Musica e scienza: un binomio vincente che promette di caratterizzare Il Polo cremonese dell’Università di Pavia, nato ufficialmente ieri mattina in Fondazione Arvedi Buschini con la sottoscrizione di due atti determinanti per lo sviluppo della vocazione musicale, scientifica e di ricerca della città di Stradivari e Monteverdi. Cremona si candida con forza a diventare un luogo deputato all’incontro fra scienze umanistiche e scienza tout court, nel segno di un approccio interdisciplinareall’avanguardia che unisce conservazione e ricerca, analisi dei materiali e capacità di raccontare ciò che la materia e le prassi costruttive dicono delruomo e del suo genio, non solo nell’ambito liutario e musicale. L’accordo è frutto della collaborazione tra la Fondazione Arvedi Buschini, il Comune di Cremona, l’Università degli Studi di Pavia e la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari nell’ambito del nuovo progetto congiunto denominato Polo cremonese dell’Università di Pavia.
Tutto ciò si concreta, fra l’altro, nel finanziamento, quinquennale, rinnovabile per altri cinque, della Fondazione Arvedi Buschini a favore del Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva dell’Università di Pavia con sede presso il Museo del Violino. A firmare l’accordo sono stati il cavaliere Giovanni Arvedi, per Fondazione Antedi Buschini; per il Comune di Cremona, il sindaco Gianluca Galimberti; per l’Università di Pavia, Giampaolo Azzoni, prorettore vicario; per la Fondazione Stradivari, il vicepresidente, Roberto Zanchi. L’atto è stato firmato alla presenza di Mario Arvedi Caldonazzo e Gerardo Paloschi per Fondazione Arvedi Buschi ni, dell’assessore comunale alla Cultura, Luca Burgazzi e, per rUniversità di Pavia, del direttore del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali Claudio Vela e di Marco Malagodi responsabile del Laboratorio Arvedi.
L’impegno di Fondazione Arvedi nel sostegno del laboratorio di Diagnostica non invasiva dell’ateneo pavese si completa con la lettera di intenti tra Comune, Fondazione Arvedi Buschini e Università di Pavia, in cui, anche alla luce degli investimenti fatti dal Comune sulla sede dell’Università e dei percorsi progettuali come il piano di salvaguardia del patrimonio Unesco, che vedono l’Università di Pavia al centro, il Comune conferma il finanziamento quinquennale in atto per il funzionamento del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali e si impegna a rinnovarlo per altri cinque anni alla scadenza della attuale convenzione. In particolare, con l’avvio del Polo Cremonese dell’Università di Pavia e la conferma dei finanziamenti di tutti gli enti si dà vita ad un vero e proprio «centro culturale scientifico-diagnostico», indirizzato al rafforzamento del supporto scientifico e diagnostico del Museo del Violino, con una particolare convergenza tra il Laboratorio Arvedi di Cremona e il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali. Ma non solo.
Si potenzia anche il Corso di Laurea in Conserva zione e Restauro dei Beni Culturali, attraverso il supporto scientifico e il consolidamento delle competenze tecniche della figura del restauratore di strumenti musicali e scientifici e il Sistema Museale cremonese, che già lavora in sinergia con il Dipartimento di Musico logia e Beni Culturali e il Laboratorio Arvedi, con una più specifica convergenza verso lo studio e la conservazione dei Beni Culturali oltre che in un affiancamento scientifico e diagnostico funzionale alla loro valorizzazione. Cremona, dunque, conferma il suo investimento in ricerca, formazione e giovani. Sempre di più attenta a elevare la sua naturale predisposizione all’eccellenza in ambito liutario, ampliando le sue conoscenze tecnico-scientifiche per essere un riferimento anche in questo ambito a livello internazionale.