Con il via libera all’autonomia differenziata da parte del Consiglio dei ministri, la riforma dello Stato va in Parlamento. Si tratta di un progetto di trasformazione radicale dell’attuale assetto istituzionale del Paese che ha conseguenze importantissime soprattutto per le regioni del Sud e merita una riflessione attenta e qualificata».
Fatto sta, spiega una nota, che «le regole che vanno all’esame delle Camere rischiano di compromettere la visione unitaria del Paese e la crescita del Sud, condizione essenziale per la tenuta complessiva dell’ltalia in Europa in una fase delicata della geopolitica internazionale». Ed è proprio per approfondire «un tema così strategico e decisivo per il futuro del Paese» che Fondazione Mezzogiorno e Unione Industriali Napoli hanno organizzato per oggi (ore Ri.00 a Palazzo Partanna) un confronto tra imprenditori, politici e costituzionalisti.
Tesi e programma
II dibattito Oggi confronto pubblico su un tema strategico e decisivo per il futuro dell’Italia tutta
razione dei cavalieri del lavoro. A seguire, il senatore Marcello Pera — già presidente dell’assemblea di Palazzo Madama — sarà intervistato dal direttore de II Mattino, Francesco De Core, dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errlco e dal direttore di Repubblica Napoli, Ottavio Ragone, sul tema Quale Stato e quale Riforma».
I prof
«Subito dopo, ad approfondire l’argomento Autonomia differenziata e regionalismo imperfetto, interverranno: Giuseppe Pisauro, ordinario di Scienìa delle Finanze alla Sapienza di Roma, già Presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio; Massimo Bordignon, direttore Dipartimento Economia e Finanza dell’Università Cattolica di Milano, componente European Fiscal Board; Sandro Staiano, direttore Dipartimento Giurisprudenza dell’Università Federico 11 di Napoli, presidente dell’Associazione italiana dei Costituzionalisti; Costanzo Jannotti Pecci». Modererà Marco Esposito (giornalista de II Mattino). Concluderà i lavori, Antonio D’Amato.
La linea Staiano
Il 27 febbraio scorso, all’Unione industriali, autonomia differenziata durante un Consiglio generale dell’Unione Industriali Napoli svoltosi. Nel corso del suo intervento Staiano il professore aveva sottolineato « l’inadeguatezza del ddl di attuazione approvato dal Consiglio dei ministri. Tra le lacune evidenziate, la mancanza di criteri oggettivi che dimostrino la convenienza economica e politica del trasferimento di funzioni (e materie) dallo Stato alle Regioni, l’inesistente individuazione di risorse finalizzate a soddisfare i fabbisogni finanziari emersi dall’indicazione dei Lep». Jannotti Pecci, dal canto suo, aveva annunciato annunciato l’inziativa di oggi «a sostegno delle ragioni del Meridione e delle sue imprese, nonché dell’intero Paese».
Zaina e Pnn
Il governatore del Veneto, Luca Zaffa, in un’intervista a Libero, ha parlato del Pnrr è dei fondi legati al Piano stesso. «Non ne faccio una questione geografica. Direi la stessa cosa se non riuscisse a spenderli il Veneto. C’è questa nenia che l’Italia non usa fondi comunitari: bene, è ora di cominciare a dire chi non li usa. Se a noi ne dessero il doppio non avremmo problemi a spenderli». Poi, sull’autonomia «Non è colpa di chi governa il Sud da pochi anni se in alcuni aspetti è rimasto indietro. Ma è innegabile che se hai migliaia di cittadini che vanno a farsi curare fuori regione, il problema dei rifiuti in strada, se non ce la fai a erogare certi servizi».
Articolo pubblicato il 4 aprila da Il Corriere del Mezzogiorno