indude anche Pmi nazionali di rilievo, quali E4 Computer Engineering, Enginsoft e Do It Systems. In particolare, il progetto prevede la realizzazione di un polo per Pmi, società a media capitalizzazione e pubbliche amministrazioni che fanno uso dei prodotti afferenti ai due settori; e si avvarrà di una potente infrastruttura di supercalcolo, in termini di capacità computazionali e di storage, sfruttando alcuni dei prindpall supercomputer a livello nazionale, tra cul il Davinci-i di Leonardo e i supercalcolatori del consorzio interuniversitario Cineca, dell’Iit (Istituto italiano di tecnologia), del Crs4 (Centro di ricerca sviluppo e studi superiori in Sardegna) e di e-Geos. Il progetto è infatti focalizzato su high performance computing e intelligenza artificiale e altre tecnologie all’avanguardia, tra le quali il cloud computing, l’analisi di big data, la realtà virtuale e aumentata, la simulazione con gemelli digitali, le tecnologie spaziali e la sustainable computing, cioè la cosiddetta informatica verde, per creare sistemi a basso impatto ambientale. In linea con il mandato degli hub europei per l’innovazione digitale, Damas offrirà un’infrastruttura fisica, con quartier generale nelle sede di Genova di Leonardo e sportelli di accesso distribuiti su tutto il territorio nazionale, nonché un portafoglio di servizi, sviluppato a fronte di un’analisi dei bisogni delle imprese aerospaziali, di quelle automobilistiche e delle amministrazioni pubbliche, sulla base di specifici studi di mercato.
Il polo erogherà, tra l’altro, corsi e servizi di formazione sulle tecnologie digitali perla crescita sostenibile del business; servizi di supporto per l’ottenimento di finanziamenti; attività di scouting tecnologico; e attività di testing e sperimentazione, finalizzate a codesign e implementazione di progetti pilota per supportare il trasferimento tecnologico e favorire l’apprendimento sul campo. Per garantire capacità di ricerca e trasferimento di alta tecnologia, chiariscono ancora i tecnici di Leonardo, «un ruolo significativo è svolto da partner come Cineca, lit, Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini), Motorvehide university of Emilia-Romagna (Muner), Crs4, Cluster tecnologico nazionale per l’aerospazio (Cina)». Damas si avvale, inoltre, delle competenze dei Digital innovation hub regionali gestiti da Confindustria di Piemonte (che include Valle d’Aosta), Lombardia, Toscana, Lazio e Campania.
Articolo pubblicato il 23 febbraio da Il Sole 24 Ore