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SINTESI IN PRIMO PIANO – 11 settembre 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Cresce oltre le attese la produzione industriale
– Tensioni su Quota 100 e Reddito di cittadinanza
– Vent’anni fa l’attentato alle Twin Towers

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Le partite incrociate di Quota 100 e reddito
Tema: Pensioni

I tecnici che lavorano alla prossima manovra di Bilancio sostengono che il nodo di Quota 100 sarà l’ultimo a essere sciolto. Ma il rischio è che col passare dei giorni la tensione nella maggioranza raggiunga livelli tali da complicare l’intera manovra 2022, poiché questa parita si intreccia con quella del Reddito di cittadinanza. Il problema è che c’è tutta la coalizione, Lega esclusa, pronta a sostituire Quota 100, che consente di lasciare il lavoro a 62 anni con 38 di contributi, con forme di pensionamento anticipato meno costose e più eque mentre il Carroccio continua a difendere la “sua” creatura e attacca invece sul Reddito, caro ai 5 Stelle, chiedendone l’abolizione. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, deve mediare cercando di scontentare in egual misura i due partiti, da un lato portando a casa il superamento di Quota 100 e dall’altro le modifiche al Reddito di cittadinanza.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: La battaglia delle pensioni
Tema: Pensioni

Sono le pensioni il nuovo fronte caldo della maggioranza e stavolta gli schieramenti sono un po’ rimescolati rispetto a quelli visti nei mesi scorsi. Contro la proroga di Quota 100 sono partiti all’attacco Partito democratico e Italia viva, mentre a difesa della norma varata dal primo governo Conte c’è ovviamente la Lega—che la volle fortemente — ma anche il M5s non vuole tornare al regime che aveva introdotto la legge Fornero. Alla fine sarà il premier Mario Draghi a riportare l’ordine tra nella maggioranza, ma intanto la polemica tra i partiti è iniziata.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bignani Silvia 
Titolo: Conte, il leader che si scopre un pochino stanco – Conte: “Quant’è dura fare il leader” Alla Festa dem applausi e`Bella ciao’
Tema: M5s

Giuseppe Conte, ex premier giallo rosso e leader 5Stelle, fa il pieno a Bologna. Incassa un bel sí dalla platea quando chiede al pubblico, scherzosamente, se tanto affetto debba portare a una alleanza tra Pd e MSS. E si risolleva cosí da una giornata iniziata storta, con uno sfogo alla prima tappa del suo tour in Emilia Romagna che fa prender un colpo a mezzo Movimento: «Ve lo dico francamente — confessa l’ex premier parlando a Finale Emilia, nel modenese — questo è un impegno stressantissimo. Una faticaccia enorme, non credo che la potrò reggere fisicamente a lungo. Faremo in modo che ci sia qualcuno più bravo di me». Poi corregge, appena sbarcato in Romagna: «Io stanco? No, ho detto che quando si assume un impegno cosí importante lo sforzo fisico è enorme. Ma c’è tanto entusiasmo e lavoreremo a lungo».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rosano Francesco 
Titolo: Conte: non so se reggerò, guidare il M5S è una fatica L’allarme e poi la rettifica
Tema: M5s

«Siccome non ritengo di essere infallibile, e nemmeno vedo davanti un orizzonte così lungo, ve lo dico francamente: questo è un impegno stressantissimo. Lavorare così per il bene comune è una faticaccia enorme, quindi non credo che la potrò reggere fisicamente a lungo». Sarà l’aria rilassata della Bassa Modenese, sarà il clima intimo nella prima tappa di un lungo tour elettorale emiliano-romagnolo, ma le parole pronunciate ieri mattina dal presidente del M5S Giuseppe Conte dalla piazza di Finale Emilia aprono uno squarcio di preoccupazione tra i 5 Stelle. E poco importa che nel pomeriggio l’ex premier corregga piu volte il tiro, assicurando tutto il suo «entusiasmo» nell’impresa, perché tra gli eletti M5S più insofferenti «all’avvocato del popolo» tanto basta per alimentare dubbi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Il retroscena – E anche Palazzo Chigi già studia la misura Un mese per decidere
Tema: Obbligo vaccinale

A Palazzo Chigi, senza troppo clamore, si stanno compiendo gli approfondimenti giuridici necessari a introdurre l’obbligo del vaccino anti-Covid su larga scala. Uno studio che non presuppone necessariamente l’adozione di questo provvedimento da parte del governo: ma un atto del genere ormai non viene escluso dallo stesso premier Mario Draghi, all’interno di un percorso graduale. Nelle prossime settimane sarà allargata progressivamente la fascia di cittadini che dovranno munirsi di Green Pass: dai dipendenti della pubblica amministrazione si passerà probabilmente ai lavoratori del settore privato, come auspicato ieri dal ministro Renato Brunetta.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Rigatelli Francesco 
Titolo: Intervista a Massimo Galli – “L’unica arma è la vaccinazione anche i sindacati devono capirlo”
Tema: Obbligo vaccinale
Per i sindacati è «ilmomento capire che la battaglia d’avanguardia è la vaccinazione per tutti e non la difesa di chi non può andare a mensa». Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive alla Statale di Milano e primario al Sacco, dietro le quinte del Teatro Carignano di Torino, al Festival di Salute di Gedi, affronta i temi di attualità. Ha ragione il ministro Brunetta quando propone il Green Pass per tutti i lavoratori? «Come dargli torto? Non si può pensare di risolvere la pandemia a colpi di tampone, è evidente che servono i vaccini».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fregonara Gianna 
Titolo: Ritorno a scuola, dubbi e tensioni – I nodi della scuola che riparte Scontro tra i presidi e Bianchi
Tema: Pandemia e scuola

È tutto pronto per la piattaforma che permetterà ai presidi di controllare il green pass dei professori e del personale scolastico in modo automatico. Il-Dpcm che li autorizza ad usare la nuova piattaforma è in Gazzetta ufficiale. Da lunedì, entrando nel loro profilo nel sistema Sidi troveranno anche il «bottone» che permette di segnalare l’assenza (che sarà ingiustificata) per mancanza del green pass. La Sogei, che ha preparato la piattaforma, ha finito i collaudi. I presidi non potranno provarla ín anticipo, si accontenteranno delle slide esplicative inviate dal ministero.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Amabile Flavia 
Titolo: Scuola ritorno a ostacoli
Tema: Pandemia e scuola

Mancano due giorni all’inizio della scuola in metà delle regioni italiane ma il rientro sembra sempre più simile a un percorso a ostacoli. L’ultima novità, l’obbligo di Green Pass anche per i genitori ha colto alla sprovvista le scuole e gli stessi genitori generando una nuova ondata di polemiche e critiche. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi difende la misura «perché vogliamo che chiunque entri in una scuola possa essere sicuro». Ma il presidente dell’Associazione nazionale I sindacati già sul piede di guerra. La Cgil “Il governo doveva procedere all’obbligo vaccinale” presidi, Antonello Giannelli è stato chiaro, creerà «un enorme problema. Per i controlli ci saranno code all’esterno o all’interno degli istituti con il rischio di creare assembramenti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caccia Fabrizio 
Titolo: Lamorgese e l’allarme cortei: rischio estremismi e lupi solitari
Tema: No vax

È già partita la nuova adunata sul famigerato canale Telegram «Basta dittatura!» dei no vax (quasi 43 mila iscritti). L’appuntamento è per oggi alle 18, ottavo sabato consecutivo, con manifestazioni no green pass annunciate in oltre 120 città italiane, in ordine alfabetico da Agrigento a Voghera: in piazza Duomo a Milano, in piazza Castello a Torino, in piazza dell’Esquiiino a Roma. «Abbiamo avuto manifestazioni che ci davano preoccupazione. Ad esempio l’annunciato blocco delle stazioni, dove ci siamo impegnati particolarmente, ed è andato tutto bene. Da inizio pandemia abbiamo svolto circa 5o milioni di controlli e abbiamo avuto anche raduni con infiltrazioni della criminalità. Ma i toni ogni giorno salgono sempre di più e c’è il rischio che ci siano estremismi che vanno a incidere sulle manifestazioni».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Orlando Luca 
Titolo: Produzione su più delle attese – L’industria cresce oltre le attese, la produzione avanza dello 0,8%
Tema: Industria

L’indice della produzione industriale, come registrato puntualmente dai dati Istat, va  oltre le attese: in crescita dello 0,8% rispetto al mese precedente, di sette punti nel confronto con lo stesso mese del 2020. Anche se in termini cumulati il progresso dei primi sette mesi (+17,9%) non è ancora in grado di recuperare integralmente quanto perso nello stesso periodo dello scorso anno, dal punto di vista dei livelli raggiunti siamo oltre i livelli pre-Covid, con un indice di produzione che si posiziona un punto e mezzo al di sopra del valore di febbraio 2020, mese spartiacque sotto ogni punto di vista. Crescita diffusa a quasi tutti i settori produttivi, con buone performance in particolare per apparati elettrici, meccanica e macchinari, tessile-abbigliamento.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Brillo Nicola 
Titolo: “Molti settori non reggono così la ripresa è a rischio”
Tema: Costo energetico

«Confindustria sta monitorando con preoccupazione l’escalation congiunturale dei prezzi delle principali commodity, tra questi il prezzo dell’energia elettrica». Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ieri era a Venezia alla mostra del cinema per la presentazione del cortometraggio “Centoundici”, del regista Luca Lucivi, prodotto dall’organizzazione di viale dell’Astronomia. «L’aumento dei prezzi delle materie prime in questo momento è generalizzato, ricordiamo sempre che l’Italia è un Paese trasformatore, noi abbiamo fatto la nostra fortuna come industria trasformatrice quindi importiamo tutto – ha aggiunto il presidente degli industriali -. Ci sono settori più penalizzati attualmente, per esempio quello dell’automotive e vediamo che a causa della carenza di semiconduttori stiamo fermando degli impianti».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Caro energia, crescita a rischio – Confindustria: preoccupa l’escalation dei prezzi di elettricità e commodity
Tema: Costo energetico

Il prezzo dell’energia elettrica, ha ricordato Bonomi, è aumentato dell’80% rispetto a gennaio, quello del gas naturale di oltre il 100%, e quello delle CO2 di oltre il 70. «Dobbiamo mettere insieme tutte le forze per affrontare il cambio di paradigma del settore energetico, ormai irreversibile, con soluzioni ponderate». Confindustria sta studiando un progetto in questa direzione: con Aurelio Regina, che nella confederazione ha la delega per l’energia, «presenteremo nei prossimi mesi al governo una proposta di riforma per un processo di decarbonizzazione economicamente efficiente e consapevole degli impatti sociali».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Spini Francesco 
Titolo: Bollette e spesa una stangata per l’autunno – La stangata d’autunno
Tema: Costo energetico

Il caro materie prime e le difficoltà della logistica non sono più solo un tema per analisti, rappresentano un’emergenza per il portafoglio. Dagli scaffali del supermercato alla corsa delle bollette, si rischia un autunno con stangata. L’Istat intravede le prime avvisaglie: «Dalle aspettative di inflazione degli operatori economici ad agosto sono emerse indicazioni di nuovi incrementi dei prezzi per i prossimi mesi». Sono sempre più i consumatori «che si attendono un forte aumento dei prezzi», si legge nella Nota mensile relativa ad agosto. L’accelerazione tendenziale del 19,8% rispetto a118, 6% di luglio dei beni energetici si fa già sentire.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: Un Patto di Stabilità più morbido così Bruxelles vuole piegare i frugali
Tema: Eurogruppo

Dopo la tregua del Covid riparte nella Ue lo scontro tra “falchi” e “colombe”. E il terreno di battaglia è la riforma del Patto di Stabilità. Ossia le regole di bilancio che hanno riguardato i Paesi europei e l’Italia in particolare. Esemplificate in quei due famosi parametri: il 3 per cento di deficit e 60 per cento nel rapporto debito/pil. Già la settimana scorsa il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, aveva posto il problema di aggiornare la normativa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Patto di stabilità Ue, aperture alle modifiche ma il Nord va all’attacco – Patto di stabilità, Dombrovskis: debito giù con regole credibili
Tema: Eurogruppo

Superata la recessione economica provocata dalla pandemia virale, i Paesi membri della zona euro torneranno nei prossimi mesi a discutere delle regole di bilancio, non solo particolarmente complesse ma anche molto invecchiate. Si tratterà di trovare un consenso su come gestire l’enorme debito pubblico accumulato in questi mesi, pur promuovendo gli investimenti. Cresce la consapevolezza che si debbano prevedere regole che impongano una riduzione realistica dell’indebitamento. Riuniti ieri e oggi qui a Lubiana per una riunione informale dopo la pausa estiva, i ministri delle Finanze hanno colto l’occasione per fare il punto della situazione economica – «prevale l’ottimismo», ha notato il commissario all’Economia Paolo Gentiloni – e per precisare i prossimi passi nella discussione sull’eventuale riforma del Patto di Stabilità.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bassi Andrea – Gentili Alberto 
Titolo: Lavoro, verso il pass per tutti – Pass nella Pa e in azienda si valuta un decreto unico
Tema: Green pass

«Il Green pass dovrà valere sia per i lavoratori pubblici che per quelli privati», dice il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta E da diverse fonti di governo filtra – anche a causa del pressing di Confindustria che con Carlo Bonomi chiede un «provvedimento urgente per mettere in sicurezza» fabbriche, uffici e aziende private – che la prossima settimana Mario Draghi potrebbe mettere in stand by la strategia dei «piccoli passi» volta a limitare lo scontro con Matteo Salvini. E puntare su un «provvedimento unico» (senza partire come previsto prima dagli statali) sia per i dipendenti pubblici, sia per quelli privati.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cimmarusti Ivan 
Titolo: Gettito 2020 in flessione Solo i tabacchi sfidano il Covid – Monopoli, 62 miliardi il gettito 2020 Solo i tabacchi resistono al Covid
Tema: Monopoli di Stato

La flessione del gettito erariale è del 17,5% rispetto al 2019. Nel 2020 passa da 75,68 miliardi a 62,39 miliardi per effetto diretto della pandemia da Covid. A risentirne sono tutti i settori, diritti doganali (dazi e Iva all’importazione), accise su alcoli e prodotti energetici e riscossione giochi, salvo il settore tabacchi che anzi risulta in aumento, passando dalla stima di 14,03 miliardi agli attuali 14,06 miliardi. È il resoconto del “Libro Blu”, il report annuale dell’agenzia delle Dogane e dei monopoli diretto da Marcello Minenna, pubblicato ieri alla presenza del presidente della Camera Roberto Fico, dei ministri Roberto Speranza alla Salute, Luciana Lamorgese all’Interno, Lorenzo Guerini alla Difesa, Luigi Di Maio agli Esteri.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: La Ue fa decollare Ita, ma condanna il prestito di 900 milioni ad Alitalia – Bruxelles benedice Ita, ma condanna il prestito ad Alitalia
Tema: Ita

La Commissione europea ha dato ieri l’agognato via libera alla nascita di Ita, la nuova compagnia aerea che prenderà il testimone da Alitalia. La società nascerà con una iniezione di capitale pubblico pari a 1,35 miliardi di euro. Nel contempo, Bruxelles ha confermato di considerare illegali i 900 milioni di euro che Alitalia ricevette nel 2o17. Sperabilmente si chiude così una annosa e imbarazzante vicenda che per i contribuenti italiani è stata particolarmente costosa.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Nella città sopravvissuta ai terroristi e al virus “Non ci ferma nessuno” – New York Gospel e preghiere Biden ricorda le vittime nella città rifiorita
Tema: Usa

Pazienza se vent’anni dopo, niente qui è più come allora. Lower Manhattan, dove un tempo svettavano le Twin Towers, è cambiata. Dopo anni di discussioni e progetti è oggi costellata di gioielli architettonici, secondo il “masterplan” ideato nel 2003 dall’archistar Daniel Libeskind, finanziato con gli 8 miliardi destinati alla ricostruzione. Il One World Trade Center, da tutti chiamato Freedom Tower perché alta 1776 piedi (541 metri cioè), a evocare l’anno della Dichiarazione d’Indipendenza americana. E poi l’Oculus, onerosa stazione della metro (fra ritardi e problemi è costata 3,9 miliardi di dollari) immaginata da Santiago Calatrava come una colomba che spiega le ali.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marinelli Andrea 
Titolo: L’America divisa sulla memoria dell’11 Settembre – Il giorno della memoria di un’America (oggi) più divisa
Tema: Usa

L’anniversario più cupo della storia recente americana, il ventesimo dal giorno in cui quattro aerei dirottati dai terroristi di Al Qaeda uccisero 2.996 persone, avrebbe potuto offrire un’opportunità di chiusura. Invece il frettoloso ritiro dall’Afghanistan ha obbligato il Paese a un bilancio irrazionale di questi vent’anni, che sta distruggendo anche quell’indissolubile senso di unità che si era creato dopo la tragedia. «United We Stand», si leggeva all’epoca sui parabrezza di ogni auto, sulle bandiere a stelle e strisce che sventolavano ovunque. Oggi invece l’America è divisa anche nel giorno della memoria, al punto che ad agosto 1.800 familiari delle vittime avevano invitato Joe Biden a non partecipare agli eventi commemorativi di oggi se non avesse mantenuto la promessa di declassificare i documenti che proverebbero le responsabilità dell’Arabia Saudita negli attentati, mai dimostrata dalla commissione sull’11/9.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Valsania Marco 
Titolo: New York, la città che rinasce dall’orrore
Tema: Usa

Undici settembre, data indimenticabile per New York. Le cicatrici dell’orrore, il più grave atto di terrorismo sul suolo americano, per sempre scolpite nel profilo e nell’anima della città. Del quartiere meridionale orfano delle Twin Towers dove si schiantarono gli aerei dirottati da al-Qaeda, le Torri Gemelle per decenni tra i suoi grandi simboli e scomparse in una voragine di distruzione che bruciò dieci miliardi di dollari. Ferite, soprattutto, ogni anno riacutizzate dal ricordo delle quasi tremila vittime, dal rito solenne della lettura dei loro nomi. Come dagli effetti di lungo termine sulla salute di innumerevoli altri, di legioni di soccorritori. Vent’anni dopo, però, la ricorrenza rappresenta anche di più: ricorda l’inizio di una stagione di traumi, trasformazioni e riscosse che hanno non solo cambiato lo skyline ma alterato nel profondo i “motori” della capitale finanziaria ed economica americana.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: La guerra del Panshir I taleban pronti alla resa dei conti Ronde nei villaggi per stanare i ribelli: “È un genocidio” – La guerra sporca nel Panshir
Tema: Afghanistan

L’arco di ingresso del distretto di Anabah è un grande checkpoint blindatissimo, dove i furgoncini dei taleban creano un ulteriore imbuto per incanalare le vetture in uscita e soprattutto in entrata verso i controlli delle sentinelle della Sharia. La guardia di turno si affaccia al finestrino scrutando i passeggeri, davanti e poi dietro, basta un solo sospetto per far scattare le perquisizioni, prima dei documenti, poi del portabagagli, infine, se necessario, degli interni della vettura e di tutto ciò che si trova dentro. Alcuni vengono portati nel posto di guardia per ulteriori accertamenti, altri scortati nella casupola più avanti, lontana non più di cento metri. Un clima plumbeo avvolge questo primo scorcio della valle del Panshir che i taleban hanno conquistato senza troppa fatica dopo la dichiarazione di non resa pronunciata dal Fronte di resistenza nazionale guidato da Ahmad Massoud.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Del Re Pietro 
Titolo: I talebani colpiscono donne e oppositori “Oggi festeggeremo” – Kabul Ma i talebani fanno festa “Bin Laden non attaccò le Torri”
Tema: Afghanistan

Molti giovani studenti coranici non avevano ancora mai messo piede a Kabul: parte del loro bottino di guerra consiste nel mostrarsi feroci e potenti di fronte i civili inermi, reprimere duramente i giornalisti, impaurire riuscendo magari pure a palpare le donne che manifestano nella capitale. Anche l’Onu denuncia almeno 4 morti: «Sono sempre più violenti e contro le proteste usano proiettili, manganelli e fruste». Il taleb che accetta di rispondere è un uomo imponente, con mani spesse come costate di bue.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Il corsivo del giorno – Boris Johnson con le tasse occupa il centro
Tema: Gran Bretagna

I conservatori britannici hanno smesso di essere conservatori? È quello che a Londra lamentano, con alti tai, motti esponenti della destra thatcheriana: perche Boris Johnson, per ripianare i conti della Sanità e dell’assistenza sociale devastati dalla pandemia, ha deciso di procedere a un aumento delle tasse che porta la pressione fiscale in Gran Bretagna ai livelli più alti da 70 anni a questa parte, cioè come quando al potere c’erano i laburisti di Clement Attlee. È un cambio di paradigma, dicono i commentatori, paragonabile all’uscita di Londra dal Sistema Monetario Europeo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Biden chiama Pechino, ma Xi resta freddo “La politica di Washington ha creato difficoltà”
Tema: Cina-Usa

Riusciranno Stati Uniti e Cina a gestire la rivalità, evitando che sfoci nel conflitto? Non sarà facile, a giudicare dalle interpretazioni distanti che hanno dato della telefonata di giovedì notte fra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping. Per la Casa Bianca i due leader hanno discusso «aree dove i nostri interessi convergono, e aree dove i nostri interessi, i valori e le prospettive divergono». Poi hanno parlato della «responsabilità di entrambe le nazioni per assicurare che la competizione non viri nel conflitto». Il presidente americano ha suggerito paletti da concordare, allo scopo di definire un metodo condiviso per tenere il dialogo in carreggiata, ma Xi non è parso troppo ricettivo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Lepri Paolo 
Titolo: Facce nuove – Il giovane Gunther e l’eredità Merkel
Tema: Germania

Il candidato della Cdu che spera di riconquistare il seggio della Pomerania anteriore-Rtgen il 26 settembre assomiglia un po’ al giovane mago inventato da J.K. Rowling. Trentatré anni, un viso da bambino seminascosto dai grandi occhiali, Georg Günther corre per il mandato diretto nella c rcoscrizione dove la futura ex donna più potente del mondo regna incontrastata dal rggo. Con la tipica serietà dei tedeschi ha sostenuto che quanto gli è capitato «è nello stesso tempo una benedizione e una maledizione». «Sono. orgoglioso – ha aggiunto – di tutto ciò che la cancelliera ha realizzato e ho imparato molto durante le precedenti campagne a cui ho partecipato. Ma ora si sono rimescolate le carte e devo andare avanti cercando di conescere personalmente I cittadini».
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