É insieme laboratorio, scuola, museo e area congressuale la Dallara Academy, capolavoro architettonico di 5.500 mq inaugurato nel settembre 2018 a Varano de’ Melegari, li dove mezzo secolo fa l’ingegner Giampaolo Dallara fondò il marchio famoso in tutto il mondo per le auto da competizione e dove ha deciso di investire il patrimonio personale per restituire al territorio e alla comunità . Un’astronave incastonata nelle colline dell’Appennino parmense, dove brillano, in fila lungo la curva parabolica vetrata, le vetture che hanno segnato la storia del fondatore e lo sviluppo dell’azienda, dalla Lamborghini Miura alla Dallara Stradale.
La rampa-museo (parola, museo, che non piace in casa Dallara, perché tutto è sempre in continua evoluzione) non è solo un eccezionale colpo d’occhio, ma il raccordo tra l’anima dell’Academy, quella formativa, divisa tra le aree-laboratorio per i più piccoli al piano terra e le aule universitarie al primo piano. «I laboratori didattici sono tre stanze pensate e progettate per i ragazzi delle scuole medie e superiori, in logica “edutainment” per insegnare le leggi della fisica applicate all’aerodinamica e ai materiali compositi in modo divertente», spiega Gianmarco Beltrami, direttore Marketing della Dallara e responsabile dell’Academy.
Contento di avere di nuovo pullman scolastici dall’Emilia, dalla iguria e dalla Lombardia che ogni giorno scodellano studenti a Varano de’ Melegari. «Durante la pandemia e la didattica a distanza ci siamo attrezzati digitalizzando 5 esperimenti sui nove disponibili in Academy e collegandoci con scuole (anche una Città del Messico) e direttamente con i ragazzi a casa per permettere loro di fare in virtuale la stessa esperienza che avrebbero fatto qui, come schiantare una macchinina-giocattolo contro una parete per misurare su un diagramma cartesiano l’impatto del crash», racconta Beltrami. E mentre i ragazzini al piano terra giocano con i simulatori di guida di bolidi Dallara, al primo piano le aule sono piene di studenti universitari a lezione: l’Academy ospita infatti fin dal suo debutto, il secondo anno del corso di laurea magistrale in Racing Car Design di Muner, la Motorvehicle University of Emilia Romagna, un consorzio di tutti gli atenei e i brand della Motor valley per specializzare talenti internazionali. Le domande di iscrizione, raccolte nonostante il Covid, sono tre volte i posti disponibili: «Anche nell’ultima sessione di laurea Dallara ha poi assunto in azienda sei dei sette laureati».
Infine c’è la scenografica e tecnologica area congressi, 350 posti a sedere nell’auditorium, una sala polifunzionale e due sale riunioni aperte al pubblico, «siamo subissati di richieste – conclude il direttore – se potessimo soppalcare gli spazi dell’academy riempiremmo anche quelli. È un bellissimo effetto rivedere oggi l’auditorium pieno di gente, durante le serate che stiamo organizzando, assieme a Quattroruote, per festeggiare i 5o annidi Dallara, per parlare dell’ingegneria del futuro, guardando ai prossimi 5o anni, con esperti internazionali».
Articolo pubblicato il 7 Aprile 2022 da Il Sole 24 Ore