Il Collegio “Lamaro Pozzani” apre le porte agli studenti d’Oltreoceano. Da fine giugno, e fino al 22 luglio, nove universitari, provenienti da Stati Uniti, Argentina e Brasile, sono ospiti della struttura universitaria dei Cavalieri del Lavoro nell’ambito del Progetto Ponte. L’iniziativa interculturale, giunta alla sua ventesima edizione, è nata dalla collaborazione del Collegio con l’Istituto Superiore per la Comunicazione e l’Opinione Pubblica – associato alla Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino “Angelicum” – e con la Association of Italian American Educators dello Stato di New York. Obiettivo, contribuire alla diffusione e alla valorizzazione della cultura italiana nel mondo, creando un collegamento diretto tra le due sponde dell’Atlantico.
Gli universitari selezionati (quasi tutti di origini italiane) sono Maria Antonietta Bevilacqua, Alessia Di Paolo e Alexander Hoelzli dal Nord-America; Guadalupe Larrere e Agustina Brizuela dall’Argentina; Bharbara Pretti Dalla Bernardina, Daniel Cardoso Pereira Cornelli, Felipe Chieppe De Saldanha e Paulo Uliana dal Brasile.
In programma per loro, il fitto calendario del corso “Italia contemporanea: istituzioni, economia, politica”, diretto da Luigi Troiani, professore incaricato di Relazioni internazionali e di Storia e Politiche delle Istituzioni Europee presso la Pontificia Università San Tommaso D’Aquino. Un ciclo di lezioni, tenuto da accademici, esperti d’arte, giornalisti e responsabili di Fondazioni e Ong, che spazia dalla Roma antica alla Breccia di Porta Pia, dalla riforma della Carta costituzionale al sistema delle autonomie locali, dalla tradizione dei gradi partiti della Prima Repubblica all’emergenza migranti.
“Agevolare l’incontro e il confronto fra culture diverse è da sempre alla base delle nostre attività formative – spiega Stefano Semplici, direttore scientifico del Collegio – e il Programma Ponte, in particolare dopo l’ampliamento ai paesi dell’America del Sud, ha in questa prospettiva un ruolo fondamentale. Si tratta di un’opportunità importante per i partecipanti e per i nostri allievi, che pone le premesse per una ‘rete’ di amicizia e collaborazione che speriamo possa dare i suoi frutti nel tempo”.