Hanno aspettato 45 giorni prima di dare la notizia su Linkedin, una parentesi tecnica prevista dagli accordi tra fornitore e cliente per assicurarsi che tutto fosse andato a regola d’arte, e così è stato. Alla fine di febbraio, nel porto di Genova, c’è stato il primo rifornimento di biocarburante in Italia per una nave. Il prodotto è del gruppo genovese Fratelli Cosulich in collaborazione con la raffineria Iplom di Busalla, il cliente la compagnia tedesca Hapag Lloyd, la consegna del prodotto alla portacontainer è avvenuta in accordo con la compagnia Ottavio Novella, cioè la società che gestisce i rifornimenti di carburante delle navi nel massimo scalo italiano.
«L’obiettivo – spiegano dalla Cosulich – è sempre la riduzione dell’intensità dei gas serra dei carburanti destinati ad uso marittimo e il soddisfacimento dei requisiti dell’Unione europea». Tra Hapag Lloyd e Cosulich c’è una consuetudine di anni, ma questo progetto interessa particolarmente il big tedesco, che ha come obiettivo quello di raggiungere la neutralità ambientale entro il 2045, quindi cinque anni prima rispetto agli obiettivi Ue.
Patto Cosulich-Iplom A Genova il primo carico di carburante bio «La nave – dicono adesso dalla Cosulich – ha bruciato perfettamente il carburante, composto per il 10% da componenti bio provenienti da una bioraffineria italiana certificata Iscc». Il biocarburante permetterà agli armatori e ai noleggiatori di ridurre le emissioni di gas serra del 10% e abbassare il costo della copertura Ets, cioè il sistema di pagamento sui costi di emissione introdotto anche per l’armamento a partire progressivamente dal prossimo anno. Oltre alle nuove opzioni di biocarburante, la Cosulich ha investito anche in nuove bettoline a gas naturale liquefatto e sta compiendo studi sull’utilizzo del metanolo come carburante marino.
L’attività della Cosulich (che opera tra gli altri settori in quello armatoriale, delle agenzie marittime, nella logistica e nel rifornimento dei carburanti) in questo campo si è intensificata parecchio negli ultimi anni: in seguito all’introduzione del tetto massimo di zolfo previsto dall’Organizzazione marittima internazionale nel 2020, la società ha infatti avviato la propria attività come fornitore fisico a Genova, fornendo Vlsfo (carburante marino a bassissimo contenuto di zolfo) e Lsmgo (gasolio con lo stesso tipo di caratteristiche).—
A. QUA.
Articolo pubblicato il 04 maggio 2023 da Il Secolo XIX