L’Unione Europea, prima della pandemia, ha evidenziato i suoi limiti, ma aveva ragione Jean Monnet quando affermava che l’Europa cresce soprattutto nei momenti di difficoltà.
Nella UE è ora in atto un veloce ripensamento, una vera svolta in tante materie, compresa quella della concorrenza e degli “aiuti di Stato”. La UE è un mercato unico e regolato, con un ruolo assai rilevante dei singoli Stati nazionali come nelle materie fiscali, il che determina una eterogeneità delle normative e concorrenza fra gli Stati. capitali attratti significano imposte incassate, sviluppo e occupazione. Sarà molto difficile che gli Stati nazionali della UE, prossimamente, riescano a raggiungere anche una completa “pace fiscale”, con una omogeneizzazione delle regole e delle aliquote. Più probabilmente continuerà la forte concorrenza in atto fra gli Stati e le loro economie.