In evidenza sui principali quotidiani:
– Ripresa: le conferme dell’Istat
– In arrivo l’assegno unico per le famiglie
– Unione con la Lega: in Forza Italia scoppia la rivolta
– Anniversario di Tienanmen: repressione a Hong Kong
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Cremonesi Marco
Titolo: Berlusconi a Salvini: bene la federazione È rivolta tra i ministri e i parlamentari
Tema: Centrodestra
Silvio Berlusconi dice sì a Matteo Salvini: la federazione del «centrodestra di governo» sta per trasformarsi in realtà. La notizia non era inattesa ma anzi accuratamente preparata con uscite sul Giornale del fondatore azzurro e del segretario leghista. Ma quando ieri Silvio Berlusconi ne ha parlato, anche in modo argomentato, a una riunione via Zoom con i dirigenti del partito, lo sconquasso è stato tangibile. Con Mariastella Gelmini e Mara Carfagna che hanno criticato apertamente l’ipotesi. II senso dei loro interventi è stato: «Ci svendiamo alla Lega». Il che ha portato anche a uno scontro tra Carfagna e la capogruppo al Senato Maria Grazia Bernini. Carfagna ha poi osservato: «Oltre alle opzioni messe in agenda da Salvini — federazione o fusione — esiste una terza via: lavorare per riaffermare la centralità dei liberali nella coalizione e nel Paese».
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Testata: Repubblica
Autore: e.la.
Titolo: Federazione con la Lega Sì di Berlusconi Le ministre si ribellano – Fusione con la Lega Berlusconi dice sì Ministre contrarie “Altri 50 via da Fi”
Tema: Centrodestra
Silvio Berlusconi torna a farsi vedere con il gusto dei vecchi slogan («scendo di nuovo in campo») e con la suggestione del predellino che stavolta potrebbe portarlo pero in braccio a Matteo Salvini. È il giorno dell’ennesima riapparizione del Cavaliere, su Zoom come si conviene ai tempi e alle sue condizioni di salute che lo tengono ancora bloccato ad Arcore, ma è anche il giorno in cui le contraddizioni in casa azzurra deflagrano in modo evidente. L’asse delle ministre, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, si esprime formalmente contro l’ipotesi, che è ormai più di un’ipotesi, della federazione con la Lega.
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Testata: Stampa
Autore: Magri Ugo
Titolo: Salvini-Berlusconi il nuovo “predellino” terremota la destra – Dietro la mossa del Capitano il sogno di Silvio al Quirinale
Tema: Centrodestra
«Mai trovato Silvio così bene», racconta chi l’ha visto in azione nel Gran Consiglio azzurro di ieri. Segno, per chi lo conosce, che gli è venuta l’illuminazione giusta, l’idea capace di restituirgli il gusto perduto della politica. Già, perché c’è tanto Berlusconi in questa suggestione del patto federativo con la Lega. È sulle sue umane debolezze che fa leva Salvini; cioè sulla voglia del Cav di sentirsi nuovamente i riflettori addosso e magari di togliersi ancora qualche sfizio, magari addirittura il Quirinale.
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Testata: Messaggero
Autore: E.P.
Titolo: Roma, pressing di Meloni e FI si avvicina a Michetti Salvini: io aspetto martedì
Tema: Amministrative
Martedì si chiude per Roma. È quanto hanno promesso tutti i leader del centrodestra che continuano nel lavoro di ‘casting’ per trovare chi sfiderà nella Capitale Raggi, Gualtieri e Calenda. E la pista più battuta al momento sembra essere quella che porta alla candidatura dell’avvocato Michetti che ieri ha incontrato sia Salvini che Tajani, come già fatto peraltro anche con il giudice Matone. «Di entrambi ho un’ottima opinione. Amano Roma, conoscono Roma e hanno le idee chiare. Garantiscono ai romani vero cambiamento, orgoglio ed efficienza dopo i disastri degli ultimi anni. Non tifo né per l’uno né per l’altro, ma per il centrodestra e la vittoria», ha spiegato il leader della Lega.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Fubini Federico
Titolo: Intervista a Roberto Gualtieri – «Roma è ferita, ha le casse piene e non si spende» – «Roma città ferita Le casse sono piene e non si spende»
Tema: Amministrative
A Roma le perdite di occupazione durante questa crisi sono quasi doppie rispetto alle medie nazionali. Come lo spiega? «Roma paga l’inadeguatezza delle amministrazioni Raggi e Alemanno. Da anni non si programma e non si investe. Abbiamo studiato i bilanci e il dato impressionante è la quantità di risorse che Roma aveva e ha, ma rimangono non spese». Puo essere Iiù preciso? «II 2019 si e concluso con un avanzo corrente di 260 milioni, un miliardo di liquidità in cassa e appena 184 milioni impegnati per gli investimenti: per abitante, è meno di un terzo rispetto a Milano o Napoli. E c’e una quota bassissima di finanziamenti straordinari nazionali intercettati, per pura incapacità di progettazione».
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Caccia Fabrizio
Titolo: Da lunedì altre 4 regioni «bianche» La Germania: Italia non più a rischio
Tema: Contagio
II presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ieri ha annunciato che «entro metà giugno quasi tutta l’Italia sarà in zona bianca se verrà mantenuto questo trend di decrescita della curva dei contagi». Il professore aveva davanti agli occhi i dati dell’ultimo monitoraggio sulla pandemia. La zona bianca, infatti, si calcola in base all’incidenza: i casi di positività, cioè, devono essere meno di 50 ogni 100mila abitanti. Ebbene, la media nazionale ora è di 32 nuovi contagi su ioo mila persone e tutte le regioni si trovano già adesso sotto la soglia dei 50 casi. II Molise addirittura vanta 9 casi su 100 mila abitanti, un record da «zona verde»: Molise Covid free. Ma per diventare «bianche», le Regioni devono confermare i dati per 3 settimane consecutive.
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Testata: Repubblica
Autore: Giannoli Viola
Titolo: Fuori dal virus, l’Italia ci crede – Contagi bassi come a ottobre Italia verso la libertà dal virus
Tema: Contagio
Da lunedì altre quattro regioni Abruzzo, Umbria, Liguria e Veneto – passeranno in bianco, «e tutto il Paese sarà così entro metà giugno» dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità. A grandi falcate verso la zona bianca, verso la libertà. La data la indica stavolta il presidente dell’Istituto superiore di Sanità: «Continuando così — dice Silvio Brusaferro — tutta Italia sarà bianca nella seconda metà di giugno».
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Testata: Repubblica
Autore: Bocci Michele
Titolo: Intervista a Franco Locatelli – Locatelli “La svolta c’è e se saremo prudenti il Covid non tornerà”
Tema: Contagio
Franco Locatelli è presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts. I casi calano, siamo arrivati alla svolta? «Direi di sì. Io sono sempre stato prudente, però ormai i dati sono consolidati nella direzione di una marcatissima riduzione di nuovi casi ed è quel che più conta, di forme gravi o fatali di Covid». Le riaperture quindi non hanno inciso? «No, possiamo rivendicare, come sistema, che evidentemente il “rischio ragionato” con il quale sono state progettate le riaperture non era così poco solido come qualcuno aveva ipotizzato». Quali sono i dati che la rendono ottimista? «Di certo l’incidenza cumulativa ridottasi a 32 casi ogni 100 mila abitanti per settimana, ma ce ne sono altri due meno evidenti ma importanti. Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto in tutto 22 nuovi ingressi in terapia intensiva, giovedì 24. Nelle rianimazioni sono occupati dai malati di Covid 836 posti letto, ai primi di aprile eravamo a 3.700».
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Testata: Repubblica
Autore: Bocci Michele
Titolo: Obbligo, la legge beffata Le Regioni non puniscono medici e infermieri no-vax
Tema: Vaccinazioni
Qualche caso c’è stato, sporadico. A Ragusa pochi giorni fa la Asl ha sospeso 30 suoi dipendenti, tra medici e infermieri. Il 20 maggio 18 addetti di una Rsa della provincia di Verona sono stati allontanati dalla direzione e più o meno negli stessi giorni a Brindisi l’azienda sanitaria ha fermato 5 operatori fino al 31 dicembre. Stessa cosa era successa precedentemente in altre Asl pugliesi. Pochi, pochissimi episodi a fronte a migliaia di lavoratori della sanità che secondo le stime non avrebbero copertura vaccinale anti Covid, quindi non starebbero rispettando l’obbligo introdotto dall’articolo 4 dal decreto legge 44 del primo aprile.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Bianconi Giovanni
Titolo: Cartabia spinge la riforma: tra popolo e magistratura fiducia da ricostruire
Tema: Giustizia
L’avvertimento di Marta Cartabia suona come un allarme: «Qualcosa si è guastato nel rapporto tra magistratura e popolo, nel cui home la magistratura esercita la sua attività; occorre urgentemente ricostruirlo». La ministra della Giustizia ricorda il richiamo del capo dello Stato pronunciato a Palermo nell’anniversario della strage di Capaci («Le contese, divisioni e polemiche all’interno della magistratura ne minano il prestigio e l’autorevolezza») e illustra la propria missione: «Le riforme chieste dal ministero sono finalizzate a questo scopo, fiducia e credibilità nei magistrati sono obiettivi che non possiamo mancare».
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Testata: Stampa
Autore: Grignetti Francesco
Titolo: Un nuovo Csm firmato Cartabia – La giustizia
Tema: Giustizia
Riforma della giustizia, terzo atto. Dopo i codici civili e penali, stavolta la ministra Marta Cartabia illustra alla maggioranza le idee su come cambiare le carriere dei giudici, a cominciare dal Consiglio superiore della magistratura. È perfino ovvio che qui si parla dello scandalo Palamara. La ministra stessa non nasconde il problema. «Qualcosa si è guastato nel rapporto tra magistratura e popolo, nel cui nome la magistratura esercita. Occorre urgentemente ricostruirlo».
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Economia e finanza
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Marroni Carlo
Titolo: L’Istat conferma la ripresa: Pil 2021 in crescita del 4,7% – L’Istat conferma la ripresa e rivede al rialzo le stime per il 2021: Pil in crescita del 4,7%
Tema: Stime sull’economia
Migliorano le prospettive per l’economia nazionale, ormai in piena ripresa dopo il crollo dei 2020. Per il 2021 l’lstat stima una «crescita sostenuta» del 4,7% (4,4% nel 2022), in miglioramento rispetto sia alle previsioni Ocse e Mef (4,5%). La stima ingloba la revisione del primo trimestre, passato da 0,4% di fine aprile a +0,1% comunicato nei giorni scorsi. «Nei primi mesi dell’anno lo scenario internazionale è stato caratterizzato da una decisa ripresa del commercio mondiale e da un progressivo miglioramento della produzione, seppure con tempistica e ritmi eterogenei tra i paesi» scrive l’Istat, che precisa come nel biennio di previsione l’aumento del Pil sarà determinato dalla domanda interna al netto delle scorte trainata dagli investimenti e, con un’intensità minore ma significativa, dalla spesa delle famiglie.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Stringa Giovanni
Titolo: L’Istat: l’Italia crescerà di più Quest’anno Pil in rialzo al 4,7%
Tema: Stime sull’economia
Dopo le previsioni incoraggianti di Banca d’Italia, Commissione Ue, Ocse e Fmi, l’Istat rivede decisamente al rialzo le stime di crescita dell’economia tricolore, nell’anno che cerca di mettersi alle spalle il crollo 2020 della crisi sanitaria. E Piazza Affari festeggia, tornando su livelli mai più toccati — in chiusura — dal lontano ottobre 2008, un mese dopo il fallimento di Lehman Brothers. L’Istituto di statistica ha rialzato le previsioni sulla crescita del Pil 2021, dal 4% stimato a dicembre al 4,7% (+4,4% nel 2022), perché nel primo trimestre l’economia è andata più forte di quanto atteso. «II miglioramento del contesto internazionale — spiega un rapporto dell’Istat — ha portato a una revisione al rialzo per il commercio mondiale, con un effetto positivo sull’andamento di importazioni ed esportazioni»; inoltre «il deciso miglioramento delle aspettative delle imprese sull’evoluzione del ciclo economico ha avuto effetti sui consumi delle famiglie e sugli investimenti».
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Testata: Repubblica
Autore: Petrini Roberto
Titolo: Industria e consumi l’Italia ritrova fiducia e la ripresa accelera
Tema: Stime sull’economia
L’Istat ieri ha diffuso una dettagliata nota, dove parla di “sostenuta crescita” del Pil e prevede per quest’anno una crescita del 4,7 per cento, una revisione al rialzo dello 0,7 rispetto a quanto si stimava nel dicembre scorso e che si accompagna a quelle degli ultimi giorni dell’Fmi, dell’Ocse e della Banca d’Italia. I dati dei primi tre mesi del 2021 sottolineano con forza il rimbalzo: le autoriparazioni salgono del 22 per cento, i servizi di delivery scattano del 21,8, le attività legali e di consulenza alle imprese vanno a +10,2 per cento, seguono i servizi degli studi di architettura e ingegneria (tirati dall’ecobonus), l’informatica, il commercio all’ingrosso. L’Istat descrive così la situazione: «risalita» dell’industria e recupero ancora differenziato delle attività del terziario: in poche parole i servizi alle imprese già sono tornati alla normalità ma sono rimasti ancora al palo i servizi legati ai consumi.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Mobili Marco
Titolo: Parte l’assegno unico per le famiglie – Assegno unico fino a 653 euro per le famiglie con tre figli
Tema: Welfare
Un aiuto fino a 653 euro mensili per le famiglie con tre figli. Che diventa di 335 euro se i minori nel nucleo familiare sono due. Sono gli importi massimi del nuovo «assegno ponte» da 167,5 euro al mese che dal 1° luglio 2021 garantirà un sostegno alle famiglie di autonomi, disoccupati o percettori di reddito di cittadinanza, ora esclusi dagli assegni al nucleo familiare. In sostanza chi oggi incassa l’assegno al nucleo continuerà a percepire lo stesso aiuto, al massimo maggiorato di 37,5 euro mensili per chi ha uno o due figlie di 55 euro a figlio per i nuclei più numerosi. L’aiuto statale riguarderà 1,8 milioni di famiglie e arriverà a 2,7 milioni di minori, almeno secondo le prime indicazioni contenute nella relazione al decreto legge approvato ieri dal Cdm.
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Testata: Repubblica
Autore: v.co.
Titolo: Via libera all’assegno unico per i figli, da 30 a 217 euro al mese – L’assegno per i figli a famiglie con Isee fino a 50 mila euro Sì anche agli stranieri
Tema: Welfare
Un assegno per ogni figlio minore, a prescindere se lavori o no. Se sei sposato o no. Se italiano o straniero (purché residente da almeno due anni in Italia). Da luglio si parte, dopo che il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato il decreto legge. Ma sarà un “assegno ponte” fino a dicembre, in attesa della riforma fiscale che metta ordine tra i bonus per la famiglia e battezzi dal 2022 l’assegno universale. Unico vincolo: avere un Isee entro i 50 mila euro. L’assegno cala al crescere dell’Isee, per azzerarsi sopra quella soglia. Si va da un minimo di 30 euro a un massimo di 167,5 euro al mese per ogni figlio fino a due. E da un minimo di 40 euro a un massimo di 217,8 euro per ogni figlio nei nuclei con almeno tre. E questo perché c’è una maggiorazione del 30% dal terzo figlio in poi. E di 50 euro per ogni figlio disabile.
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Testata: Stampa
Autore: Amabile Flavia
Titolo: Arriva l’assegno unico per 2 milioni di famiglie “Spingerà la ripresa”
Tema: Welfare
Arriva l’assegno unico per due milioni di famiglie, una misura “ponte” per chi al momento non percepisce contributi famigliari in vista della riforma che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022 e che potrebbe portare modifiche a quanto approvato ieri. Per il presidente del Consiglio Mario Draghi si tratta di una «misura epocale», come aveva spiegato durante gli Stati generali della Natalità il mese scorso. Per il mondo politico si tratta comunque di un enorme passo avanti. «È una misura storica – dice a La Stampa Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia – che restituisce al Paese un orizzonte di fiducia e darà slancio alla ripartenza, riconoscendo il valore e il bene grande che tutte le bambine e i bambini hanno per la nostra comunità. Un’iniezione di fiducia nelle famiglie. Il presidente Draghi aveva promesso questa misura, l’abbiamo fatta: è il segno di una politica che vuol dare visione e concretezza, e per questo è capace di cambiare la vita delle persone».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Trovati Gianni
Titolo: Via alla corsia preferenziale per assumere i tecnici del Pnrr Brunetta: ventata di modernità – Decreto Pa, per i tecnici Pnrr corsia preferenziale al posto fisso
Tema: Pubblico impiego
I ministeri e le altre a titolari di interventi del Pnrr potranno mettere acarico del Piano «esclusivamente le spese per assunzioni di personale specificatamente destinato» ai progetti, dopo aver definito il fabbisogno di nuove forze e aver ricevuto l’autorizzazione del «servizio centrale per il Pnrr» in costruzione alla Rgs. La macchina invece parte subito per le 24mila «assunzioni già espressamente previste nel Pnrr», con contratti a tempo per un massimo di 5 anni: si tratta in realtà di contratti a tempo (massimo 5 anni) o di incarichi di collaborazione, destinati a 16.500 laureati in materie giuridiche ed economiche per l’«ufficio del processo», altri 5.4.10 (diplomati e laureati) sempre alla Giustizia per il supporto tecnico informatico ai tribunali, mille «esperti multldlsdplinari» per gli enti territoriali (costo 165 milioni, servirà un Dpcm), 500 (invece dei 35o previsti inizialmente) per la rendicontazione assicurata dalla Rgs alla commissione europea più eventuali altri3oo in caso di «motivate esigenze», 268 perla Transizione digitale a Palazzo Chigi e 67 per l’Agid.
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Testata: Stampa
Autore: Lombardo Ilario
Titolo: Negli uffici pubblici 24 mila assunti – Il pubblico impiego
Tema: Pubblico impiego
Alla fine il premier Mario Draghi non è sceso dalla sua stanza a Palazzo Chigi a introdurre la conferenza stampa sul decreto reclutamento. E non perché volesse in alcun modo smarcarsi dal metodo e dal contenuto del testo che dà il via libera alle assunzioni della Pubblica amministrazione. Ma per lasciare spazio al suo autore e regista, Renato Brunetta. Il ministro di Forza Italia è raggiante: «Completo un lavoro che avevo iniziato 10-12 anni fa — spiega — Con questo provvedimento la Pa cambia pelle, è, una ventata di modernità. E’ un decreto per il capitale umano, tutti quelli che dovranno attuare il Pnrr (Piano di ripresa e di resilienza, ndr), in modo da riuscire a spendere un ammontare di risorse mai visto in un tempo così breve».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Di Donfrancesco Gianluca
Titolo: Al G7 di Londra l’Europa preme sugli Stati Uniti per la digital tax – Al G7 Europa in pressing sulla tassazione dei big-tech
Tema: Fisco globale
Dopo annidi discussioni, l’accordo sull’aliquota minima globale sembra vicino tra i ministri delle Finanze del G7 riuniti da ieri a Londra. I ministri europei però premono sugli Stati Uniti per allargare l’accordo all’imposizione fiscale sui colossi del web, la cosiddetta digital tax. Dal G20 di Venezia a luglio è attesa la spinta decisiva per il negoziato in sede Ocse che riguarda 140 paesi.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Picchio Nicoletta
Titolo: Bonomi: quadro positivo, crescita sostenuta anche per l’occupazione
Tema: Confidustria
«Abbiamo davanti a noi un periodo di crescita sostenuta, ll quadro è positivo se guardiamo i primi quattro mesi del 2021 abbiamo già 123mila occupati in più. L’Istat cl dice che è prevista una crescita sostenuta del pil ma anche dell’occupazione». Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi parla ai microfoni di Vivavoce, su Rai Radio 1. E riflette sul futuro: «anche negli Usa emergono queste indicazioni c’è carenza di manodopera. Sono ottimista altrimenti non farei l’imprenditore. È ovvio che la ripresa economica, la fiducia, le prospettive di crescita sono legate alla campagna vaccinale. I dati sono positivi, stiamo accelerando, ma non dobbiamo abbassare la guardia. I mesi di giugno e luglio saranno fondamentali. Dobbiamo dare il massimo impegno», ha continuato Bonomi rispondendo alle domande della conduttrice.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Marro Enrico
Titolo: Intervista a Maurizio Landini – «Licenziamenti, il blocco duri fino a ottobre» – Landini: il blocco dei licenziamenti deve continuare fino a ottobre
Tema:
Maurizio Landini, la Cgil ha riunito il comitato direttivo. Cosa avete deciso? «Che è necessario — risponde il segretario generale — proseguire la mobilitazione unitaria con Cisl e Uil per ottenere il tavolo di trattativa che abbiamo chiesto a Draghi per cambiare la decisione presa sullo sblocco dei licenziamenti, avviare la riforma degli ammortizzatori sociali e discutere di nuove politiche industriali legate al Pnrr». Mobilitazione che arriverà allo sciopero generale? «Lo valuteremo con Cisl e Uil. Nulla può essere escluso. Lunedì e martedì incontreremo i gruppi parlamentari. Dipenderà dalle risposte che arriveranno dal governo e dalle forze politiche». Il blocco dei licenziamenti è stato bocciato dalla commissione Ue, anche perché ha favorito i lavoratori con contratto stabile a scapito dei precari. «Il problema è il troppo lavoro precario e senza tutele, non il blocco dei licenziamenti. Invece di cambiare le leggi La Lega Salvini? È il momento delle scelte, non delle dichiarazioni contraddittorie che hanno favorito precarietà e bassi salari ce la vogliamo prendere col blocco dei licenziamenti?».
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Stampa
Autore: Attanasio Ghezzi Cecilia
Titolo: A Hong Kong blindati, cariche e arresti Xi cancella la memoria di Tienanmen
Tema: Cina
Almeno sei arresti ieri ad Hong Kong, tra cui la 37enne Chow Hang Tung, finita in manette per aver scritto sui sodal «accendete delle luci, ovunque vi troviate». Chow è una delle organizzatrici della veglia in ricordo delle vittime di piazza Tiananmen che da più di trent’anni si tiene a Victoria Park e che è stata proibita per il secondo anno di fila. Nel 2020 si sono presentati lo stesso in migliaia, e quest’anno in centinaia hanno acceso i loro smartphone percorrendo il perimetro del parco. Ma 7mila agenti hanno prevenuto il grosso degli assembramenti, perquisito camioncini e individui e spento le candele che gli hongkonghesi hanno acceso per commemorare l’evento e ricordare che la lotta per la democrazia continua.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Santevecchi Guido
Titolo: Luci accese per ricordare Tienanmen ma Hong Kong blocca la veglia
Tema: Cina
Commemorare Tienanmen ora sarebbe reato anche a Hong Kong, perché il Partito- Stato considera sempre «sovversivi» i ragazzi massacrati nella notte tra i13 e i14 giugno del 1989. Però, ipocritamente, la polizia ha negato il permesso di riunione anche quest’anno per motivi sanitari. Ieri il Victoria Park è stato chiuso e presidiato da cordoni di poliziotti; altoparlanti hanno ammonito la gente a non avvicinarsi; nella City sono stati mobilitati 7 mila agenti per vigilare. Nonostante le minacce di arresto, nella notte gruppi di cittadini coraggiosi hanno acceso candele e le luci dei telefonini nelle strade della City. Anche il Consolato americano ha esposto lumini alle finestre.
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Testata: Messaggero
Autore: Guaita Anna
Titolo: Nel giorno di Tienanmen Biden dichiara guerra alla tecnologia della Cina
Tema: Usa vs Cina
L’Amministrazione Biden ha ieri annunciato il prolungamento e il rafforzamento di una serie di provvedimenti contro la Cina già approvati da Donald Trump lo scorso novembre. Con un decreto presidenziale, Biden allarga a 59 aziende le sanzioni che il suo predecessore aveva imposto a 31 di esse nel tentativo di colpire il complesso militare-industriale cinese e soprattutto i suoi investimenti in tecnologie usate per la repressione dei diritti umani. Fra le aziende penalizzate si contano anche i giganti Aviation Industry Corp of China (AVIC) e Huawei Technologies. A partire dal prossimo 2 agosto, le società, gli investitori singoli, nonché i fondi americani non potranno più investire nelle 59 aziende cinesi indicate.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Vecchi Gian_Guido
Titolo: Le dimissioni choc del cardinale Marx «Abusi, la Chiesa è a un punto morto»
Tema: Vaticano
«Toten Punkt», un punto morto. Il cardinale Reinhard Marx, 67 anni, uno dei collaboratori più stretti di Francesco, lo ripete dopo averlo scritto al Papa: nell’affrontare la crisi provocata da crimini pedofili e coperture, la Chiesa cattolica «è giunta a un punto morto», un «fallimento istituzionale e sistemico». Così ha deciso di presentare al pontefice le proprie dimissioni da arcivescovo di Monaco, «si tratta di assumermi la corresponsabilità della catastrofe dell’abuso sessuale perpetrato dai rappresentanti della Chiesa negli ultimi decenni». Un gesto destinato a scuotere la Chiesa in tutto il mondo, perché Marx ne è uno dei membri più autorevoli: coordina il Consiglio per l’Economia vaticano e fa parte del gruppo ristretto di sette cardinali che aiuta e consiglia il Papa nel suo governo.
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Testata: Repubblica
Autore: Rodari Paolo
Titolo: Il cardinale Marx: lascio, la Chiesa a un punto morto – Il cardinale Marx e lo scandalo abusi “Lascio, la Chiesa è a un punto morto”
Tema: Vaticano
La lettera con la quale il cardinale tedesco Reinhard Marx chiede al Papa di accettare le sue dimissioni come arcivescovo di Monaco e Frisinga coglie di sorpresa la curia romana ma non Francesco, che ne ha autorizzato la pubblicazione. Stretto collaboratore di Bergoglio fin dall’inizio del pontificato, membro del Consiglio dei cardinali, il C7, che lavora nel governo della Chiesa, per alcuni anni coordinatore del Consiglio per l’Economia, Marx ha perb deciso di chiedere le dimissioni da solo, un’azione maturata in coscienza. Parlando non solo di «fallimenti a livello personale» e di «errori amministrativi», ma anche di «un fallimento istituzionale e sistematico» per la crisi degli abusi sessuali a danno dei minori in Germania, il porporato tedesco si assume quella che dice essere una «corresponsabilità» a nome di tutta la Chiesa.
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Testata: Messaggero
Autore: Giansoldati Franca
Titolo: Il retroscena – Le dimissioni del cardinale la Chiesa tedesca sfida Roma
Tema: Vaticano
Con una mossa tanto inattesa quanto sorprendente Reinhard Marx, potentissimo arcivescovo di Monaco e membro del Consiglio dei cardinali, ha lanciato il guanto di sfida verso Roma e, automaticamente, verso Papa Francesco pur di non fare arrestare il cammino di riforme avviato in Germania dai cattolici progressisti. Sul piatto Marx ha messo le sue dimissioni (volontarie) giustificando questo drammatico passaggio come un atto d’accusa all’intero sistema per come sono finora stati gestiti gli abusi. In una lettera resa pubblica ieri – previa autorizzazione di Francesco che ha incontrato due settimane fa – Marx ha parlato esplicitamente di «catastrofe», di comune «fallimento» e di una Chiesa che (almeno in Germania) sarebbe arrivata ad un «punto morto».
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Rosaspina Elisabetta
Titolo: L’italiano prigioniero in Sudan «Il mio inferno sottoterra»
Tema: Africa
Quell’europeo sgomento, che non parla arabo e cui nessuno risponde in inglese, ha impietosito anche i detenuti del carcere di Khartoum. E lo stesso Marco Zennaro, l’imprenditore veneziano di 46 anni, bloccato in Sudan da due mesi e mezzo con accuse di frodi commerciali, a raccontare come i suoi compagni di cella abbiano cercato di rincuorarlo appena arrivato: «Ci è sembrato di vedere un uomo morto» pare gil abbiano detto, a conclusione di una delle giornate peggiori nelle sue ultime undid settimane. Quando è riuscito a parlare con la famiglia, Zennaro ha descritto la lunga attesa nella camera di sicurezza del tribunale dove si discuteva la richiesta di arresti domiciliari, dopo 62 giorni sul pavimento della cella di un commissariato; poi il rigetto dell’istanza, il trasferimento in prigione in attesa dell’udienza fissata per giovedì prossimo.
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Testata: Repubblica
Autore: Vernetti Gianni
Titolo: Vilnius, capitale del dissenso contro il Cremlino – A Vilnius, capitale della resistenza “Noi contro Lukashenko e Putin”
Tema: Russia
Vilnius è oggi diventata la “capitale” della nuova dissidenza. Sono migliaia i giovani, gli intellettuali, i politici che qui hanno trovato un rifugio sicuro, in fuga dai regimi autoritari di Putin e Lukashenko. Ma non è un caso. Vilnius e la Lituania hanno conosciuto a fondo i regimi totalitari ed hanno sviluppato solidi anticorpi. Il Patto Molotov-Ribbentrop, l’occupazione nazista, e poi 40 anni di occupazione sovietica hanno lasciato segni profondi. Qui una volta c’era la “Gerusalemme del Nord” con una comunità ebraica che raggiungeva il 45% della popolazione, con 110 sinagoghe, scomparse per sempre durante il dominio nazista. Poi fu la volta delle deportazioni di Stalin, del divieto di parlare la lingua lituana con il rischio di un genocidio culturale. Ma fu proprio qui che la voglia di libertà e democrazia trovò un terreno fertile: nel mese di agosto del 1989 l’enorme di catena umana di due milioni di cittadini, la “Via Baltica” che unì Vilnius, Riga e Tallin, anticipò gli eventi che portarono poi al crollo dell’Unione Sovietica.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: …
Titolo: Putin firma la legge anti Navalny
Tema: Russia
Nel giorno del 45esimo compleanno dell’oppositore in carcere Aleksei Navalny, il presidente Vladimir Putin ha promulgato la legge che vieta ai collaboratori delle organizzazioni dichiarate «estremiste» di candidarsi alle elezioni politiche. Un’iniziativa che viene giudicata dall’Unione europea come «un altro strumento contro le voci critiche e di opposizione, che ridurrà ulteriormente il pluralismo politico in Russia» e che, in vista delle elezioni della Duma di settembre «rafforza una sistematica repressione della democrazia».
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IL FATTO QUOTIDIANO
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