È fra la principale protagonista della trasformazione digitale che sta investendo l’Italia. Nata nel 2005 in Puglia, a Molfetta, da una felice intuizione di un giovane laureato barese, Domenico Favuzzi, e cresciuta attraverso la fusione di AlSoftw@re e Abaco Information Services, Exprivia oggi è a capo di un gruppo internazionale specializzato in Information and communication technology. Quotata ufficialmente presso la Borsa milanese, nei primi sei mesi del 2022 la società è cresciuta, registrando un più 4% nei ricavi, pari a 88,2 milioni di euro, rispetto agli 84,8 milioni dello stesso periodo del 2021, e registrando un Ebitda pari al 13,1% dei ricavi con 11,6 milioni di euro, un Ebit a 8,5 milioni di euro, pari al 9,6% dei ricavi, e un risultato ante imposte di 7,5 milioni, pari all’8,5% dei ricavi, con un incremento dell’11,2% rispetto ai 6,7 milioni realizzati nello stesso periodo dei 2021.
LO SVILUPPO
Forte di un know-how e un’esperienza maturata in molti anni di presenza costante sul mercato, Exprivia dispone di un team di esperti specializzati nei diversi ambiti tecnologici e di dominio, dal capital market, credit e risk management all’it governance, dal bpo alla cybersecurity, dai Big data al cloud e all’intelligenza artificiale, dall’IoT al Mobile, dal networking alla collaborazione aziendale sino al mondo Sap. Nel dicembre 2017, quella che era una piccola società nata in un ufficio al piano terra di pochi metri quadri, ha finalizzato l’acquisizione dell’81% del capitale ordinario di Italtel, storica società italiana leader nel mercato delle Telecomunicazioni. Quotata nel mercato Mta, Exprivia è l’unica società pugliese presente nel listino ufficiale e affianca i propri clienti nei settori banking, financee insurance, telcoemedia, energyeutilities, aerospaceedefence, manufacturinge distribution, healthcare e public sector.
L’offerta comprende soluzioni composte da prodotti propri e di terzi, servizi di ingegneria e consulenza. Il gruppo molfettese è oggi fra le prime aziende italiane nel settore dell’Ict e ha registrato nel 2021 un fatturato complessivo di circa 182 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto al 2020, con un utile di 10,1 milioni di euro. Conta circa 2.400 professionisti distribuiti in sette Paesi nel mondo, di cui mille ricercatori tra le sedi di Milano, Molfetta e Palermo, impegnati nello sviluppo di nuove soluzioni nell’ambito della trasformazione digitale e in particolare nei campi delle scienze della vita, delle città, dell’industria, dell’economia. Proprio l’intelligenza artificiale è al centro della nuova piattaforma lanciata, da qualche mese, da Exprivia per la cybersecurity dell’automotive. L’obiettivo dichiarato è scongiurare attacchi informatici su autovetture sempre più digitali e connesse.
Articolo pubblicato l’8 Settembre da “Molto Economia”