In evidenza sui principali quotidiani:
– Coronavirus, nuova stretta anticontagio nel Dpcm in vigore da oggi.
– Upb e Bankitalia confermano rimbalzo del Pil ma è allarme sul debito.
– Mes, le Regioni in pressing sul governo.
– Coronavirus, nuova stretta in Gran Bretagna, crescono i contagi in tutta Europa.
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza
Titolo: Cene in casa e gite, ecco i limiti
Tema: Coronavirus, le misure anti-contagio
Il governo ha fissato regole e divieti del nuovo Dpcm per contenere il contagio da coronavirus, che entra in vigore oggi. Ribadito l’obbligo sullìintero territorio nazionale di avere sempre con sè dispositivi di protezione delle vie respiratorie, “nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cul, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento”. Esclusi dall’obbligo chi fa attività sportiva, i soggetti con patologie o disabilità, i bambini sotto i sei anni. Confermato l’obbligo di tampone per chi proviene da Belgio, Francia, Regno Unito, Paesi Rassi, Repubblica Ceca e Spagna. Dopo le 21 vietato sostare fuori da bar e ristoranti. Feste vietate nei locali e per i banchetti dopo le cerimonie si potranno avere massimo 30 invitati. Stop a gite scolastiche e attività fuori sede per gli studenti, confermata la possibilità per i governatori di firmare ordinanze più restrittive rispetto alle regole fissate dal governo. Limite di presenza legato alla capienza per le cerimonie religiose, consentita la consegna a domicilio di cibo e l’asporto, mentre sono “vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale”.
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Testata: Repubblica
Autore: Bocci Michele
Titolo: Virus, scontro sulla scuola “Torniamo alle lezioni a casa” – Scuola in bilico Le Regioni si schierano “Lezioni da casa”
Tema: Coronavirus, le misure anti-contagio
La scuola torna al centro del dibattito tra Governo, amministrazioni locali e scienziati intorno al Dpcm in approvazione. Unanimità sullo stop alle gite scolastiche, mentre le Regioni propongono un ritorno parziale alla didattica a distanza, tema molto più delicato. “Stiamo suggerendo al Governo di trasformare in didattica a distanza alcune delle classi più adulte, cioè i ragazzi che possono stare a casa da soli senza incidere sulle esigenze familiari, questo soprattutto alla luce dell’aumento del contagio e dell’affollamento dei mezzi pubblici”, dice il governatore Toti. E’ d’accordo Luca Zaia, mentre Bonaccini si dice contrario. La decisione su questo punto in ogni caso non sembra destinata ad entrare nel Dpcm ma ad essere semmai inserita in un provvedimento successivo. Per ridurre la pressione sui mezzi di trasporto, il Governo pensa invece di inserire nel Dpcm l’incremento dello smart working nella pubblica amministrazione, salendo dal 50% al 75% dei lavoratori. La misura potrebbe riguardare anche le aziende private.
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Testata: Repubblica
Autore: Ciriaco Tommaso
Titolo: Il retroscena – Azzolina: non se ne parla E Conte frena sul divieto alle feste in famiglia
Tema: Coronavirus, le misure anti-contagio
Il ministro Lucia Azzolina respinge la proposta di alcuni governatori di un ritorno parziale alla didattica a distanza. Il ministro sostiene che i focolai in classe sono per il momento contenuti, i protocolli funzionano, e che genitori e studenti vogliono frequentare in presenza come promesso dall’esecutivo per mesi. Ma il governo riflette sul tema. La misura al momento non sarà inserita nel prossimo Dpcm, ma il premier Conte non esclude interventi. Non è un caso che nei prossimi giorni Paola De Michell convocherà le Regioni per immaginare nuove misure sul trasporto pubblico locale, sotto pressione proprio a causa della scuola. L’eventuale ritocco dall’80 al 50% della capienza massima dei mezzi, però, dovrebbe essere accompagnata proprio da una riduzione della pressione degli utenti.
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Testata: Repubblica
Autore: Bocci Michele – Fraschilla Antonio
Titolo: Il flop delle cure a domicilio Mancano 20mila medici e infermieri
Tema: Coronavirus, cure a domicilio
Il sistema dei medici di famiglia, quello chiamato dal Comitato Tecnico Scientifico a rispondere alla domanda di tamponi per gli asintomatici, rischia di andare in sofferenza, dopo anni di smantellamento dell’assistenza territoriale. I dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie sono già al collasso e non riescono più a gestire l’emergenza. Le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale ideate per aiutare il sistema territoriale, sulla carta dovrebbero essere 1.200 in tutto il Paese, in realtà sono meno della metà. Mancano all’appello almeno 20 mila tra medici di famiglia, camici blanchi nelle aziende sanitarie e infermieri del territorio per coprire le piante organiche. Nei ddl agosto il governo ha stanziato 10 milioni di euro per assumere infermieri a sostegno dei medici di famiglia, ma le somme non sono state nemmeno ripartite.
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Testata: Messaggero
Autore: Ajello Mario – De Cicco Lorenzo
Titolo: Campidoglio ora Calenda è lo sfidante di Raggi – Roma, Calenda si candida Raggi: duello tra me e lui
Tema: La corsa al Camapidoglio
Solo due punti sono ormai acquisiti nella partita elettorale di Roma: in campo per ora ci sono soltanto Virginia Raggi e Carlo Calenda. La prima è sostenuta senza convinzione dal M5S, che però con Di Maio continua a cercare il dialogo con il Pd; il secondo ha capito che con i dem non può andare e in queste ore ha deciso che correrà per il Campidoglio in maniera autonoma. Ancora nessun annuncio dal leader di Azione, ma la decisione appare ormai certa. La mossa di Calenda spariglia le carte al Nazareno ed è temuta dal segretario Zingaretti, che aveva immaginato uno scenario in cui il suo candidato al ballottaggio avrebbe preso i voti della Raggi. Calenda invece non solo toglierà voti a sinistra, ma anche a destra – questo il disegno su cui ragiona l’ex ministro – e pescando un po’ ovunque. Dalle parti della Raggi sono convinti invece che Calenda in campo gli elettori di sinistra si spaventano e in prima battuta scelgono lei. Mandandola al secondo turno.
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Testata: Repubblica
Autore: Vitale Giovanna
Titolo: Il retroscena – Roma, stavolta è il M5S a fare la corte al Pd Le telefonate a Sassoli
Tema: La corsa al Campidoglio
Il M5S romano ha contattato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo a Strasburgo, per sapere se davvero stia valutando la proposta avanzata da Nicola Zingaretti di correre per il Campidoglio. “Ho già un impegno nelle istituzioni che non posso lasciare a metà”, la replica di Sassoli, ribadita poi anche pubblicamente. La ricerca di un candidato dem che possa essere abbracciato anche dal movimento e quindi scalzare Virginia Raggi continua quindi: l’auto-ricandidatura dell’attuale sindaca rappresenta per il M5S un ostacolo insormontabile sulla strada delle «alleanze programmatiche in tutte le grandi città» invocate da Di Maio. E da qui la strategia che punta ad un nome dem che possa essere gradito all’elettorato pentastellato ed evitare quella che pare una inevitabile sconfitta. Idea questa però contestata dai “ribelli” di Alessandro Di Battista. Anche il Pd però appare freddo sullo senario, che potrebbe in ogni caso concretizzarsi solo con un passo indietro della Raggi (e della Appendino a Torino).
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Buzzi Emanuele
Titolo: Il retroscena – I 5 Stelle e lo spettro di un congresso virtuale «Diventerebbe una farsa»
Tema: M5S
I temi caldi nel M5S sono la candidatura di Virginia Raggi al secondo mandato di sindaca di Roma e l’iter sempre più virtuale che condude agli Stati Generali di inizio novembre. I malumori su questo punto crescono. “Gli Stati generali saranno solo una farsa”, dice l’eurodeputato Piernicola Pedicini. Lo spettro di kermesse senza confronti faccia a faccia inizia a serpeggiare sempre più concreta, visto il numero di casi di coronavirus nel movimento. “Come sarà possibile organizzare tra qualche settimana un incontro pubblico con centinaia di persone se già ora pensiamo a limitazioni per le feste private?”, ragiona un parlamentare M5S. E conclude: “Se saranno solo virtuali, potrebbe essere un problema per tutti”. Il timore è che una versione degli Stati Generali vituale possa essere contestata anche dalla base. Si parla anche di un rinvio, ma il termine ultimo previsto da Beppe Grillo per designare un nuovo capo politico è fissato per dicembre e difficilmente far slittare la data porterebbe a una risoluzione del problema.
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Testata: Repubblica
Autore: Lopapa Carmelo
Titolo: Intervista a Pier Ferdinando Casini – Casini “Il bis? Se ne parla Ma il pressing su Mattarella è uno sgarbo istituzionale”
Tema: Ipotesi Mattarella bis
Intervista a Pier Ferdinando Casini, che commenta l’ipotesi di un Mattarella bis al Quirinale: “Come tutti sanno l’elezione del capo dello Stato è un unicum e tutti gli scenari che puntualmente si fanno sono smentiti dagli accadimenti. Per cui, quando sento agli angoli del Parlamento discorsi di questo tipo, o mi allontano o sorrido. E sono facce della stessa medaglia”. Casini ritiene che l’elezione del Capo dello Stato sia perfettamente legittima anche dopo il taglio del parlamentari deciso dal referendum (“lo capisco che questo argomento possa essere posto. Ma in termini istituzionali non ha alcuna rilevanza. Non ci ritroviamo oggi con la cancellazione di un ramo del Parlamento. Quello sl, avrebbe posto un problema”), e su Mattarella dice: “Io credo che parlare oggi di riconferma, a un anno e mezzo dalla scadenza, in una situazione per altro particolarmente complicata e con un capo dello Stato in piena attività, sia assolutamente improprio. Evocare ipotesi di rielezione oggi, al di là delle intenzioni di chi le evoca, rischia di risultare irritante per lo stesso capo dello Stato. E se un po’ conosco Sergio Mattarella – e lo conosco, perché siamo entrati insieme in Parlamento nel 1983 credo che non sarà particolarmente gratificato da proposte fuori tempo. Improprie e perfino irrispettose”.
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Economia e finanza
Testata: Corriere della Sera
Autore: Di Caro Paola
Titolo: Sul voto allo scostamento di bilancio il governo rischia l’effetto Covid
Tema: Nadef
Governo alle prese con il voto sulla Nota di aggiornamento al Def. Domani toccherà alla Camera, subito dopo — tra la tarda serata e giovedì — al Senato, dove il rischio di una bocciatura è reale. “C’è anche un po’ di preoccupazione per i casi positivi, ma i numeri ci sono, la maggioranza è coesa”, rassicura il premier Conte. Il passaggio è delicato anche per le opposizioni. Ieri si è registrata la disponibilità di tutto il centrodestra ad astenersi sulla relazione che oggi la maggioranza presenterà in commissione Bilancio sul Recovery plan, ma il voto sullo scostamento è altra cosa. La Lega lamenta lo scarso coinvolgimento delle opposizioni, ma nel centrodestra si fa largo anche la posizione più conciliante di chi ritiene il voto favorevole allo scostamento di bilancio una questione istituzionale e non politica.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Colombo Davide
Titolo: Bankitalia: ora misure rapide ma il debito andrà corretto
Tema: Debito pubblico
Eugenio Gaiotti, capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, nella sua audizione sulla Nota di aggiornamento al Def sostiene che “la ripresa è ancora parziale, dipendente dalle misure di stimolo ed è soggetta alle incertezze sull’evoluzione della pandemia”. Un intervento in cui la parola più ricorrente è stata proprio incertezza. In questo conteso tuttavia ci sono numerosi segnali incoraggianti sulla capacità di rimbalzo delle attività economiche: nel terzo trimestre la stima di Bankitalia sulla produzione industriale segna ora un +30% e a tamponare le forti esigenze di liquidità di molte aziende hanno provveduto i 50 miliardi aggiuntivi di finanziamenti erogati tra marzo e agosto (+12% su base annua) grazie alle garanzie pubbliche e alle misure di rifinanziamento dell’Eurosistema. L’indagine di Bankitalia ha inoltre segnalato una netta ripresa della fiducia nelle imprese. La previsione del governo di una caduta del Pil di 9 punti a fine anno è stata giudicata coerente con le proiezioni di via Nazionale (-9,5%). E coerenti, sul fronte programmatico, sono pure le ampie misure espansive previste in Nadef – aiuti europei inclusi – che dovrebbero dare una spinta al Prodotto di 0,9 punti nel 2021, 0,8 nel 2022, 0,7 nel 2023. Nella Nadef una simulazione indica come si può riportare il debito/ Pil sui livelli pre-pandemia, entro il prossimo decennio dopo il picco toccato quest’anno, e Bankitalia la sottoscrive. Ma in quello scenario (crescita media di poco sopra l’1% con un’inflazione attorno al 2% tra il 2024 e il 2031) l’onere del debito deve scendere sotto i livelli attuali e per tenere un avanzo primario sulla linea dell’1,5% medio servirà una graduale correzione dei conti appena possibile (del 2,5% nel triennio 2024/2026).
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Trovati Gianni
Titolo: «Via libera ai conti 2021 ma dal 2022 il debito tornerà ad aumentare»
Tema: Debito pubblico
L’obiettivo di un rimbalzo del Pil del 6% fissato dal governo per l’anno prossimo nella Nota di aggiornamento al Def supera l’esame dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Ma la prospettiva di una riduzione continua del peso del debito pubblico sul prodotto è figlia di un «eccessivo ottimismo» governativo sulla vivacità futura del Pil, al punto che nei conti dell’Upb l’indicatore chiave della nostra finanza pubblica, dopo una riduzione nel 2021, tornerebbe a risalire verso il 160% nei due anni successivi. Questi i contenuti delle analisi offerte ieri dal presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio Giuseppe Pisauro nell’audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
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Testata: Stampa
Autore: Bresolin Marco
Titolo: Niente Recovery Fund fino alla prossima estate – I soldi del Recovery congelati fino all’estate La Commissione Ue a caccia di 900 miliardi
Tema: Recovery Fund
Solo una piccola parte dei fondi del programma europeo Sure arriverà entro la fine di quest’anno. E per accedere alle risorse del Recovery Fund bisognerà attendere almeno fino a giugno del 2021, anche qualora Europarlamento e Consiglio Ue dovessero trovare un accordo a tempo di record nella difficile trattativa sul bilancio Ue. Questo recita la prima bozza di calendario messa a punto dalla Commissione. Per far partire il “Next Generation Eu” servono infatti ancora una serie di passaggi. Prima di tutto il via libera del Consiglio Ue, poi la ratifica nei 27 parlamenti nazionali. Dopodiché i governi presenteranno nel dettaglio i loro piani a Bruxelles e a quel punto inizierà la fase di valutazione dei progetti, passaggio che richiederà tre mesi. Poi bisognerà raccogliere i fondi sui mercati: i bond che saranno emessi dalla Commissione avranno una durata media di 15 anni e, secondo gli analisti, per le obbligazioni decennali i tassi dovrebbero essere leggermente negativi. Il vero test in questo senso sarà la prima emissione dei “social bond” di Sure, prevista per la fine di ottobre. Non coprirà l’ammontare totale del piano. Il resto arriverà il prossimo anno. Nel 2020 l’Italia dovrebbe dunque ottenere circa 9 miliardi di prestiti.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Salvia Lorenzo
Titolo: Le Regioni spingono sul Mes Governatori, il fronte dei sì si allarga nel centrodestra
Tema: Mes
Con i soldi del Recovery che restano ancora teorici e i numeri del contagio che preoccupano, il pressing dei presidenti di Regione sul governo per accedere ai fondi del Mes si fa più forte. Nicola Zingaretti, nella doppia veste di segretario e governatore del Lazio, sottolinea come il Pd si sia sempre schierato a favore: “Fin dal primo momento sono stato convinto che questa importante forma di finanziamento andasse utilizzata”. Dalla Campania, una delle regioni che preoccupa di più, Vincenzo De Luca ci mette il carico: “Non sono favorevole, sono favorevolissimo. Ma a patto che si faccia presto, in modo da poter spendere subito quei soldi”. Ma anche i governatori del centrodestra si dicono favorevoli: “Il Mes ci vuole ma a condizione che sia accompagnato da procedure di estrema semplificazione”, dice Giovanni Toti. Stessa posizione per Alberto Cirio: “Quello sul Mes — dice il presidente del Piemonte, centrodestra — non è un dibattito che mi appassiona anche perché rischia di far venire meno il primo dei temi che è come spendere effettivamente queste risorse”. Ma segnali interessanti ed inediti vengono anche dalla Lega: “Se dal Mes arriveranno risorse aggiuntive per la sanità, ben vengano. Ma io temo che sarà una sostituzione di risorse del governo con risorse dell’Europa”, dice Attilio Fontana, mentre Zaia aggiunge: “Se si deciderà per il sì, riceveremo quei fondi dando per scontato che siano risorse aggiuntive e non sostitutive di quanto il Veneto non riceva gia dallo Stato”.
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Testata: Stampa
Autore: Monticelli Luca
Titolo: Intervista a Riccardo Fraccaro – “Scriviamo i piani con l’opposizione Il Mes non ci serve per battere la crisi”
Tema: Mes
Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, conferma la tabella di marcia del governo sul Recovery plan e apre al coinvolgimento dell’opposizione: “Abbiamo voluto il pieno coinvolgimento del Parlamento perché si tratta di deliberare in merito a decisioni cruciali per il nostro futuro. Serve il contributo di tutti e il governo auspica che ogni forza politica lavori in maniera costruttiva per la ripresa del Paese”. L’esponente pentastellato torna però a frenare sul Mes: “Non è lo strumento adeguato per affrontare la crisi, la priorità sono gli investimenti del Recovery fund. Concentriamoci su questo”. Sui tempi del Recovery Fund, Fraccaro conferma: “Giovedì inizierà l’interlocuzione formale con la Commissione. La scadenza per inviare il piano sarà determinata una volta approvato il regolamento del Recovery fund. In ogni caso, il piano del governo sarà pronto in tempo”.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Querzè Rita
Titolo: Assolombarda: mai una crisi così Bonomi: scioperi, non è il momento
Tema: Assemblea Assolombarda
Ieri nell’hangar dell’aeroporto di Linate, assemblea di Assolombarda, la prima territoriale di Confindustria. Presenti, oltre al presidente Alessandro Spada, il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Nelle prime file l’aristocrazia dell’impresa del Nord Ovest, da Gianfelice Rocca a Marco Tronchetti Provera, da Veronica Squinzi a Sergio Dompe, Letizia Moratti ed Emma Marcegaglia. “E’ giusto che l’impresa sia un “guardiano” rispetto all’uso efficiente dei fondi — ha rimarcato Gentiloni — Ma oggi l’impresa lombarda deve saper anche interpretare un ruolo da classe dirigente, da esempio e guida per il Paese”. Nella sua relazione il presidente Spada ha incitato a sfruttare i fondi del Mes e a “immaginare un mondo oltre la classe integrazione e il blocco dei licenziamenti”. Carlo Bonomi ha affrontato invece il delicato tema del rinnovo dei contratti, a fronte degli scioperi già dichiarati. “Invitiamo il sindacato a sedersi a un tavolo con le categorie e trovare una soluzione — ha aperto Bonomi — i contratti vanno rinnovati, ma i soldi vanno messi in maniera sostenibile e intelligente”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Mobili Marco – Parente Giovanni
Titolo: Fisco, 9 milioni di cartelle in sei mesi
Tema: Fisco
La riscossione coattiva riparte dalle notifiche degli atti lavorati e datati marzo 2020. Un ritorno scaglionato all’attività ordinaria, spalmata sui prossimi 6 mesi, per consentire la notifica di 9 milioni di cartelle esattoriali. Nel dl Agosto quindi non ha trovato posto l’ulteriore differimento della moratoria della riscossione, nonostante le richieste delle opposizioni e anche di parte della maggioranza M5S in primis. Il Governo, per non essere messo all’angolo, ha promesso in qualche modo che monitorerà l’andamento della ripresa della riscossione coattiva affrontando con le autorità competenti le situazioni più delicate e maggiormente a rischio. La ripresa della riscossione, come aveva affermato lunedì scorso il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sarà graduale. L’obiettivo è chiudere il nuovo arretrato maturato con il blocco da Coronavirus, nell’arco dei prossimi 6 mesi.
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Testata: Giornale
Autore: Signorini Antonio
Titolo: Italia più tartassata d’Europa la pressione fiscale è al 48,2%
Tema: Fisco
La pressione fiscale sui contribuenti italiani è più alta di quanto dicano le statistiche ufficiali. Uno studio del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha stimato che se si sottrae l’economia sommersa, la pressione fiscale raggiunge il 48,2 per cento. E il 5,8% in più rispetto alla stima ufficiale, che viene calcolata con un semplice rapporto tra entrate complessive e ricchezza prodotta, senza calcolare l’effetto distorsivo dell’evasione. Altro dato per nulla scontato che emerge da Fondazione e dal Consiglio dei commercialisti guidato da Massimo Miani, la pressione fiscale l’anno scorso è tornata a crescere dello 0,7% dopo un periodo di tregua che è durato cinque anni. Anche l’indicatore Ocse che misura il cuneo pone l’Italia ai primi posti in Europa: terzo posto per dipendente single con il 48% e primo posto per dipendente sposato con due figli con il 39,2%.
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Testata: Repubblica
Autore: Foschini Giuliano
Titolo: Il governo riapre il cantiere Taranto Conte: svolta green all’Ilva coi fondi Ue
Tema: Ex Ilva
Dopo 11 mesi, il premier Conte torna a Taranto per presentare accanto a una schiera di ministri, e soprattutto al suo sottosegretario tarantino Mario Turco, il suo “progetto per Taranto”. Un miliardo di euro, stanziato in realtà già dal governo Renzi. Primo punto: l’llva non deve chiudere, nonostante quello che qui i 5 Stelle hanno sempre sostenuto. Poi il ruolo di Invitalia di Arcuri, nominato commissario del dossier, che entrerà in società con Arcelor Mittal. Probabilmente in minoranza, non è chiaro se pretendendo un nuovo management o lasciando lavorare l’attuale.
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Degli Innocenti Nicol
Titolo: Il Regno Unito chiude pub e palestre delle zone rosse
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero
A fronte di un aggravarsi quotidiano dell’epidemia di coronavirus, il premier britannico Boris Johnson ha annunciato ieri nuove misure restrittive nelle zone ad alto rischio, per evitare un ritorno al lockdown nazionale. A partire da domani entreranno in vigore nuove regole a seconda del livello di rischio di ciascuna zona: scuole università e negozi resteranno aperti in tutta l’Inghilterra, ma a Liverpool non sarà permesso socializzare in alcun caso con persone fuori dal nucleo familiare, mentre luoghi di ritrovo come pub, palestre, centri di scommesse e sale gioco dovranno chiudere. Nelle aree a rischio medio, come Londra, restano in vigore le regole attuali, che prevedono la chiusura dei locali alle 22 e il divieto di riunirsi in gruppi di più di sei persone. Il numero di persone ricoverate in ospedale per Covid – 3.665 – è aumentato del 40% dalla settimana scorsa ed è più elevato ora di fine marzo, quando era stato imposto il lockdown nazionale, ha fatto sapere ieri l’Nhs.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Giambertone Francesco
Titolo: Sale il tasso di positivi sui tamponi In Francia e Spagna sono il 10%
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero
Secondo i parametri dello European Centre for Disease Prevention and Control, la percentuale di positivi rispetto ai tamponi effettuati è velocemente raddoppiata rispetto al 2% tenuto fino ad inizio ottobre. A Parigi siamo intorno al 9%, con picchi del 17 tra capitale e sobborghi. Anche la Spagna trova un tampone infetto ogni 10, che diventano quasi 2 nella zona di Madrid (18% di positività). Va in modo simile in Ungheria e Romania, con un 10% di tamponi positivi, ancora peggio in Olanda (12 infezioni su 100 test) e soprattutto in Repubblica Ceca e Ucraina. Il ministero della Sanità di Praga venerdì ha annunciato 8.600 casi in un giorno, e il doppio dei ricoveri di una settimana prima. Se la cava molto bene la Germania, che deve fare 70 tamponi per trovarne uno positivo (1,4%), e tiene botta anche il Regno Unito: 5,4 test su loo sono infetti, ma il numero di tamponi è altissimo.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Fr. Bas.
Titolo: Regole comuni per i viaggi all’estero: c’è l’accordo Ue
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero
Da oggi gli Stati membri dell’Ue stabiliranno un approccio comune sulle restrizioni alla libera circolazione: nessun limite se si viaggia da una zona verde a un’altra; test o quarantena (a seconda della decisione del Paese Ue) per chi si muove da una zona rossa o arancione. La Commissione Ue invita gli Stati anche a un maggior coordinamento sulla durata della quarantena e sul sistema di test. E suggerisce di non imporre quarantena ai lavoratori transfrontalieri. Obiettivo: evitare che i confini si rialzino nell’area Schengen per contenere la nuova ondata di contagi.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Sarcina Giuseppe
Titolo: La battaglia per la giudice di Donald
Tema: USA
Amy Coney Barrett è la giudice nominata da Donald Trump per sostituire Ruth Bader Ginsburg tra i nove togati della Corte Suprema degli Stati Uniti. Le sue posizioni ultra-conservatrici le sono valse la nomina presidenziale, in un momento cruciale per la politica USA: a novembre la Corte esaminerà i ricorsi contro l’Obamacare, la riforma sanitaria voluta dall’ex presidente democratico e il Presidente conta sul fronte conservatore nella Corte Suprema, che diventerebbe schiacciante (6 contro 3) con la conferma di Barrett; inoltre Trump fa affidamento sulla Corte per ribaltare l’eventuale sconfitta alle elezioni del 3 novembre. Kamala Harris, vice di Joe Biden nel ticket presidenziale, ha solo accennato “a tutto ciò che è in gioco” con la nomina della giudice Barrett: “Il diritto alla salute, il diritto a sposare chi si vuole, il diritto di scelta della donna sull’interruzione di gravidanza, i diritti dei consumatori, dei lavoratori e molto altro”.
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Testata: Repubblica
Autore: Flores D’Arcais Alberto
Titolo: Kamala Harris attacca la giudice Barrett per la Corte suprema
Tema: USA
La candidata democratica alla vice-presidenza Kamala Harris contro Amy Coney Barrett, la donna scelta da Donald Trump per sostituire alla Corte Suprema la liberal Ruth Bader Ginsburg. Uno scontro dall’esito scontato, vista la larga maggioranza in Senato dei repubblicani, ma che può trasformarsi in un grande spot elettorale per i democratici, a tre settimane dal voto. La nomina di Barrett è un tentativo di “strappare agli americani l’accesso alla sanità nel mezzo di una pandemia”, ha detto la Harris, riferendosi all’assistenza medica pubblica che molti temono che possa essere abolita da una Corte suprema di tendenze conservatrici. Mentre fuori dal Congresso gruppi di donne contestano le posizioni della giudice sull’aborto vestite di rosso e con cappello bianco come nella serie tv “The Handsmaid’s Tale” a gettare benzina sul fuoco arriva Trump, che via Twitter bacchetta i senatori repubblicani: “Stanno concedendo troppo tempo ai democratici, non è obbligatorio. Acceleriamo i tempi, approviamo la nomina alla Corte Suprema”.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Gaggi Massimo
Titolo: Ma adesso Trump può ancora vincere le elezioni? – Trump può ancora vincere?
Tema: USA
Tutti i sondaggi sulle prossime eleziokni presidenziali USA danno il candidato democratico Joe Biden in netto vantaggio sull’attuale Presidente Donald Trump, che verrebbe superato anche in Florida, sua seconda patria. Anche i bookmaker sono sempre più convinti che l’ex vice di Obama abbia il vento in poppa. Nell’ultima settimana le sue possibilità di vittoria sono salite dal 65 al 69%, mentre Trump, dato per vincitore al 61% a febbraio, ora è al 32,3. Eppure, dopo il ribaltone del 2016, in pochi si sbilanciano ancora. I repubblicani non vogliono demoralizzare il loro elettorato mentre i democratici, alle prese con molti cittadini che la pensano come loro a parole ma poi non vanno a votare, non vogliono alimentare l’indolenza degli elettori progressisti. C’è, poi, incertezza per l’impatto del Covid sul voto con l’esplosione dei suffragi espressi per posta e la contestazione dei risultati delle urne già preannunciata da Trump.
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Testata: Stampa
Autore: Mastrolilli Paolo
Titolo: Trump e il Covid Attacco all’Europa “Cattivo esempio”
Tema: USA
Comizio del Presidente USA Donald Trump in Florida, all’aeroporto di Sanford, il primo dopo la sua guarigione dal coronavirus. Centinaia i supporters presenti, poche le misure di distanziamento e le mascherine. Il presidente anticipai temi via Twitter: “Grande impennata della peste cinese in Europa, che le Fake News ci indicavano come esempio, per mettere in cattiva luce gli Usa”. Dunque non è cambiato nulla, nella sua mente. Il punto resta aggredire gli altri, esaltare il rialzo di Wall Street come se rappresentasse l’intera economia.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Romano Beda
Titolo: La Ue trova l’accordo, sanzioni alla Russia per il caso Navalny
Tema: Sanzioni alla Russia
I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno trovato ieri un accordo politico per adottare sanzioni mirate contro persone ed entità coinvolte nell’avvelenamento di Aleksej Navalny. La decisione stata annunciata dall’Alto Rappresentante perla Politica estera e di Sicurezza Josep Borrell: “Abbiamo deciso di adottare una forte e comune risposta nei confronti della Russia”. A proporre misure sanzionatone erano state la settimana scorsa la Francia e la Germania. Alcuni diplomatici sostengono che il governo Merkel voglia stemperare le critiche su un altro versante, quello di Nord Stream 2. Molti governi vorrebbero che Berlino mettesse la parola fine al gasdotto russo-tedesco; la Germania invece frena. La posizione è stata assunta proprio nelle ore in cui le tensioni con la Turchia tornano di attualità, con la presenza di una nave turca nelle acque contese del Mediterraneo che ha provocato la reazione dei Ventisette.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Fr.Bas.
Titolo: Sanzioni Ue contro Lukashenko e Russia
Tema: Sanzioni alla Russia
Ieri i 27 ministri degli Esteri dell’Ue, riuniti a Lussemburgo, hanno raggiunto un comune accordo sulle sanzioni da imporre alla Russia e alla Bielorussia. Il Consiglio, nelle sue conclusioni, spiega che le elezioni “non sono state né libere né eque e Lukashenko manca di legittimità democratica”. I 27 Stati Ue affermano la disponibilità ad «adottare ulteriori misure restrittive nei confronti di entità e funzionari di alto rango, tra cui Aleksandr Lukashenko» Sulle sanzioni alla Russia è stata accolta la proposta avanzata da Parigi e Berlino, che aveva scatenato la protesta di Mosca, di inserire diverse persone e un’azienda russa in cui viene prodotto il Novichok nell’elenco europeo delle sanzioni contro l’uso di armi chimiche.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Vecchi Gian_Guido
Titolo: Il «grazie» del Papa al cardinale assolto – Il Papa riceve Pell, assolto per gli abusi «Le dico grazie per la testimonianza»
Tema: Vaticano
L’incontro tra il cardinale australiano George Pell e papa Francesco che gli stringe la mano con calore e gli dice: “Grazie per la sua testimonianza”. Si è trattato del primo ritorno in Vaticano del cardinale, dopo la sua partenza da Roma tre anni fa per affrontare un processo per abusi sessuali su minori, dopo la condanna in primo grado e in appello e la cella di sette metri per due in un carcere di massima sicurezza, e infine dopo l’assoluzione dell’Alta corte australiana, il ritorno in libertà e di lì a poco lo scandalo degli investimenti nella Segreteria di Stato che ha travolto il cardinale Angelo Becciu, suo storico avversario. Nell’inchiesta della magistratura vaticana si indaga anche su 700 mila euro di bonifici che sarebbero finiti in Australia, II legale del cardinale Pell ha chiesto una «indagine internazionale» per verificare se hanno tentato di incastrarlo, Becciu ha parlato di «assoluta falsità».
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