Il nostro Paese, con il suo nuovo Governo guidato dall’onorevole Enrico Letta, sta reagendo ad una crisi economico-sociale che non ha precedenti – afferma Benito Benedini, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro – La politica deve impegnarsi, con coesione e spirito di servizio, per portare a termine le riforme che faranno ripartire l’Italia: da quella elettorale a quella fiscale, dal sostegno alle famiglie alla semplificazione burocratica per chi vuole fare impresa. Noi imprenditori, dal canto nostro – continua Benedini – dobbiamo fare un atto di fiducia per il futuro, affinché il sistema economico e sociale italiano torni ad essere sano e credibile: dobbiamo essere tenaci continuando a credere nel nostro Paese, creando lavoro e crescita, investendo in ricerca e sviluppo. Nell’attuale contesto – conclude Benedini – le nomine dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, fatte dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in concomitanza con la Festa della Repubblica del 2 giugno, diventano ancora più emblematiche: con questa importante onorificenza viene premiata l’eccellenza dell’imprenditoria italiana, da Nord a Sud, uomini e donne che con il loro impegno fanno grande l’Italia nel mondo.
Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica ai cittadini italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante attraverso, l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione. Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 592: dal 1901 ad oggi gli insigniti dell’onorificenza “Al Merito del Lavoro” sono 2.747.