Articolo pubblicato nella rivista n.6/2023 di Civiltà del Lavoro
La Danieli è nata in un’area agricola, utilizzando la sana cultura del fare che caratterizza questa attività. Nel tempo, però, per crescere e competere, l’azienda si è internazionalizzata e oggi ha più del 60% del personale fuori Europa.
Crescere rapidamente e internazionalmente richiede un addestramento veloce dei neoassunti, sia tecnico che culturale, ovvero il learning by doing. Nacque così nel 1995 la IN.DE. (Industrial Design), una scuola di formazione per progettisti meccanici. Il metodo formativo IN.DE. dal 2006 fu utilizzato dalle nostre consociate in Asia – Thailandia, Cina, Vietnam e India – per formare circa 600 progettisti.
Nel 2014, con l’esperienza IN.DE., venne fondata la Danieli Academy sia per formare i neoassunti che per aggiornare il personale operativo in azienda. Inoltre l’Academy ha progressivamente ampliato la sua attività, organizzando corsi, oltre che per progettisti, anche per project manager, team-work leader, e aggiornamento del management per la gestione del personale, metodi organizzativi, concentrandosi oggi sul fast and lean.
I docenti dell’Academy sono circa 500, tra interni ed esterni, per un totale di 60mila ore di formazione annuali. La formazione che l’Academy offre è tailor made e per chi già opera in azienda si tiene conto dell’anzianità lavorativa e dunque della competenza, possibilità di crescita, eventuali capacità di leadership e management. Quindi le soft skill, che trattano anche le competenze trasversali di tipo relazionale e comportamentale, che, con la professionalità, definiscono le potenzialità individuali. Tutto questo supporta la motivazione a crescere e l’aumento dell’efficienza aziendale, del teamwork ed orgoglio di appartenenza.
In sintesi, le soft skill e le competenze tecniche sono arricchite con percorsi formativi trasversali che tengono conto del livello organizzativo e/o ruoli ricoperti da ciascun allievo.
È constatabile da tutti il cambiamento che la società, in generale, sta attraversando, e con esso il tema del reperimento e gestione delle risorse umane che è più complesso e, se non gestito adeguatamente, rischia di compromettere la competitività dell’azienda ed in generale del Paese. È anche per questo motivo che abbiamo rinforzato e maggiormente sviluppato la collaborazione con la MITS Academy di Udine (Istituto Tecnico Superiore) per formare tecnici meccatronici, anche con programmi di studio sull’IA, la robotica dell’industria e nel prossimo futuro il machine learning.
Tant’è che abbiamo l’obiettivo di potenziare il MITS per arrivare a 600 studenti. In previsione di ciò, è stato avviato il recupero di un’area abbandonata nel centro di Udine per la realizzazione della nuova sede per il MITS con laboratori high tech che includono, tra l’altro, le startup digitali. La sede sarà operativa a fine 2024.