Una donazione di 500mila euro all’Azienda ospedaliero universitaria di Parma. Così il Gruppo Mutti ha supportato il proprio territorio nel pieno dell’emergenza Coronavirus, a marzo. «Chi può deve intervenire» le parole dell’ad Francesco Mutti. L’azienda lo ha fatto anche a tutela dei propri dipendenti, attivando una copertura assicurativa extra relativa al Covid-19 per i dipendenti a tempo indeterminato e determinato (che scadrà a fine 2021) e prevedendo — fino allo scorso aprile — una maggiorazione del 25% sulla retribuzione di coloro che, nella fase più dura, hanno garantito la continuità produttiva con il loro impegno. È abituata a mettere le persone al centro, l’azienda di Parma. Ne è testimonianza il campus lanciato nel 2017: un progetto di formazione aziendale che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali.
Il gruppo ha istituito nel 2000 il premio Pomodorino d’Oro Mutti con un duplice scopo: da un lato spingere gli agricoltori a un costante miglioramento della materia prima, dall’altro dare il giusto peso ai protagonisti della filiera, riconoscendo il valore di oltre 700 famiglie di agricoltori. Ogni anno, in novembre, i migliori 40 conferitori vengono premiati con un riconoscimento in denaro, al primo viene assegnato il Pomodorino d’Oro Mutti. «Per questo — precisa l’azienda — parliamo di filiera stretta: i rapporti con gli agricoltori conferenti, di lungo periodo, sono fatti di fiducia e rispetto reciproci. Si tratta di una catena di qualità che lega tutti i componenti della filiera stessa, fino ad arrivare al consumatore».