Articolo pubblicato nella rivista n.2/2024 di Civiltà del Lavoro
Affiancare al Green Deal un Industrial Deal
Affiancare al Green Deal un Industrial Deal è essenziale per garantire una transizione ecologica che possa essere realizzata grazie a imprese più competitive. Questo è il filo conduttore che emerge dal confronto con Fredrik Persson, presidente di BusinessEurope. Abbiamo discusso con lui le principali questioni economiche e industriali che il prossimo Parlamento e la futura Commissione europea dovranno affrontare, come ad esempio il problema dell’approvvigionamento energetico, con l’obiettivo di ridurre il divario di costi che il continente paga rispetto agli Stati Uniti, specialmente dopo il periodo pre-Covid-19.
Competitività come priorità
Di fronte ai rischi geopolitici e alle incertezze economiche, la competitività deve diventare una priorità della politica europea. Persson sottolinea che per raggiungere questo obiettivo è necessario ridurre il peso della regolamentazione sulle imprese, incentivare l’innovazione e garantire energia a prezzi competitivi. La UE deve inoltre completare la strategia del Mercato Unico, eliminando gli ostacoli che frenano le attività imprenditoriali e favorendo la crescita delle startup europee.
Ridurre la burocrazia per le imprese
Nella prossima legislatura, l’UE dovrà porsi l’obiettivo di ridurre del 25% gli obblighi amministrativi per le imprese, che nel 2022 hanno dovuto affrontare costi aggiuntivi di circa 2 miliardi di euro solo a causa delle regole del Green Deal. La semplificazione della regolamentazione sarà cruciale per facilitare l’attività imprenditoriale, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI), che sono particolarmente colpite dalla burocrazia eccessiva.
Sfida del costo dell’energia
Un’altra sfida importante riguarda il costo dell’energia, che in Europa è molto più alto rispetto agli Stati Uniti. I dati ufficiali mostrano che i prezzi dell’elettricità e del gas sono tuttora il doppio in Europa rispetto al periodo pre-Covid, mentre negli Stati Uniti sono aumentati solo del 30%. Per affrontare questa problematica, la UE deve rivedere il proprio approccio al mercato elettrico europeo e trovare soluzioni per ridurre il differenziale energetico con i principali concorrenti.
Affiancare il Green Deal con un Industrial Deal
Le imprese europee sostengono gli obiettivi del Green Deal, ma Persson sottolinea che tali obiettivi saranno raggiungibili solo se l’Europa migliorerà la propria competitività. Per questo motivo, il Green Deal deve essere affiancato da un Industrial Deal che consenta di decarbonizzare senza deindustrializzare il continente. Dopo aver approvato diverse regolamentazioni, è ora fondamentale concentrarsi sull’implementazione e la semplificazione, incrementando le fonti energetiche a basso impatto di carbonio e adeguando le misure di protezione contro la “concorrenza carbonica” proveniente dai Paesi con meno regolamentazioni.
Debito comune europeo
Infine, Persson afferma che sarà necessario aumentare il debito comune europeo per finanziare investimenti strategici in difesa, digitale, infrastrutture e welfare. Tuttavia, è fondamentale che il bilancio europeo raggiunga una dimensione adeguata senza gravare eccessivamente su imprese e famiglie, favorendo investimenti in competitività per incrementare il tasso di crescita potenziale dell’Europa nel lungo termine.
Il ruolo dell’Italia in Europa
In conclusione, Persson suggerisce che l’Italia, in quanto Stato fondatore e uno dei maggiori Paesi dell’Unione, dovrebbe mantenere stretti contatti con i parlamentari europei per garantire che le proprie imprese abbiano un’influenza significativa sulle decisioni che riguardano il futuro dell’Europa. Inoltre, sottolinea l’importanza del ruolo delle imprese italiane nell’attività politica e nelle elezioni europee imminenti.
Civiltà del Lavoro | marzo-aprile 2024