«Il governo ha letteralmente abbandonato il settore dei concessionari d’auto e dell’automotive nel complesso. In Francia il presidente Macron ha stanziato otto miliardi per il settore…». Non usa mezzi termini Francesco Maldarizzi, Cavaliere del Lavoro, presidente del Maldarizzi automotive spa, nonché membro esecutivo del direttivo FederAuto. L’associazione di categoria – che ha la rappresentanza di circa 1.400 imprese (oltre 1’80% della distribuzione automobilistica ufficiale) su tutto il territorio nazionale, con quasi 50 miliardi di fatturato e oltre 120mi1a addetti – ha avuto nelle scorse settimane più interlocuzioni con il governo per discutere provvedimenti a sostegno del settore. Ora l’intera categoria torna a chiedere a Palazzo Chigi un segnale concreto per favorire la ripresa economica. II mondo delle concessionarie d’auto ha tratto giovamento dagli ultimi decreti dell’esecutivo, il Dl liquidità e il Dl Rilancio? Assolutamente no: i prestiti a sei anni sono un palliativo, non utilizzabili per una crisi che durerà molto tempo. Per sostenere una reale ripresa le aziende avrebbero bisogno di finanziamenti – sia pure onerosi, ma a condizioni di mercato-almeno a 15 anni. Le devo però fare una premessa. Prego. Noi non chiediamo provvedimenti assistenziali, risorse a fondo perduto, auspichiamo provvedimenti che consentano di far ripartire il mercato, favorendo i consumi. Nel Decreto Rilancio, con il rifinanziamento del fondo per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, riscontriamo un intervento di portata inconsistente. Del resto nel bimestre gennaio-febbraio 2020, il mercato registrava già un -7% “.